Dopo l’abbraccio del PalaBarbuto ed il ricevimento a Palazzo Santa Lucia da parte del governatore De Luca, la GeVi Napoli è partita alla volta di Casale Monferrato per la sfida che mette di fronte le due promosse dalla Serie A2 della stagione 2020-21.

Entrambe si sono equamente divise i successi, nonostante l’alto budget messo in campo da patron Gavio, nelle scorse due stagioni e anche quest’anno il fattore campo ha retto con il successo partenopeo nella prima assoluta di coach De Raffaele sulla panchina bianconera andata in scena al PalaBarbuto.

Napoli arriva in ottima forma dal punto di vista della tenuta, nonostante qualche passaggio a vuoto nel primo quarto contro Treviso che poteva costare una brutta sorpresa.

Nell’appuntamento in Regione, Vincenzo De Luca ha glissato sull’opportunità di contribuire alla costruzione di un nuovo palasport in città, facendo riferimento a quello in costruzione (anche se non è ancora stata posata la prima pietra) a Salerno che ha offerto alla squadra, una dichiarazione pro domo propria, dato il suo principale bacino elettorale, di cui il dibattito intorno a quella che è sempre più una necessità della terza città d’Italia per numero di abitanti non aveva certo bisogno.

Piuttosto uno scaricabarile sul Comune, al quale non verrà data una mano nel gestire la patata bollente, acuendo gli attriti in un clima di competizione tra le due istituzioni.

Resta, quindi, in piedi la soluzione Centro Direzionale, ventilata dal Sindaco Manfredi e meno costosa della ricostruzione del PalaArgento che porrebbe il tema dei costi della demolizione delle due tribune divenute rovine a cielo aperto.

Tornando al match, ai microfoni della trasmissione Small Ball 081 ha parlato Michele Ebeling che ha chiarito le difficoltà della gara in arrivo: “Ora Tortona è riuscita ad assemblare tutti i pezzi e ad assimilare le indicazioni di coach De Raffaele, saranno molto più intensi e fisici sotto canestro e dovremo fare del nostro meglio”.

Sulla stessa lunghezza d’onda coach Milicic, per il quale il trionfo di Torino è già il passato: “L’arrivo di Coach De Raffaele – ha dichiarato il tecnico nel consueto comunicato pre-gara diffuso sui canali ufficiali – ha sicuramente cambiato la stagione di Tortona. La squadra ora gioca una pallacanestro molto intensa e di grande passione. Noi dovremo cercare di pareggiare la loro intensità, ed essere pronti ad affrontare la loro aggressività che porteranno in campo. Sarà una sfida dura, perchè affrontiamo una formazione che sulla carta è da prime quattro posizioni in classifica, mentre noi, da sorpresa di questa stagione, vogliamo mantenere vivo il nostro sogno, e continuare a spingere sulla continuità di risultati positivi”.

 

COSA VA

Se andiamo a leggere i protagonisti delle ultime 4 gare, Coppa Italia compresa, emerge che questa GeVi ha tantissimi potenziali go to guys sugli esterni. Proprio dal mezzogiorno in cui i partenopei hanno superato Treviso si ha la dimostrazione che la squadra può tranquillamente sopperire alla giornata no di un Jacob Pullen con la vena realizzativa dei Brown e Sokolowski, nonchè con la regia e l’attacco al ferro di Tyler Ennis.

La novità, i cui primi segnali erano stati visti già a Torino, è stata il ritorno ai suoi livelli di Tomislav Zubcic.

Il croato ha recuperato percentuali al tiro pesante ma, soprattutto, la propria bidimensionalità, andata perdendosi nel suo momento buio quando pareva quasi confinarsi sul perimetro, rinunciando alle proprie abilità vicino al canestro.

Tolto il black out del primo quarto di domenica, inoltre, c’è da mettere in evidenza una difesa che ha concesso davvero poco nelle ultime 4 partite, pur giocando a ritmi elevatissimi.

Sotto i 100 punti subiti sui 100 possessi, questo è il dato che dà fiducia al gruppo azzurro.

 

COSA NON VA

Il rientro dalla pausa, e forse l’ebbrezza della vittoria, ha portato ad un passaggio a vuoto saldato con un parziale di 0-20 che ha trasformato quella che era cominciata come passerella, con il +10 toccato sul 16-6, in una vera e propria battaglia centimetro dopo centimetro contro una squadra arrivata a Napoli con il coltello tra i denti.

Al PalaEnergica sarà necessario ritrovare continuità sui 40’, specialmente contro una difesa, come quella di Tortona, che è tra le migliori da quando Walter De Raffaele è subentrato a Marco Ramondino.

Da rivedere anche le percentuali complessive dalla distanza.

 

MAGIC MOMENT

16/16 ai liberi per 31 punti finali. Markel Brown entra nei libri storici delle statistiche con il quinto miglior fatturato a cronometro fermo della storia della LBA.

A concludere con i fiocchi il suo mezzogiorno perfetto arriva la tripla del 95-81 finale che dà il via ad una festa che, in caso di sconfitta, non avrebbe avuto lo stesso sapore.

Napoli celebra i suoi campioni, applauditi anche dallo Stadio Maradona nella serata di Napoli-Juventus.

 

LA PARTITA

Nonostante le bocche da fuoco di cui dispone, la Bertram Tortona è tra le peggiori per percentuali al tiro dall’arco con appena il 32,6%, cifra che la pone come penultima in tutta la LBA.

A fare da importante contraltare c’è l’imbattibilità (in campionato) del PalaEnergica da quando la guida è affidata a Walter De Raffaele. L’unica eccezione è stata anche quella più dolorosa in BCL che ha sostanzialmente sancito l’eliminazione dei Leoni per mano del Galatasaray.

Contro una Napoli che sa come pressare sul perimetro, riuscendo quasi sempre a concedere percentuali inferiori alla media alle avversarie, buona parte del gioco bianconero dovrà passare per le vicinanze del canestro, tra la stazza di Radosevic, l’atletismo di Kamagate e l’esperienza di Zerini, con l’incognita Tashawn Thomas.

Può, però, essere la gara perfetta per i gusti di Colbey Ross, amante dei ritmi alti.

Napoli, dalla sua, dovrà riuscire a pareggiare l’intensità sotto canestro degli avversari stando, però, attenta a non caricare di falli Tariq Owens e Tomislav Zubcic.

Interessante sarà capire se e quando Milicic ricorrerà ad un quintetto piccolo con tutti giocatori abili al tiro pesante per costringere Tortona ad aprirsi, è accaduto in campionato con De Nicolao, Pullen, Brown, Sokolowski e Lever, può accadere contro un pacchetto lunghi che può pagare qualcosa in termini di rapidità di piedi e reattività nei close out.

 

DUELLO CHIAVE

Si va in cabina di regia.

Per le caratteristiche della partita, questa potrebbe essere la serata giusta per Colbey Ross ma davanti avrà un giocatore fisico come Tyler Ennis, più che capace di tenerne il primo passo e molto pericoloso al momento di attaccare il canestro.

La regia più fluida dell’uno o dell’altro potrebbe essere il discrimine che determinerà la vittoria dell’una o dell’altra compagine.

Occhio anche ai portatori di palla secondari, uno che tanto secondario non è come Chris Dowe e un giocatore tutto estro e leadership come Jacob Pullen, voglioso di riscatto dopo una partita incolore.

Dall’incrocio Ross-Ennis potrebbe dipendere anche il destino di quanto accadrà sul pitturato.

 

GIUDIZIO E PRONOSTICO

Gara sul filo di lana. Tortona ha dalla sua rotazioni più lunghe, il palcoscenico di casa (merito a chi si fa oltre 50km ogni 2 settimane per sostenere i propri beniamini) e una serie di valori tecnici che lo stesso Milicic, come detto, ritiene da primissime posizioni del campionato.

Napoli ha l’entusiasmo della sorpresa e anche la testa libera, la tabella di marcia per il sogno playoff sarebbe rispettata anche in caso di sconfitta, per cui i partenopei scenderanno in campo senza particolari preoccupazioni.

Resta qualche incognita per la pessima prova dei Leoni in quel di Pistoia, una sconfitta che lascia in eredità un senso d’urgenza che potrebbe anche giocare qualche brutto scherzo dal punto di vista emotivo. Importante, quindi, sarà anche l’apporto psicologico di un giocatore esperto come Kyle Weems.

Una partita da doppia, quindi, con un 50% di possibilità per parte di prevalere.+

 

Elio De Falco