Mezzogiorno di sogni al PalaBarbuto, il Napoli Basket sfata il tabù Germani Brescia, inanella la terza vittoria consecutiva, la quinta nelle ultime 7 partite, e per la prima volta dopo mesi mette il naso fuori dalla zona retrocessione, seppur in attesa di risultati dagli altri campi.
Napoli non è più la squadra con meno punti in classifica, nemmeno in coabitazione, questo dato resterà almeno per una settimana. Per riuscirci ha dovuto superare una Germani mai battuta al PalaBarbuto né in campionato dal ritorno in massima serie.
Una gara da stropicciarsi gli occhi, quella degli uomini di Giorgio Valli, guidati dal più sontuoso Kevin Pangos di stagione autore di 22 punti e 13 assist e presente in tutte le situazioni cruciali del match.
Un Totè monumentale regge il confronto con Miro Bilan e chiude con 22 punti e 12 rimbalzi contro il 13+13 del croato che, va detto, dovrebbe fare quattro chiacchiere con chi tiene le statistiche, troppo pochi i soli 3 assist per tutti i ribaltamenti che hanno pescato puntualmente l’uomo libero in angolo, qualcosina dev’essere sfuggito.
È una gara che scorre sul filo dell’equilibrio e delle emozioni, quelle forti che fanno rumore anche nel silenzio di cori concordato delle due tifoserie, dopo che un sostenitore ospite ha accusato un malore ed è stato trasportato in ospedale.
Brescia ha avuto anche la gara in mano ad inizio quarto periodo, spinta da un terzo quarto perfetto di Nikola Ivanovic, rebus di difficile soluzione per la pur attenta difesa di Valli, e dalla precisione chirurgica di Demetre Rivers che con due triple in fila firmava il sorpasso.
Di mezzo c’è un Della Valle che ha giostrato per sprazzi di partita anche da playmaker, permettendo al regista serbo di rifiatare in panchina. ADV è anche l’ultimo a mollare e riapre la gara nel finale, prima che Jacob Pullen piazzi due liberi dal peso specifico di 100 megatoni.
Ci riprova ma il ferro gli dice di no, fanno festa gli azzurri.
Una squadra, quella partenopea, che non viaggia soltanto sull’asse play-pivot Pangos-Totè ma trova, volta per volta, gli uomini giusti da cui ottenere un contributo.
Woldetensae colpisce in avvio, Zubcic nel finale con una tripla dall’angolo che lancia l’ultimo sprint.
Merito anche a coach Giorgio Valli: tanti i rospi ingoiati, tanto il lavoro giorno dopo giorno svolto. Per citare il suo predecessore Cesare Pancotto, la partita è il risultato di quanto si sia migliorati nella settimana.
E questa Napoli è migliorata in maniera esponenziale.
La strada per la salvezza può dirsi imboccata, ora bisogna percorrerla fino alla fine.
LA CRONACA
Dopo un buon avvio di Brescia, brava a sfruttare il vantaggio fisico per attaccare il ferro con Rivers e Ivanovic (1-6), Napoli si scuote con i suoi esterni. Pangos e Green tengono, infatti, i partenopei in scia, poi lasciano la scena ad un Totè in versione cecchino dall’arco per il parziale di 10-0 che vale il sorpasso (16-11).
Nel momento di difficoltà, ecco emergere la classe di Amedeo Della Valle. È proprio il capitano a riattivare l’attacco della Germani con 5 punti consecutivi, tutti a cronometro fermo, e riportare il punteggio a proprio favore (20-21).
Il finale di primo quarto vede i padroni di casa riportarsi avanti con Woldetensae ed accogliere il debutto di John Egbunu che si presenta con un gioco da 3 punti non completato dalla linea della carità.
Al 10’ Napoli conduce 27-23.
Gli ospiti ritrovano la parità a quota 30 quando Ivanovic viene pescato piedi per terra sull’ennesimo scarico puntuale di Bilan, tripla a segno.
Si riscatta subito la formazione di casa, Kevin Pangos si accende con la tripla e con due assist consecutivi per Totè, l’ultimo concluso con l’alley-oop, per il primo massimo vantaggio azzurro (39-32).
La Germani non è capolista per caso e replica immediatamente con un controparziale di 10-0 in cui spicca Rivers con una tripla ed un long two in cui pesta appena la linea, il tutto ancora sui ribaltamenti fatati di un Miro Bilan poco preciso al tiro ma sublime nel servire i compagni (39-42).
Non si fa attendere la reazione, uno dei pochi lampi di uno spento Pullen ristabilisce la parità (44-44) all’intervallo lungo.
Aver recuperato la parità fa uscire Napoli con maggior convinzione dagli spogliatoi e ancora una volta Pangos si erge a protagonista assoluto, segnando e suggerendo, organizzando e scegliendo, di volta in volta, il destinatario giusto per i palloni che passano per le sue mani. Ne scaturisce un parziale di 12-1 che vale il nuovo massimo vantaggio e il primo ed unico distacco in doppia cifra della partita (59-48).
La replica ospite non si fa attendere ed ha il sapore balcanico di un Ivanovic scatenato; il serbo mette a referto 10 dei suoi 20 punti finali proprio in questo frangente e spinge la rimonta che si compie sul 63 pari di fine terzo quarto.
E tornerà sulla scena in un momento cruciale. Napoli approccia l’ultima frazione di gioco replicando al sorpasso di Dowe e riprendendosi la leadership del match, Zubcic e Pangos piazzano il mini parziale di 7-0 che vale il 72-67, tuttavia c’è ancora tanto da giocare e Ivanovic lo dimosta firmando il controsorpasso (74-76).
Come il mare, i partenopei risucchiano per poi infrangere le proprie onde sugli avversari: sono ancora Zubcic e Pangos a riportare Napoli con il naso avanti, mortiferi quanto collaborativi. L’ultima occasione per la Germani la crea ancora il suo playmaker prendendosi di forza il centro dell’area (82-82) ma gli azzurri hanno messo la freccia.
Pangos colleziona il 13mo assist della sua partita pescando bene Totè sotto canestro, poi elude tutti e sigla un reverse d’incantevole bellezza, 86-82 all’alba dell’ultimo minuto.
Manca il punto esclamativo, Pullen spacca la difesa in entrata ed alza una palla che Totè scarica nel canestro prima di ruggire di rabbia.
L’ultima speranza flebile della Germani arriva sulla tripla fulminea di Della Valle, Napoli però è già dall’altra parte e affida la palla a Jacob Pullen, penetrazione e fallo subito, liberi (stranamente vista la serata decisamente storta) a segno con pochi secondi da disputare.
ADV ci riprova un’ultima volta ma il ferro ed il cronometro certificano il successo di un Napoli Basket che, adesso, alla salvezza può crederci con grande fiducia.
QUI le statistiche del match
TOP
Kevin Pangos, 8
Prestazione totale per l’ex Olimpia, gestore dei ritmi e dei palloni, dei compagni e degli avversari. Tutto passa dalle sue mani, tutto viene trasformato in gemma preziosa. Chiude con 22 punti e 13 assist, a dir poco sontuoso.
FLOP
Maurice Ndour, 5
Comincia con buona energia, si spegne ben presto non riuscendo a dare apporto né in attacco (2/7 da 2) né in difesa dove soffre tantissimo i mismatch in cui viene puntualmente coinvolto dalle letture avversarie.
Nell’immagine Tomislav Zubcic, foto Ciamillo-Castoria
Elio De Falco