Come vi avevamo raccontato, ieri una delegazione societaria della Virtus Bologna – composta da Luca Baraldi e Paolo Ronci – è andata a Barcellona per incontrare i vertici di EuroLeague. Sul piatto la permanenza della Segafredo nella massima competizione europea.
Baraldi e Ronci hanno mostrato a Glickman e Bodiroga il business per il futuro con ovviamente il progetto della nuova Arena. Proprio quest’ultima pare essere stata particolarmente apprezzata.
La Virtus spera di avere una wild card o ancora meglio una licenza pluriennale (triennale), ma prima bisogna attendere il 18 aprile, data in cui è previsto il board degli 11 club proprietari. La decisione finale è ancora lontana, si parla addirittura di giugno. Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, uno degli argomenti del board sarà anche l’allargamento della competizione a 20 squadre con l’ingresso di due centri importanti come Parigi e Londra. La Virtus si gioca la permanenza in Eurolega con una delle due serbe (quella che perderà la ABA Liga) e soprattutto con Valencia. È possibile che dalla EuroCup esca vincitrice una squadra spagnola e ad EuroLeague non piacerebbe avere 5 club dello stesso paese.
Dopo l’incontro di ieri, il CEO della Virtus Bologna, Luca Baraldi ha parlato così a Corriere di Bologna e Resto del Carlino:
“Abbiamo avuto la possibilità di conoscere un manager di altissimo livello come Glickman. Con questa figura Eurolega ha fatto sicuramente dei passi avanti, sono contento e convinto che i nostri messaggi siano stati apprezzati.
Quello che abbiamo intenzione di fare nei prossimi anni ha suscitato un notevole interesse e posso dire che ha giocato un ruolo importante la costruzione della nuova Segafredo Arena. Probabilmente saremmo tornati a casa con un “no” secco se nei nostri piani non ci fosse stato anche la realizzazione in tempi brevi di un impianto che è pensato proprio per ospitare una pallacanestro di alto livello”.
Nell’immagine Luca Baraldi, foto Ciamillo-Castoria