Il Partizan Belgrado è ai playoff nella stagione del ritorno in Eurolega; la certificazione dell’impresa arriva contro il Real Madrid a cui essere capolista importava il giusto, vista la condizione di testa di serie dei playoff già in cassaforte.
Sugli scudi ci va Mathias Lessort: il lungo francese si prende il duello individuale con Tavares grazie ad una prestazione da 29 di valutazione, frutto di 16 punti, 8 rimbalzi e 6 falli subiti. Obradovic si gode ben 6 dei suoi giocatori in doppia cifra, 16 anche le segnature di Punter, seguito dai 15 di Exum, dai 14 di Nunnally, dagli 11 di Smailagic e dai 10 di Papapetrou.
Per il Real bene il trio Musa (22), Deck (17), Hezonja (17) ma brutta prestazione sotto le plance dove Tavares e Poirier patiscono i pariruolo avversari.
LA CRONACA
Prevale la tensione nei padroni di casa nei primi istanti di gara; il Partizan si aggrappa a Trifunovic e Smailagic per restare in partita ma ben presto vede il Real prendere il comando delle operazioni con Tavares ed Hanga a spingere sull’acceleratore.
Nella seconda metà del primo quarto sale in cattedra Dzanan Musa e, sul 13-18, sembra il preludio della fuga ospite, tuttavia Exum e Lessort pareggiano a quota 21 prima che Poirier trovi il 21-23 con cui si va alla prima pausa.
La paura di vincere scema presto tra i bianconeri: Exum sente profumo di Clásico e decide di togliersi dalla scarpa il sassolino dell’ultima finale di Liga ACB propiziando il controsorpasso che corona con un gioco da 3 punti, peccato soltanto che non metta la ciliegina sulla torta sbagliando un ulteriore libero ottenuto dopo il fallo tecnico fischiato a Chus Mateo.
Il Real, preso in contropiede dalla reazione avversaria, annaspa cercando di restare in scia: la tripla di Rudy Fernandez a 4’32” dall’intervallo lungo riporta i merengues a -1 (35-34) ma resta l’ultimo sussulto; la marcia del Partizan, ora, arriva alla velocità di crociera con Nunnally che si prende la scena e segna 6 punti nel parziale di 14-2 che spezza gli equilibri (49-36), due liberi di Hanga fissano il parziale a metà gara sul 49-38.
Pronti via della ripresa ed un’altra vecchia conoscenza dell’ACB aggiorna il massimo vantaggio del Partizan: se Exum l’aveva presa come un Clásico, Avramovic ritrova ricordi dei derby disputati in maglia Estudiantes e capitalizza con il canestro pesante il suggerimento di Punter dopo la palla rubata da Lessort ai danni di Musa (52-38).
Gli uomini di Obradovic sono in controllo, a canestro subito, soprattutto da Musa, replicano tenendo sempre il divario sulle 14 lunghezze; il bosniaco in maglia bianca, però, dimostra ancora una volta perchè i Brooklyn Nets avessero puntato su di lui in passato e si carica la squadra sulle spalle portandola fino al -5 (61-56).
Il primo assalto viene respinto da 5 punti consecutivi firmati Dante Exum, Papapetrou ritocca il break portandolo a 7-0 prima che la tripla di Hezonja riporti il divario sotto la doppia cifra (69-59).
Ancora Papapetrou allunga le distanze dalla lunetta, tuttavia il greco si guadagna un fallo tecnico e dà l’occasione al Real di rimettere in bilico le sorti della gara; esegue, guarda caso, Dzanan Musa ed all’ultima interruzione si va sul 78-72 che lascia aperte tutte le possibilità.
Ma per poco.
In un minuto e mezzo di quarto periodo, Exum, Leday ed Andjusic fanno saltare i piani di Chus Mateo (86-74), arriva anche un fallo tecnico generico alla panchina che salva il coach dal dover abbandonare anzitempo il parquet ma non scuote una squadra che subisce il nuovo allungo con 6 punti di Smailagic, fondamentale nel break di 9-2 che fissa il 95-76, preludio del +20 che Punter firma a lettere d’oro dal perimetro, alla Stark Arena scorrono i titoli di coda a 4’ dalla fine.
C’è tempo per firmare il centello, premio meritato per Lessort che realizza entrambi i liberi ottenuti nel tripudio del pubblico di casa.
Finisce 104-90, con un Real che ha solo potuto rendere meno doloroso il risultato finale.
QUI le statistiche del match
Elio De Falco