Niente da fare, la regular season non riesce proprio ad avere un padrone. La giornata numero 20 porta l’ennesima caduta di una capolista e conseguente aggancio delle inseguitrici. Se prima era il Real Madrid a ballar da capolista, adesso sono in 4 a ballar da capolista, permettete la citazione.
Le altre tre sono Olympiacos, Barça e Fenerbahçe.
Al Pireo il big match pende dalla parte degli uomini di Bartzokas che inaridiscono il fiume offensivo avversario, 73-60 in una gara in cui le percentuali dall’arco lasciano quantomeno a desiderare tra il 23% di chi vince ed il 12% di chi perde. Vezenkov (15) vince il duello con Yabusele, Musa (12) e Tavares (12) unici in doppia cifra per un Real che paga la serataccia al tiro (0/6 da 3) di Llull e l’assenza dei playmaker di cui dispone a roster.
Il Barça sfrutta l’occasione al Buesa Arena e batte un Baskonia in cui Howard è a mezzo servizio, Henry assente e la squadra in un momento di riassestamento dopo le tante buone cose fatte finora. Gara vinta a rimbalzo (25-40) nonostante i padroni di casa portino ben 5 uomini in doppia cifra. Jasikevicius ne conta 3, con Mirotic sugli scudi con i suoi 15 punti, bene anche Satoransky e Jokubaitis, con il ceco che era dato in dubbio fino agli ultimi istanti prima della partita.
Non basta Sedekerskis, 16 per lui con 23 di valutazione, ad evitare il quarto stop europeo consecutivo a Joan Peñarroya.
Tre punte ed un overtime.
Serve questo ad Itoudis ed al Fenerbahçe per battere il Monaco ed agganciare la vetta. Dati della gara: minutaggio di Kostas Antetokounmpo inferiore agli 8’, il ritorno dello Scottie Wilbekin di cui si era innamorata la dirigenza del Fener, il solito Motley che sfiora la tripla doppia con 18 punti, 9 rimbalzi e 12 falli subiti, il solido Guduric. Dall’altra parte James segna 23 punti in 19 tiri dal campo e 10 liberi. Dal campo sono 14 su 19 tiri, 6 tiri segnati su 19 tentati. È la foto di quanto sia croce e delizia l’ex Olimpia: talento cristallino ma necessità quasi patologica di avere il pallone come e quando vuole. Il migliore, invece, è Alpha Diallo, 13 punti, 8 rimbalzi, 5 assist e 3 palloni recuperati. Sasa Obradovic ha una buona notizia: nella giornata in cui il suo uomo migliore sparacchia (2/9 da 3), la squadra sfiora il colpaccio alla Ulker Sports, forzando anche il supplementare. Non è una gran consolazione, ma un qualcosa su cui lavorare.
LA PARTITA DELLE “LETTERINE”
La vince la Virtus, senza troppo spazio per recriminazioni. Le Vu Nere avevano perso la pazienza inviando una protesta formale ad Eurolega, caso vuole che anche il Panathinaikos abbia fatto lo stesso con il suo vulcanico presidente Giannakopoulos.
Ci pensa la versione più “da playmaker” di Toko Shengelia a mettere d’accordo tutti: il georgiano mette a referto 16 punti e smazza 7 assist; a rimbalzo ci pensano i compagni, la Virtus supera nettamente (40-28) gli avversari in questo fondamentale.
Chiave la difesa: gli uomini di Scariolo tengono basse le percentuali avversarie, sotto il 50% dall’area, sotto il 30% dal perimetro.
Radonjic ha in mano un bellissimo album di figurine, quando deciderà di farne una squadra saremo qui per riconoscerlo.
CHI SI LAMENTA, CHI FA DI NECESSITÀ VIRTÙ
Ancora una sconfitta. Ancora contro una formazione che, per budget e uomini a disposizione, non avrebbe dovuto impensierire Melli e compagni. Nel post partita c’è la resa di Messina. Ora l’unico obiettivo resta salvare la faccia dopo l’ennesima gara brutta che le Scarpette Rosse provano a raddrizzare con un sussulto d’orgoglio.
Per troppo tempo si è data l’attenuante dell’assenza di Shields e Pangos, troppo perchè il roster è stato costruito con un budget tale che avrebbe dovuto garantire una copertura adeguata anche in caso d’infortunio di qualche titolare.
Festeggiano Jonah Mathews e l’ASVEL, merito alla costanza che permette di abbandonare la coda della classifica.
Dicevamo di una faccia da salvare sul palcoscenico europeo, difficile pensare sia davvero possibile dopo oltre un girone di giustificazioni mentre Valencia, con un terzo del budget, inanella il quarto successo consecutivo priva di entrambi i playmaker del roster, Hermansson e Van Rossom, e con Shannon Evans ancora in attesa di debuttare. Per non parlare dell’assenza di Jasiel Rivero, una delle rivelazioni di quest’Eurolega.
Alla Fonteta il posto l’hanno avuto i giovani Guillem Ferrando e Josep Puerto. Ed i taronja hanno superato il Partizan Belgrado che era praticamente al completo facendo di necessità virtù, con Dubljevic (20+6r) a fare da guida e tutti gli altri a seguirlo. Ad Obradovic non è bastata la prestazione da 22 punti di Exum.
Non ci sembra che Mumbrù sia un guru delle panchine, almeno non ancora.
Ogni tifoso dell’Olimpia può cominciare a porsi qualche domanda, forse il ciclo del President of Basketball Operations and Coach è finito.
TRINKA STRIKES BACK
Sembrava tutto apparecchiato per l’Efes. Turno sostanzialmente abbordabile in casa per mantenersi in corsa per i playoff ed avvicinare anche la vetta che tanto lontana non è. E invece arriva lo scherzone.
Non poteva che firmarlo Andrea Trinchieri: nonostante le assenze di Obst, Sisko e Lucic, il Bayern banchetta alla Sinan Erdem dopo una gara in cui ha avuto il merito di non perdere mai di vista gli avversari che conducono per lunghi tratti nel punteggio. Eroe di serata è Othello Hunter, 18 punti e 9 rimbalzi per sfiorare la doppia doppia e connessione a banda larghissima con Cassius Winston (14+8ass).
Nel post partita Ataman si assume le responsabilità della sconfitta, c’è da ritrovare la miglior versione di Larkin, ancora a mezzo gas. Forse meno.
ALTRE
Vittoria agevole per il Maccabi Tel Aviv che supera in scioltezza l’Alba Berlino con una buona notizia ed una cattiva. Quella buona è la rinascita di Wade Baldwin che vive una di quelle serate che giustificano la sua presenza in Eurolega: 33 punti, 6 assist, 35 di valutazione. La cattiva è che Lorenzo Brown cade vittima di un’infortunio. Nell’immediato si era temuto il peggio, a quanto pare lo spagnolo sarà assente dai parquet per sole 2 o 3 settimane.
Si è rivisto Gabriele Procida, 12 punti per lui, anche se con 2/9 dalla lunga distanza; ciò che rincuora, però, sono gli oltre 22’ spesi in campo, non accadeva da un po’ che Israel González gli desse così tanto spazio.
Quarta vittoria consecutiva, con un gran quarto periodo, che vale il quinto posto.
Lo Zalgiris è sempre più dentro la zona playoff e sogna di poter essere in tutto e per tutto padrone di casa nelle Final 4 di Kaunas. Senza Evans, stagione finita per lui, arriva la prima doppia cifra di Polonara (10), mentre Ulanovas, 17 punti, 5 rimbalzi e 6 assist per lui, sembra aver preso sul personale la provocazione di Maksvytis sui lituani a roster solo per il passaporto.
La spinta propulsiva della Stella Rossa sembra spegnersi, complici anche le polemiche su Campazzo che hanno sostanzialmente diviso i giocatori tra chi appoggia il pugno duro di Eurolega e chi vorrebbe vedere l’argentino – che intanto fa faville in ABA Liga – anche sul palcoscenico continentale. Giornata storta per Vildoza, solo 9 punti a referto con 1/6 dall’arco, meglio Petrusev (16).
La notizia, però, è che siamo agli sgoccioli della carriera di Mantas Kalnietis. L’ex Olimpia saluterà il parquet il 29 gennaio.
L’MVP DI BM: Wade Baldwin IV (Maccabi T. Aviv)
Se non fosse che prestazioni del genere, o anche leggermente inferiori, fossero un caso raro, questo sarebbe un giocatore dominante nella lega. E invece arrivano sporadiche. Quella da 33 punti e 6 assist per 35 di valutazione contro l’Alba Berlino è semplicemente uno dei casi sporadici. Ma quanto sarebbe bello poter essere smentiti…l’occasione c’è, con Brown ai box…
IL QUINTETTO DI BM
PM: Wade Baldwin IV (Maccabi T. Aviv), 33 pt, 6 ass, 35 val vs Alba Berlino
G: Scottie Wilbekin (Fenerbahçe), 21 pt, 5 ass vs Monaco
A: Jonah Mathews (ASVEL), 17 pt, 5 ass vs Olimpia Milano
AG: Tornike Shengelia (V. Bologna), 16 pt, 7 ass vs Panathinaikos
C: Jonathan Motley (Fenerbahçe), 18 pt, 9 rb, 12 falli subiti vs Monaco
LA TOP 5 DI BM
Wade Baldwin IV (Maccabi T. Aviv)
Jonathan Motley (Fenerbahçe)
Scottie Wilbekin (Fenerbahçe)
Nigel Hayes (Fenerbahçe), 18 pt e 7rb vs Monaco.
Tornike Shengelia (V. Bologna)