Comincia con un ko interno la FIBA Europe Cup dell’Happy Casa Brindisi, sconfitta dal Budivelnyk Kiev dopo una gara in cui gli ucraini, ospiti della Stella Azzurra Roma per le note vicende legate al conflitto nel loro paese, conducono per 40’.
I ragazzi di Frank Vitucci disputano una brutta gara per tre quarti, andando al riposo in doppia cifra di svantaggio e mostrando troppe difficoltà nella metà campo offensiva. Solo nel secondo tempo Reed e Perkins (17 entrambi) trovano l’appoggio del resto della squadra.
Per gli ospiti il miglior realizzatore è Archie Goodwin con 19 segnature.
LA CRONACA
Lunga fase di studio reciproco in avvio, dopo 2’ circa di gioco un solo canestro per parte ha mosso il tabellone elettronico.
Kiev rompe gli indugi ed allunga portando a 7-0 il parziale aperto in avvio, punto esclamativo l’inchiodata di Bobrov (2-7).
A risvegliare l’attacco brindisino è il solito Nick Perkins, schiacciata e jumper dall’area per il 6-9, tuttavia Kiev replica con il secondo bersaglio grosso di Kolomoisky che permette agli ucraini di doppiare gli avversari a metà primo quarto.
L’Happy Casa sparacchia, vari i tentativi dal perimetro a vuoto, e solo Reed e Perkins riescono a tenerla in scia (13-16 al 9’), condizione che regge poco, perchè la formazione di Vitucci non vedrà più il canestro fino alla prima sirena, mentre Berhanemeskel si prende la scena con 5 punti consecutivi che valgono il +8 (13-21) con cui si va alla prima pausa.
Il numero 8 ospite non si fa problemi, nemmeno il tempo di rientrare dalla panchina e segna il suo settimo punto consecutivo per il primo vantaggio in doppia cifra del Budivelnyk che porta il parziale a 9-0 quando Krutous si porta a casa il ferro (13-25).
Ci prova, allora, Mascolo, sua la tripla del 18-25, ma è ancora rondine che non fa primavera; gli ospiti volano sul +13 con uno scatenato Berhanemeskel, ancora una volta tutto da rifare.
Un sussulto arriva da 5 punti consecutivi di Riismaa, alfiere al tiro del secondo quintetto di Vitucci; Bayehe trova anch’egli il canestro, poi Bowman, dopo il time out ospite, sigla il -4 (27-31), break di 9-0 e speranze per i pochi presenti al PalaPentassuglia.
La replica ucraina è veemente: Brown e Goodwin ristabiliscono le 10 lunghezze di distanza, Bowman replica dall’arco, ma ancora lo statunitense con la 10 azzurro-oro mette in sicurezza il vantaggio per il 30-43 sul quale si va all’intervallo lungo.
Il secondo tempo vede il Budivelnyk toccare il massimo vantaggio dopo 2’ di gioco, ancora trascinato dall’ispirazione di Goodwin che si carica la squadra sulle spalle per rispondere all’accenno di reazione dell’Happy Casa.
Brindisi fatica in attacco: Perkins e Reed, ancora loro, non bastano a ricucire il divario e la boa di metà periodo vede ancora Goodwin protagonista e gli ucraini avanti 38-51, per poi tornare sul massimo vantaggio con l’1/2 di Krutous dalla lunetta (38-52).
È la difesa, però, a salire di colpi: gli ospiti faticano a trovare la via del canestro e l’Happy Casa, pur mancando di fluidità offensiva, poco a poco riduce il gap trovando punti anche da Mascolo e Mezzanotte, con quest’ultimo che pesca bene Perkins per il 51-57 che lascia all’ultimo quarto una gara riaperta.
Una gara, però, che Brindisi fa di tutto per non vincere: più volte si avvicina a 4 punti di distacco, più volte viene rispedita indietro dopo aver mancato il canestro che avrebbe potuto girare l’inerzia della gara.
La svolta sembra arrivare quando Mascolo fa centro da oltre l’arco per il 61-63 a 3’18” dalla sirena: sul ribaltamento di fronte Burnell capisce in anticipo le intenzioni del passaggio di Alec Brown e l’ex Tortona ha l’opportunità del pari, ma sbaglia.
Il Budivelnyk sembra rendersi conto del rischio corso: Jerai Grant affonda palla nel ferro, poi Bliznyuk trova due punti dall’area per il nuovo +6 (61-67) che stronca definitivamente le speranze della formazione salentina ad 1’14” dal termine.
Brindisi prova ad allungare quanto più possibile il finale di gara con il gioco dei liberi, ma non riesce in altro che nel ridurre a 4 le lunghezze del distacco finale.
Fa festa il Budivelnyk, e ci piace pensare che per qualche breve intervallo di tempo anche i suoi tifosi abbiano potuto lasciare fuori dalla porta la tragedia che vive il loro paese.
QUI le statistiche del match
Nell’immagine Marcquise Reed, foto Ciamillo-Castoria
Elio De Falco