2 punti dal sapore di salvezza. Una prestazione da incorniciare per voglia, intensità, equilibrio, sofferenza. Totale. Varese batte Sassari 89-84 al termine di un match in cui aveva a più riprese trovato parziali anche importanti e pare mettere un sigillo sul discorso salvezza.
2 PUNTI DAL SAPORE SALVEZZA
3 vittorie nelle ultime 4. Hands, e quei 2 punti sull’87-84 a 30 secondi dalla fine che valgono una stagione. Varese fa il suo dovere, lo fa guidato dal talento infinito della sua guardia americana, quell’Hands che spesso è stato spada e che oggi è piuma dolcissima. Lo fa con i suoi 27 punti, con una prestazione da leader, coadiuvata brillantemente dal solito Librizzi (12 punti con 4 triple di fila nel primo tempo) e dal cinico Alviti (17 per lui con il 57% da 3).
Lo fa, nonostante un terzo periodo difficile, dove Sassari era tornata sotto anche di 2 punti, dopo il -14 dell’intervallo lungo, dove Weber aveva messo a ferro e fuoco la difesa biancorossa, chiudendo con 20 punti la sua partita, con l’80% da 2 con 8 su 10, con talento, fisico e muscoli. Che non bastano.
Commovente la prova della Openjobmetis. Non guarda i risultati delle altre e si intasca 2 punti che potrebbero valere una stagione. Sfrutta il passo falso di Napoli, aspetta Pistoia e Scafati. Si gasa sui recuperi di Assui, vero elemento cruciale in questa lotta salvezza. L’elemento in più in un momento di enorme difficoltà per una società e una città intera. L’urlo liberatorio ad ogni tiro da 3, alla ribalta guidata anche non dal miglior Mitrou-Long della stagione, tanti errori ma quei preziosi punti nel terzo periodo a scacciare la paura.
La faccia di Kastritis dice tutto, risale l’orgoglio di essere tifosi di una squadra pazza, mai doma, incredibile e che non guarda in faccia nessuno. La certezza che la via sia finalmente quella giusta. La bellezza del talento, della voglia, della sfacciata gioventù e grandiosa saggezza dei suoi vari interpreti. 2 punti dal sapore di salvezza. Tutto qui.
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