Intervistato da Luca Chiabotti su “La Repubblica – Milano” in vista della Night a lui dedicata dall’Olimpia il prossimo 3 marzo, Vlado Micov ha raccontato di cosa significhi Milano per lui: “La risposta migliore a questa domanda è che ho comprato casa in questa città di cui anche mia moglie è innamorata. Non un piccolo appartamento per fare un investimento, ma un grande spazio per la mia famiglia. Se oggi vivo a Belgrado è perché sono una persona attiva, a cui piace lavorare. Ho iniziato una nuova vita, aperto un paio di attività che mi riempiono la giornata. In Italia, dopo aver portato i figli a scuola, sarei finito su un divano davanti alla televisione. Una cosa terribile. Però torno spesso e tutti, in famiglia, saremmo felici di stabilirci a Milano”.
Il serbo è pronto per la sua Night: “Per me la serata del 3 marzo significa molto. Voglio ringraziare la gente di Milano, la famiglia Armani, Ettore Messina e tutto il club. L’Olimpia è una parte importante della mia carriera, sono ancora in contatto con molte persone della società, ho tanti amici in città. Sono felice di far parte di questa famiglia”.
Micov non ha comunque dimenticato la sua precedente esperienza canturina: “Quando sono arrivato nel 2009, Cantù, non aveva neppure fatto i playoff. In tre stagioni abbiamo disputato la finale scudetto, due di coppa Italia, perdendo contro Siena che allora era imbattibile, e disputato le Top16 di Eurolega. Siamo cresciuti assieme, io, la squadra, coach Trinchieri. Alla fine, mi chiamavano il Sindaco e molti amici di allora saranno al Forum venerdì. Anche con Milano sono partito dall’ultimo posto in classifica in Eurolega raggiungendo la Final Four. Mi piace essere ricordato come il Professore perché significa che il mio basket è intelligente. L’Italia mi ha fatto diventare un giocatore migliore”.
Vlado si guarda anche indietro: “Ho fatto tre Final Four, tutte con Ettore. Non aver vinto, è l’unico rimpianto della mia carriera. Quando mi ha chiamato la prima volta, mi ha sorpreso. Avevo giocato una grande stagione a Cantù, onestamente avevo molte offerte, ma che mi volesse al Cska al fianco di campioni di quel livello, mi sembrava strano”
Fonte: legabasket.it