Seconda tranche del sedicesimo turno di Eurolega al via alle 19, con il piatto forte del derby ateniese previsto per le 20.

Cominciamo però dal buon vecchio Pioniir dove Dusko Ivanovic, con la sua Stella Rossa, affronta il suo passato blaugrana.

Sfida insidiosa per il Barcellona, reduce dalla sconfitta contro Valencia e bisognoso di riprendere la propria marcia.

Andare in campo a Belgrado non è esattamente la miglior medicina per una squadra che è parsa un po’ opaca nelle ultime uscite.

Tema caldo, però, è il mercato: arrivato Campazzo, ora la Stella punta dritta verso Achille Polonara, fiduciosa di poter iscrivere a referto sia l’azzurro che l’argentino già dalla prossima settimana.

Gara tutta da vedere, anche perchè entrambe le squadre vengono da 7 successi nelle ultime 10 giornate.

 

Oaka. Panathinaikos. Olympiacos.

Fumogeni verdi ovunque, rumore assordante, lotta su ogni dannato pallone vagante.

Benvenuti all’inferno.

Se cercate un qualcosa di più acusticamente disturbante dei botti di Capodanno, quella delle 20 è la gara che fa per voi, un anticipo di pirotecnia in campo e fuori.

Per entrambe è LA partita, per entrambe è l’occasione di rilanciarsi affondando l’avversaria.

Privi di Wolters (probabile) e Kalaitzakis (certo), e con Andrews ancora fuori rosa, i biancoverdi hanno comunque l’occasione più ghiotta: Bartzokas dovrà fare a meno di Vezenkov, anima e trascinatore della squadra del Pireo finora.

Benvenuti nell’arena, benvenuti in uno scenario di sudore, sangue che ribolle e lotta all’ultimo respiro.

Benvenuti al derby di Atene.

 

Servirà l’impresa impossibile all’Alba Berlino per interrompere la striscia di 12 sconfitte consecutive ancora aperta.

Sul parquet di Villeurbanne i berlinesi se la vedranno contro un’ASVEL che non attraversa un grandissimo momento ma resta, comunque, al completo, eccezion fatta per Lauvergne, ormai inghiottito dall’infermeria.

Israel González non potrà fare affidamento su Eriksson ma rischia seriamente di doversi privare anche di due pilastri come Lammers e – soprattutto – Sikma.

Per i transalpini occasione d’oro di riprendere il filo ed alimentare una fiammella di speranza playoff. Una delle ultime rimaste.

Chiudiamo con la gara della Segafredo Arena: in fiera arriva un Fenerbahçe che affronta un momento interlocutorio della stagione, tra il ritardo nel recupero di Bjelica, l’inserimento di Kostas Antetokoumpo e l’assenza di Tonye Jekiri che si è operato poco dopo la gara contro il Partizan Belgrado.

Per quanto riguarda l’ex Golden State, sembra che tornerà ad allenarsi nei prossimi giorni.

In casa Virtus ancora assente Abass, accompagnato da Ojeleye, da verificare le condizioni di Jordan Mickey che sta facendo di tutto per essere a disposizione di coach Scariolo.

Servirà tutto il fattore campo possibile alle Vu Nere, vincenti in 4 delle 7 gare disputate davanti al pubblico amico.

L’impresa ha tutti i crismi dell’impossibile, sulla carta, ma chissà che la serata sia quella giusta per tentare un’impresa simile a quell portata a casa in quel di Madrid.

 

Elio De Falco