Guido Rosselli, il capitano della Tezenis Verona, ha parlato a Matteo Sorio sul “Corriere di Verona” della condizione della sua squadra: “Il caso-Selden ha creato un po’ di contraccolpo. Più sul piano pratico che emotivo. Wayne ci dava tanto in termini di energia e punti e dobbiamo sopperirvi in allenamento e nelle rotazioni. Ci siamo un po’ rimasti. Esiste una chat di squadra, Wayne ha smesso di scrivere da un giorno all’altro, abbiamo saputo che se ne andava da un sito online. Ma non sono cose che ti scombussolano: io in carriera ho visto e sentito anche di peggio”.

Il capitano mantiene comunque la calma nonostante il -93 di passivo complessivo: “Sapevamo del calendario difficile. Non bisogna farsi prendere dall’ansia. Semmai c’è da lavorare molto sull’aspetto difensivo: subiamo un po’ troppi punti”.

Nella squadra ci sono tanti debuttanti in Serie A ma l’impatto non è stato inaspettato per Rosselli: “Nulla d’inatteso. Diciamo che il divario si sta sempre più marcando in fatto di atletismo, fisicità, rapidità di gioco. Più che altro la differenza, come dimostrato dalla vittoria su Brindisi, è che non puoi avere passaggi a vuoto. Perché appena succede ti puniscono tutti i giocatori della squadra avversaria, e sottolineo quel “tutti”, non qualcuno come accadeva in A2. In A puoi prendere parziali in qualsiasi frangente. Mai dimenticarselo”.

Fonte: legabasket.it