Sotto gli occhi di un idolo mai dimenticato dalla città, Roberto Baggio, Brescia si arrende ad una Milano devastante da oltre l’arco che si aggiudica l’incontro e il passaggio alla finale scudetto. La squadra di Ettore Messina vince la serie chiudendo Gara 3 86-96 dominando soprattutto con le conclusioni da oltre l’arco. Alla fine sono 18 i canestri da tre punti realizzati, di cui 14 nel primo tempo. Riuscire a battere una squadra con queste statistiche è utopistico, ed è stato così per questa Germani che ha comunque buttato il cuore oltre l’ostacolo. Concedere così tante conclusioni, per la maggior parte aperte, è stato un suicidio sportivo sulla quale bisognerà riflettere a mente fredda. Milano comunque ha dimostrato di saper soffrire e di poter risolvere qualsiasi situazione grazie ai suoi uomini di classe. Tra i migliori Mirotic, Shields, Hall e un insospettabile Ricci, top scoorer dei suoi con 16 punti e autore di 4 triple una più bella dell’altra. A Brescia non sono bastati un Massinburg da 21 punti, un Della Valle più utile come assist man (8) che realizzatore, un Gabriel da 15, un Bilan da 10 punti (tutti nel terzo quarto) e 10 rimbalzi e un Cournooh da 12 punti inspiegabilmente lasciato a riposo in Gara 2. Ora Milano aspetterà la vincente di Venezia e Bologna, prima di giocarsi la quarta finale scudetto consecutiva con la possibilità di regalare al proprio coach l’Ottavo sigillo italiano.
Cronaca:
Partita vibrante fin dalle prime battute con le due squadre che non si risparmiano e di questo ne giova lo spettacolo. Per Brescia, assente Christon, è David Cournooh a dettare i ritmi del gioco. L’inizio come detto è equilibrato con la Germani che può contare su un Della Valle in formato Gara 1 che tiene a contatto i suoi 13-15. A Milano basta un attimo però per incrementare il punteggio grazie alle giocate dei suoi singoli, su tutti Napier e Hall che portano i compagni sul 16-23. Brescia prova a restare incollata al match con una giocata da 4 punti di Massinburg ma l’Olimpia con Ricci e Voigtmann mantiene un vantaggio rassicurante. Al suono della prima sirena il punteggio in favore della formazione meneghina è 21-32. Il secondo quarto si apre sulla falsa riga del primo, ritmi elevati e canestri ad ogni azione. Così facendo Milano riduce pian piano il distacco tra sè e la quarta finale consecutiva (29-40). Brescia comunque non molla l’osso e con un Massinburg in versione sesto uomo dell’anno rimane in scia (35-43). Milano rimane comunque indomabile e con Mirotic vola a +13 (37-50) a 3 minuti dalla pausa lunga. La prima frazione si chiude con le “scarpette rosse” avanti per 39-56. Il dato significativo resta ancora quello delle conclusioni da oltre l’arco con l’Olimpia a metà partita è 14/21, assolutamente senza senso. La ripresa comincia con un Bilan più prepotente rispetto alla prima frazione. Il centro croato con 6 punti consecutivi prova a ricucire lo strappo portando Brescia sul 45-56. Il numero 2 della Leonessa, servito con costanza dai compagni, continua a macinare danni nella difesa ospite, che però in attacco può contare su uno strepitoso Mirotic e su un Ricci in serata di grazia (57-70). La Germani, spinta dal proprio pubblico, ritorna in partita grazie a Petrucelli e Cobbins che riducono a 8 i punti di distacco. Il pozzo senza fondo dell’Olimpia però è qualcosa di inestimabile valore. Lo dimostra la tripla allo scadere del terzo periodo di Hines che, dopo un canestro da ballerino consumato di Shields, rimette Milano sul +13 (64-77). Dopo questo canestro Brescia non riesce più a rialzarsi. Infatti l’ultimo quarto serve esclusivamente per aggiornare le statistiche con la formazione del capoluogo lombardo che chiude le ostilità sull’ 86-96 . Unica nota di colore, un diverbio tra Mirotic e Della Valle dopo uno scontro di gioco, costato un tecnico al primo e un antisportivo al secondo. Il pubblico di Brescia applaude la resa incondizionata dei suoi beniamini intonando cori per ognuno di loro negli ultimi 2 minuti della sfida. Milano ora aspetta aspetterà comoda sul divano la sfidante per il titolo tricolore.
Qui le statistiche dell’incontro
in foto Giampaolo Ricci (Ciamillo Castoria)
Riccardo Chiorzi