Una promozione speciale, voluta, desiderata. E raggiunta con pieno merito. “Sto cercando di riprendermi. Avevo la pelle d’oca nel Carnera gremito. C’era grande attesa nel pubblico e in tutta l’Apu. Per me è la quarta promozione”. Parola del capitano Mirza Alibegovic, protagonista assoluto di una stagione da record per l’Apu Udine. Un ritorno in Serie A in grande stile, 16 anni dopo l’ultima volta.
A Tuttosport, il giocatore del club bianconero ha spiegato cosa voglia dire riportare nella massima serie la sua città: “Sicuramente è speciale. Io sono cresciuto qui, ho iniziato a giocare qui”. E a 32 anni, gli obiettivi e le motivazioni per Alibegovic sono tutt’altro che finite: “Sono più affamato di vittoria di quando avevo 18 anni. E voglio riprovare a giocare in Serie A, in questa squadra di livello, 7 anni dopo l’ultima volta. Questa società sale in Serie A per restarci e per recitare un ruolo importante”.
Il presidente Pedone: “Hickey ha chiesto di restare. Di solito succede il contrario”
Se il capitano lo è stato in campo, il vero artefice della promozione è stato il presidente Alessandro Pedone. Intervistato al Messaggero Veneto, il numero uno di Apu Udine sta già pensando al futuro: “Abbiamo già fatto una riunione per pianificare il budget. Per quanto riguarda il roster, ne voglio tenere tanti di questa stagione. Hickey mi ha chiesto di restare, di solito accade l’inverso: anche la sua famiglia si trova bene qui. Johnson? Non so se resterà. Alibegovic avrà la fila tra le big di A2, però è di Udine ed è il capitano”.
E sul cammino che ha portato al successo l’Apu: “Per vincere bisogna perdere e le sconfitte servono da insegnamento. L’ingaggio di Gracis e Vertemati ha fatto la differenza”.