La stagione è alle porte, anzi l’assaggio della Supercoppa ci ha già dato ampio spazio di valutazione di alcune delle compagini che si affronteranno in questo nuovo inizio di campionato. Con Tortona, Sassari, Milano e Bologna che si sono già messe nettamente in luce, anche se alcune con diverse ombre a dire la verità. E con tutta la prima giornata, che inizierà in questo weekend, che sarà oggetto di valutazione in questo pezzo, con il saggio commento di un gigante di questo sport, quale Carlo Recalcati.
Reduce, tra l’altro, da un europeo da assistente con la Nazionale di Pozzecco. Un’avventura, un’impresa che analizziamo, prima di iniziare con la prima giornata di LBA, in maniera dettagliata. Anzi, più che analizziamo, riviviamo, attraverso i suoi sapienti occhi, quelli di chi ha vissuto questa esperienza in prima linea.
“Partirei dicendo che è stato per me chiaramente un ritorno perché l’ambiente lo conoscevo e la maglia l’ho vestita sia da allenatore che giocatore, ambiente famigliare. È stato un po’ come esordire un’altra volta in veste diversa, in un ruolo completamente nuovo e diverso: non avevo mai fatto l’assistente, non avevo esperienza. Quando Poz mi ha chiesto dell’incarico, era necessario che ci confrontassimo per capire bene i miei limiti, perché non mi piace prevaricare i ruoli, ho grande rispetto del lavoro degli altri. Dopo la riunione è stato tutto chiaro, la mia era una posizione a sé stante. Gianmarco mi ha chiaramente detto che quello era un ruolo che o occupavo io o nessuno. Per cui è stato uno scoprire giorno per giorno, che cosa io potessi fare per essere utile.”
Un ruolo nuovo, il maestro che diventa allievo, la straordinaria saggezza e umiltà nel raccontare cosa significhi la gerarchia in qualsiasi situazione di campo. Recalcati è stato scelto sicuramente per questo, anche perché l’allenatore lo aveva già fatto e come ci tiene a sottolineare lui: “Pozzecco l’ho trovato molto preparato. In Nazionale ci sono tempi e cose diverse, dal punto di vista tecnico era molto preparato e pignolo, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto difensivo del gioco, molto coinvolgente, anche con lo staff, ha coinvolto molto Casalone, ma anche Fois e Fucà, Poeta e Galbiati (finché c’è stato), li ha coinvolti molto anche nelle decisioni e scelte da prendere. Per me non è stata una sorpresa, perché ero sicuro che sarebbe diventato un allenatore diverso dal giocatore che era ma che comunque può dimostrare tanto. Può sembrare che fosse poco interessato ad alcuni aspetti del gioco quando era un giocatore, ma non è così, magari non gli piacciono determinati aspetti ma li ha sempre allenati lo stesso. Il bello e paradosso suo è che da giocatore le cose che gli piacevano meno, adesso da allenatore gli piacciono di più. Sopportava poco allenarsi e adesso ama allenare.”
La storia infinita di Pozzecco e Recalcati. Si sono rincontrati. Dopo Varese, gli anni d’oro, si sono quasi invertiti i ruoli. L’allievo adesso accudisce il maestro e gli designa un ruolo non marginale ma con ovviamente dei limiti. E il maestro benedice l’allievo, che ha imparato e che può solo migliorare. Ma un maestro riconosce sempre un altro maestro. Ed esemplare è il commento di Recalcati sul lavoro di Scariolo con la Spagna: “Non poteva essere tra le favorite la Spagna, con una squadra molto rinnovata, che ha perso anche giocatori importanti, l’esperienza di Sergio e la sua bravura erano una garanzia, però pensare di poter essere da subito a quel livello non lo pensavo anche io; quindi, il suo lavoro va ancora più sottolineato, la capacità di rendere competitivo da subito un gruppo di giovani, non è da tutti.”
Poche parole, ma semplici, scarne e dirette. Senza troppi giri ha incoronato un gigante di questo sport.
Ma adesso addentriamoci nell’analisi delle partite, entriamo da vicino e lo facciamo sempre con il commento di Carlo Recalcati.
TREVISO-REGGIANA
Treviso-Reggio Emilia è la partita che inaugura questo nuovo campionato. “Bisogna tenere presente che Reggio ha molte assenze e Treviso è agguerrita, vorrà subito iniziare bene. È una partita euqilibrata e molto si deciderà nell’approccio che avranno le due squadre.” Sostiene Recalcati. Effettivamente Reggio non avrà a disposizione tutti gli effettivi. Sarà sicuramente una partita equilibrata.
MILANO-BRESCIA
“Quando c’è Milano in campo, credo che dipenda tutto molto di più da Milano che da Brescia. L’Olimpia ne ha parecchi infortunati ma non credo che ripeterà due partite brutte di fila; quindi, sarà un avversario più ostico di quello che si sarebbe trovato Brescia, se i biancorossi avessero battuto Bologna in Supercoppa. Però credo che Brescia abbia rinnovato parecchio e il fatto che ci sia ancora Della Valle è ulteriore valore aggiunto rispetto alla squadra ipotizzata.” Nelle ultime ore Milano ha perso anche Mitrou-Long per infortunio. Brescia proverà a fargli uno sgambetto passando dal genio e dalla frizzantezza dei suoi giocatori più talentuosi e propositivi.
VARESE-SASSARI
“Sassari mi è piaciuta molto ieri (in Supercoppa contro Tortona, ndr) e i giocatori nuovi sono di assolutamente un livello alto, credo che possa essere anche più forte rispetto all’anno scorso. Varese lancia un bel messaggio a tutto il campionato, perché loro hanno sposato una linea nuova americana costruendo la squadra su delle considerazioni che fanno in USA, è una squadra che deve giocare una pallacanestro molto coinvolgente.” Commenta così Recalcati il nuovo corso dei biancorossi e l’inizio promettene di Sassari in Supercoppa. Sarà un match in cui Sassari farà sentire la netta superiorità fisica sotto canestro ad una Varese che ancora si sta plasmando, ma che con la spinta del suo pubblico, uno dei più caldi d’Italia, può seriamente mettere a repentaglio il dominio sassarese.
NAPOLI-BOLOGNA
“Napoli non ha niente da perdere e probabilmente inserirà Gravanis che è un’aggiunta importante. Bologna, in questo momento, sta soffrendo anche un po’ di assenze, dipenderà molto se anche rispetto a ieri avrà la possibilità di recuperare Teodosic o Jaiteh. Al di là di questo, ha un roster talmente lungo che deve essere capace di sopperire anche alle assenze. Napoli può giocare un’ottima partita perché non ha niente da perdere.” Con la vittoria della Supercoppa, Bologna arriverà sicuramente galvanizzata al match fuori casa, con delle conferme importanti sull’esplosività di Lundberg e il dominio sotto canestro di Ojeleye. Gravanis dovrà inserirsi al più presto, proprio per contrastare la forza del centro bianconero.
VENEZIA-SCAFATI
“Scafati è una bella realtà con il ritorno di Stone al Tagliercio che vorrà dare qualche dispiacere ai suoi compagni, troverà una bella accoglienza, però Venezia io l’ho già indicata per la squadra che ha allestito è un gradino dietro a Milano e Bologna e quindi la prima outsider nella lotta di avvicinamento ai primi due posti. Il ritorno di Stone e la rivoluzione veneziana. Recalcati sottolinea questi due fattori alla vigilia del match fra la neopromossa Scafati e la rinnovata Venezia. De Raffaele dovrà far quadrare sin da subito il completo stravolgimento di un roster di altissimo livello, con in regia uno Spissu che ha girato con cifre da capogiro all’Europeo.
DERTHONA-TRENTO
“Sono quelle squadre che così in un’ipotetica griglia iniziale, con un occhio alle prime 4 posizioni, sono squadre da playoff che dovranno poi contendersi quelle posizioni. Qui dipende un po’ credo dall’approccio e dalla cattiveria nelle situazioni di rimbalzo e di saper interpretare i momenti della partita. Se a Trento manca Spagnolo può essere un’assenza importante, mentre per Tortona l’assenza di Macura hanno già dimostrato di poter ovviare però partita aperta.” Due nomi, Spagnolo e Macura. Trento punta molto sul play italiano, Tortona ha rinnovato tanto, e dopo un inizio ottimo con Sassari in Supercoppa, nonostante la sconfitta, punta a trovare subito la prima vittoria tra le mura amiche affidandosi a Christon e Daum.
TRIESTE-PESARO
“Trieste contro Pesaro è quella partita che già alla prima di campionato è importante e potrebbe generare un risultato ad una delle due che servirà per entrare nei playoff. È sicuramente un match equilibrato e la differenza la si vedrà nei dettagli di come sapranno gestire quei possessi fondamentali nei momenti cruciali.” L’equilibrio a farla da padrone e una Trieste che riparte dall’ottimo campionato concluso la scorsa stagione. Pesaro per ripartire alla grande si è riaffidata a Repesa, l’uomo che l’aveva portata in alto. È lui il fattore in più di una Vuelle che deve ritrovare anima e corpo dopo un’annata con più ombre che luci.
Antonio Catalano