Momento difficile quello attuale, per una Segafredo che è costretta a gestire una situazione infortuni piuttosto delicata, Toko Shengelia ancora out per l’ulcera e con Daniel Hackett rimasto vittima di una lieve distorsione al ginocchio sinistro nell’ultimo incontro di campionato a Trento.

Sembra probabile il rientro di Will Clyburn, ma l’emergenza in casa bianconera rimane alta, visto che il gruppo a disposizione di coach Ivanonic non è propriamente ampio, tenendo sempre a mente la situazione venutasi a creare sin dall’estate scorsa. In settimana sembrava fatta la partenza di Rayjon Tucker, ma il giocatore, dopo un primo momento in cui aveva dato il proprio consenso al trasferimento, ci ha ripensato non volendo rinunciare alla possibilità di misurarsi in Eurolega. Se davvero Tucker intende riprovarci, dovrà prima di tutto convincere il proprio allenatore con fatti importanti, cambiando completamente il suo approccio alle gare, e mostrando quanto sino ad oggi non si è visto non solo in Europa, ma nemmeno in campionato. Che il giocatore debba svoltare, lo pensano in molti, il sospetto è che sia un elemento più adatto a giocare tanti minuti avendo spesso la palla in mano e gestendo il proprio ruolo in modo istintivo, non esattamente quello che gli viene richiesto in Virtus.

Chiusa la finestra sul possibile trasferimento del numero 59, è diventato tutto molto più complicato il possibile arrivo di un nuovo elemento per coach Dusko Ivanovic, alla squadra servirebbe un tiratore dal palleggio, figura mancante nel mosaico affidato al tecnico montenegrino, tralasciando il buco esistente sotto canestro dove spesso è stato utilizzato Shengelia prima e Grazulis poi, per dar man forte a Zizic e Diouf.

Con l’Asvel di questa sera all’arena, inizia il girone di ritorno del torneo continentale, la Segafredo al momento è penultima in classifica, non certo quello ci si aspettava dai bianconeri a questo punto della stagione. Il bilancio sino ad oggi recita 4 vinte e 13 perse, per tentare di raggiungere almeno i play in, servirebbe invertire le cifre nel ritorno, impresa a dir poco improbabile, considerando che nella seconda parte della stagione, le squadre più accreditate tendono ad alzare il livello della propria fisicità e del gioco, ciò che si è visto lo scorso anno dovrebbe ricordare a tutti quanto sia davvero difficile poter risalire la classifica.

Tuttavia, la Segafredo, non avendo a questo punto particolari pressioni, potrebbe essere la classica mina vagante deputata ad ottenere vittorie insperate come ad esempio quella a Vitoria o quella casalinga contro il Barcellona. Evitando voli pindarici, si può invece ipotizzare qualche risultato a sorpresa da qui alla fine, che darebbe un senso diverso ad una stagione sino ad oggi al di sotto delle aspettative e dei presupposti fissati l’estate scorsa.

L’avversario di questa sera, si presenta a Bologna con un record di 8 vinte e 9 perse, in linea con la speranza di potersi classificare fra le squadre che si giocheranno i play in, esattamente quello che avrebbe voluto fare la Segafredo. La gara dell’andata è ancora un ricordo amaro per i ragazzi in bianconero, iniziata male con quel 38 a 27 subìto nel primo quarto, poi una rimonta infinita che portò la Segafredo a più riprese ad appaiare gli avversari e giocarsela punto a punto sino alla penetrazione finale di Cordinier, stoppato da Sako nel tentativo di riportare ancora una volta la parità in campo e giocarsela nel supplementare. Quella sconfitta in terra francese, una delle tante maturate nel finale, si spera possano essere il carburante motivazionale per un gruppo che voglia sportivamente vendicare una prestazione positiva, finita comunque in lacrime e tristezza.

Non sarà facile, i francesi stanno giocando bene questa Eurolega, la squadra si è rinforzata rispetto allo scorso anno e il loro record ne attesta decisamente i miglioramenti. Ottenere una vittoria sarebbe come sempre positivo per il morale dei Virtussini, perché è innegabile che vincere aiuta a vincere, soprattutto aiuta a sorridere e a non farsi prendere dalla tristezza e dallo scoramento che accompagna abitualmente le sconfitte, specialmente quelle maturate all’ultimo tiro, fatto accaduto troppe volte in questa annata.

Palla a due alle ore 20,30 agli ordini dei signori Juan Carlos Garcia, Saso Petek e Josip Radojkovic, diretta televisiva su Sky Sport e DAZN, mentre la radiocronaca sarà come sempre affidata alla voce di Dario Ronzulli sulle frequenze di Nettuno Bologna Uno.

Alessandro Stagni

Nell’immagine Daniel Hackett, uno degli assenti di questa sera (foto Ciamillo Castoria)