Una Dinamo Sassari in versione “Incredibile Hulk” sgranocchia senza tanti complimenti l’Openjobmetis Varese con un terzo quarto terrificante da 32-4. Il tutto con l’handicap delle assenze di Gerald Robinson e Jamal Jones.

La copertina è tutta per Ousmane Diop e Chris Dowe, entrambi arrivati al ventello segnato; per Varese non basta l’impegno di Guglielmo Caruso.

Nel finale gloria anche per il giovanissimo Pisano che trova il canestro su azione salutato con l’ovazione dal pubblico di casa.

LA CRONACA

Pronti via ed è subito Chris Dowe: lo statunitense mette a segno due giochi da 3 punti che scavano il primo solco quando sono trascorsi appena 2’ (10-4). Varese prova a mettere sul parquet il suo gioco fatto di corsa e possessi brevi ma pecca di fretta sparacchiando dal perimetro, cosa che non fa Bendzius che replica alla schiacciata di Brown con il canestro pesante che vale il +8 (15-7).

I biancorossi hanno un sussulto con Owens che conclude affondando la palla nel canestro e con l’appoggio vincente di Johnson (15-11); Sassari replica con due schiaccioni di Stephens e Diop ma l’Openjobmetis è finalmente in partita ed impatta a quota 21 con due triple consecutive a firma Johnson e Reyes.

Quando sembra che l’inerzia possa essersi girata, però, gli uomini di Piero Bucchi accelerano ed infilano un parziale di 6-0 in cui tanto merito è di Stefano Gentile, al 10’ è 27-21 per il Banco.

Bucchi capisce presto che un punteggio troppo alto è un favore agli avversari e che, dati i forfait tra i suoi, le rotazioni sono troppo corte per reggere il classico ritmo degli avversari. Ne viene fuori un secondo quarto in cui la formazione di casa costringe spesso e volentieri gli ospiti ad andare fino al termine dei 24”, anche pagando qualcosina in termini offensivi.

Varese accorcia fino al -2 con Caruso che manda al bar con una finta Stephens ed appoggia a canestro ed i liberi di Brown (31-29); tuttavia sale in cattedra Ousmane Diop.

L’ex Torino continua a crescere ed a somigliare al suo connazionale Savanè, oggi voce tecnica delle partite di Liga ACB, sono suoi 4 dei 6 punti con cui la Dinamo ristabilisce il +8 (37-29).

Varese ha il merito di non darsi per vinta e rientra in scia con una delle rare triple a segno (Brown) e con il roll capitalizzato da Caruso (38-34) ma non ha fatto i conti con Dowe che è mortifero dall’arco e riceve l’aiuto decisivo di Diop sull’appoggio al canestro che era destinato fuori, +9 e time out per la panchina ospite (43-34).

Dal minuto di sospensione, però, pare uscire il solo Caruso, unico a cercare di arginare gli avversari, è merito suo se Gentile e Dowe non riescono a lasciare un margine maggiore al 20’ (51-42).

Ma è solo questione di tempo: la Dinamo ha giocato un secondo quarto in cui ha tolto via via fiducia all’Openjobmetis e passa alla mietitura di quanto seminato: il parziale aperto arriva fino al 24-0 con Kruslin ad aprire la ripresa con il gioco da 3 punti e Ross e compagni incapaci anche di arrivare alla conclusione.

Sassari è in fiducia totale:  la premiata ditta Dowe-Kruslin allunga ancora le distanze con il croato che pesca Stephens per la schiacciata che vale il +21 (63-42) per la disperazione di Matt Brase che vede come le indicazioni dell’ultimo time out non sono state recepite dai suoi.

Lo show biancoblu si arricchisce anche di una ritrovata mira dal perimetro: Dowe e Bendzius fanno centro, con il primo che arma la mano del secondo per il 69-42 e subito dopo ispira l’alley-oop con Stephens.

Ancora due liberi di Bendzius valgono il +31 (73-42) ed il KO tecnico è servito con un parziale di 24-0 a cavallo della pausa lunga.

Il primo canestro della ripresa varesina arriva quando il cronometro segna 3’39 dalla penultima sirena: la penetrazione di Colbey Ross pone fine ad 8’ esatti in cui i biancorossi non sono riusciti a trovare la via del canestro.

Se ci fosse stato un briciolo di speranza, però, ci pensa Diop a spegnerlo inchiodando la bimane e ripetendo la produttiva società con Gentile appoggiando a canestro il +33 (77-44).

A cambiare, mezzo minuto dopo, è solo l’assist-man, stavolta Chessa, ma non l’esito: il senegalese di formazione italiana arriva ad appoggiare nuovamente al tabellone con tanto di fallo subito da De Nicolao; il libero aggiuntivo va a segno ed il tabellone recita +36 (80-44).

Che diventa +37 al 30’ grazie alla tripla di Treier che replica a Librizzi; 83-46 al 30’ e terzo quarto che si salda con un terrificante 32-4 favorevole ai padroni di casa.

Ora è il tempo della festa: i liberi di Gentile valgono il massimo vantaggio (85-46), dopodichè Piero Bucchi decide che è il momento di far ruotare quanto più possibile i propri giocatori e permette agli ospiti di non sprofondare oltre.

A provare a salvare la faccia c’è soprattutto Matteo Librizzi che segna 11 dei suoi 13 punti totali proprio nel periodo finale.

Per i tifosi di casa l’attesa è quella dello sfondamento del tetto dei 100 punti segnati. La tripla cifra complessiva arriva per mano del giovanissimo Riccardo Pisano a cui Bucchi dà minuti di garbage time.

Suoi anche i due liberi che permettono di abbattere la barriera di quota 100, sotto i cori entusiasti dei propri tifosi; sarà felice di portare le classiche paste all’allenamento del lunedì.

Finisce così, 102-73 per una Dinamo che, senza due giocatori fondamentali, ha offerto una prestazione che va oltre il celestiale. Per Varese la disfatta ha dimensioni anche superiori al -29 incassato.

Sassari, ora, è quarta da sola.

 

Nell’immagine Ousmane Diop, foto Ciamillo-Castoria

Elio De Falco