Il weekend appena concluso ha visto (finalmente!) il ritorno del basket giocato nei palazzetti di tutta Italia. La prima giornata di Serie A2 ha dato quindi il via alle danze ad una nuova entusiasmante edizione, che quest’anno vede impegnate 26 squadre, equamente divise in due gironi. Con l’inizio dei giochi torna anche A2, la rubrica di Basket Magazine dedicata al meglio -e al peggio- di ogni weekend targato LNP. Scopriamo insieme cosa ci ha riservato la prima giornata.
CHI SALE
APU OLD WILD WEST UDINE
Per molti si tratta della squadra da battere, e sicuramente l’esordio si muove in quella direzione. Ferrara annientata a domicilio (+25 lo scarto finale), grazie ad una prova di straordinaria coralità. Subito una buona prova da parte della nuova coppia USA Sherill-Briscoe, con il primo a segnarne 18 e il secondo a sfiorare una doppia doppia da 13 punti e 7 assist. Ma la forza della squadra di Boniciolli deriva senza dubbio dall’assoluta profondità e qualità in uscita dalla panchina. Il blocco italiano è forte e compatto, con Gaspardo come punta di diamante. L’ala ex Brindisi ha bagnato il suo esordio nella categoria con un’ottima prova da 14 punti e 5 rimbalzi. Ottima prova anche per Ethan Esposito, giunto alla sua seconda stagione con la casacca friulana. Per il classe ‘99 una grande prova da 14 punti e 15 di valutazione. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, allora ad Udine si può esser certi del fatto che quest’anno ci sarà da divertirsi.
ACQUA S.BERNARDO CANTÙ
Spostiamoci adesso nel girone rosso, dove un’altra grande favorita alla promozione non manca l’appuntamento con la conferma all’esordio. Non c’è storia infatti all’Allianz Cloud, dove Cantù passeggia sull’Urania Milano. Anche Cantù, esattamente come Udine, fa della lunghezza del proprio roster la sua arma numero uno. Sono ben 5 infatti i giocatori a scollinare oltre quota 10 punti segnati, sintomo di una grande distribuzione di squadra in quanto a produzione offensiva. Subito grandi segnali dalla coppia Rogic-Hunt, capaci di segnare ma anche di smazzare assist (nel caso del primo) e di andare con grandissima energia a rimbalzo (il secondo). La strepitosa partita sia di Baldi Rossi che di Nikolic sono poi la conferma del fatto che questa squadra può trovare un protagonista in pressoché chiunque.
CHI SCENDE
FORTITUDO KIGILI BOLOGNA
Un esordio veramente da dimenticare per la formazione di coach Dalmonte, che al suo ritorno sulla panchina della Fortitudo esce piuttosto malconcio dal derby contro Cento. Dopo un primo tempo piuttosto convincente, i bolognesi si sono completamente sciolti nella ripresa, permettendo a Cento di rimontare e portare a casa i due punti. I segnali senza dubbio più negativi arrivano dalla coppia di americani, soprattutto da Davis. Il lungo americano si è reso protagonista di una prestazione veramente pessima, segnata da tanti errori al tiro ma soprattutto dall’inquietante dato rilevato alla voce rimbalzi del box score (1 solo in 33’ di impiego). Anche Marcus Thornton ha deluso e non poco. L’impressione dopo la prima partita è che si tratti di un giocatore che preferisca accendersi per conto suo, piuttosto che giocare di squadra. Ma ad ogni modo, le impressioni dopo soli 40’ di stagione non possono mai essere quelle definitive. La Fortitudo è senza dubbio una squadra con picchi di talento enormi per la categoria (vedasi Fantinelli e Aradori) e diversi ottimi gregari. Può fare (e sicuramente farà) meglio di così.
ORASì RAVENNA
La squadra romagnola si aggiudica a pieno merito il titolo di peggior prestazione del fine settimana. Davanti al proprio pubblico la Orasì non scende, di fatto, mai in campo e l’esordio contro Pistoia si trasforma in un attimo in una Caporetto. La formazione toscana tocca anche il +34 in una gara che ha messo ferocemente a nudo i punti deboli della squadra guidata da coach Lotesoriere. Sicuramente Ravenna è una squadra giovane e molto inesperta, che da questa batosta potrà solo che imparare una lezione. Ciò non toglie, comunque, che l’inizio sia stato da incubo. Adesso sarà importante per i giallorossi ricominciare da capo e imparare dai propri sbagli, perché in questa categoria nessuno regala niente a nessuno.
Foto Teodorini Gian luca/hc
LUIGI AMORI