AQUILA BASKET TRENTO 7:

Fra tutte le parole che potrebbero riassumere la regular season 2022-2023 della Dolomiti Energia Trentino, la più adatta è sicuramente “costanza”. La compagine bianconera, che ha scelto di affrontare il doppio impegno ruotando con sei giocatori italiani e solo quattro stranieri, ha faticato molto sul fronte Eurocup, ma al contempo è stata in grado di mantenere un andamento solido all’interno dei confini nazionali e una buona continuità di risultati. Nessuna striscia positiva o negativa più lunga di due partite, fatta eccezione per un breve filotto di tre ko consecutivi a marzo (Treviso – Tortona – Napoli). In altre parole, nessun “momento magico”, ma nemmeno periodi di crisi prolungata. Risultato, un record in perfetta parità con quindici vittorie e altrettante sconfitte per un sesto posto figlio soprattutto della lucidità dimostrata negli scontri con le dirette concorrenti: Trento è stata in grado di vincere entrambe le sfide contro le varie Varese, Brescia, Pesaro e Venezia, ribaltando la differenza canestri con Brindisi dopo il ko dell’andata, e di fatto ha sempre occupato un posto fra le prime otto dalla terza giornata in poi, partecipando anche alle Final Eight di Coppa Italia. La Dolomiti Energia è inoltre insieme a Bologna e Varese l’unica squadra in tutto il campionato a non aver mai messo mano a un roster rimasto invariato rispetto a settembre. Voto alla stagione regolare dunque un 7 pieno: la truppa agli ordini di coach Molin era considerata fra le squadre che avrebbero lottato per l’accesso ai playoff e ha mantenuto le attese, restando sempre concentrata su un obiettivo meritatamente raggiunto anche con una giornata di anticipo.

MVP: Diego Flaccadori, 8

Se dovessimo considerare solo il girone di ritorno probabilmente il “premio” andrebbe a Spagnolo per la sua crescita esponenziale, ma visto che abbiamo sottolineato come la costanza sia stata il principale punto di forza di Trento quest’anno, è Flaccadori a meritare maggiormente il riconoscimento. Un dato su tutti: delle sette volte stagionali in cui il classe 1996 non è andato in doppia cifra, sei volte i bianconeri sono incappati in sconfitte, con l’unica eccezione della gara di Scafati, in cui comunque Diego ha registrato il season-high di sette assist distribuiti. Giocatore semplicemente imprescindibile per Molin, che ha dimostrato tutta la sua leadership soprattutto a inizio stagione: quando la squadra doveva ancora imparare a “conoscersi”, Flaccadori l’ha guidata a suon di giocate importanti ai successi su Treviso, Varese, Scafati, Pesaro, Milano e Brescia.  Medie stagionali di 13.2 punti, 4 rimbalzi, 3.2 assist, 13.8 di valutazione e oltre un recupero a partita.

GIOCATORI PIÙ POSITIVI IN REGULAR SEASON:

MATTEO SPAGNOLO: Un girone di andata condizionato da diversi infortuni ma ugualmente con alcune prestazioni di altissimo livello, quindi l’esplosione soprattutto nella prima parte del ritorno. Due partite cruciali, contro Brescia e Trieste, da assoluto trascinatore, ma anche losing effort notevoli come quelli contro Milano e Treviso, i due liberi della vittoria su Venezia la ciliegina sulla torta. 11.9 punti, 3.5 rimbalzi, 3 assist e 14.2 di valutazione le medie stagionali, e il secondo riconoscimento consecutivo come miglior under 22 del campionato.

DARION ATKINS: Giocatore fortemente voluto da Molin la scorsa estate per la sua versatilità e la lunga esperienza in Europa. Elementi che il centro di Clinton ha messo da subito in mostra: talvolta distratto in difesa ma comunque capace di tenere i cambi e farsi sentire a rimbalzo, in attacco si è fatto apprezzare per il tiro mortifero dalla media ma soprattutto per le doti da passatore che pochi altri lunghi nel nostro campionato possono vantare (solo Shengelia, fra i pari ruolo, distribuisce più assist di media). Gli ultimi due pesanti successi stagionali della Dolomiti Energia, contro Brindisi e Venezia, portano indelebili la sua firma. Annata da 12.5 punti, 6.6 rimbalzi, 2 assist e 14 di valutazione media.

GIOCATORI AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE:

ANDREW CRAWFORD: Non perché la stagione del classe 1990 sia particolarmente negativa, ma perché a quattro stagioni di distanza sembra un lontanissimo parente dell’ MVP indiscusso ammirato a Cremona. Crawford resta un elemento molto importante per coach Molin soprattutto in quanto unico specialista “puro” da oltre l’arco (oltre il 44% di media) e un esterno di ottimo livello per una squadra con le ambizioni di Trento, ma se i bianconeri fin da inizio stagione hanno avuto uno degli attacchi meno prolifici del campionato, parte delle responsabilità sono anche di un giocatore che ci si aspettava potesse essere insieme a Flaccadori la prima opzione offensiva della squadra e ha invece concluso come quarto marcatore, con una media di 10.6 punti a partita.

LO STATO DI FORMA ED EVENTUALI ASSENZE:

L’ultimo mese della Dolomiti Energia Trentino è stato abbastanza indecifrabile. Sono arrivati successi importanti, e in certe occasioni anche netti, contro dirette concorrenti come Pesaro, Brindisi e Venezia, ma anche evitabili ko contro le non irresistibili Napoli, Verona e Reggio Emilia. La squadra non può dirsi quindi in piena fiducia, ma tantomeno in calo o evidenti difficoltà.

Nell’ultima partita di regular season contro Reggio Emilia è stata in dubbio fino all’ultimo la presenza di Andrejs Grazulis, che però ha giocato risultando anche il più positivo dei suoi in campo. Non dovrebbero quindi esserci particolari preoccupazioni per coach Molin, che in occasione della sfida in Emilia ha recuperato anche il centro di riserva Max Ladurner, fermo da qualche settimana per una fascite plantare.

PUNTI DI FORZA:

Fin da inizio stagione, Trento si è affermata come una delle difese migliori del campionato, restando a lungo anche la compagine con più rimbalzi di media catturati a partita prima del “sorpasso” in extremis di Trieste. Due aspetti che sottolineano come la Dolomiti Energia, che può schierare dalla panchina specialisti quali capitan Forray, Trent Lockett, Luca Conti e Mattia Udom, faccia principalmente di organizzazione, compattezza e lavoro di squadra nella propria metà campo le sue armi migliori. Oltre al secondo posto per i rimbalzi catturati di media (36.8), Trento vanta anche la quarta posizione sia per recuperi (7.5) che per punti subiti (77.8).

 

PUNTI DI DEBOLEZZA:

I problemi di questa squadra nascono nell’altra metà campo. Con medie di 76.3 punti e 13.9 assist a partita, Trento è al penultimo posto in entrambe le voci statistiche, classificando il suo miglior realizzatore (Flaccadori) solo al 22° posto nella graduatoria dei marcatori. Da citare anche le oltre 13 perse di media a gara e la poco confortante percentuale di realizzazione all’interno dell’area del 49%.

L’AVVERSARIO: BERTRAM YACHTS DERTHONA TORTONA

Come in Coppa Italia, Trento si troverà ad affrontare al primo turno, senza il fattore campo a suo favore, la compagine piemontese guidata da coach Ramondino. Tortona si è affermata fin da ottobre come la terza forza del campionato e forse l’unica squadra in grado di impensierire il dominio di Milano e Bologna, rinforzando notevolmente un gruppo in buona parte confermato rispetto alla scorsa stagione con gli innesti del talentuoso Semaj Christon (candidato a MVP del campionato) e degli esperti Demonte Harper e Leon Radosevic, a cui nelle ultime settimane si sono inoltre aggiunti l’ala Mitja Nikolic e l’esterno Cameron Hunt.

I GIOCATORI CHIAVE DELLA SERIE:

Trento affronterà una squadra simile a lei per caratteristiche, che si contraddistingue per una difesa molto efficace: impossibile non indicare come giocatori-chiave i realizzatori che avranno il difficile compito di battere i marcatori avversari. Riflettori puntati dunque sull’asse Flaccadori-Atkins, i cui giochi a due sono stati per tutta la stagione l’arma migliore a disposizione dell’offensiva trentina, ma anche all’impatto dalla panchina di Spagnolo e Crawford, che quando in fiducia sanno fare la differenza.

I PRECEDENTI STAGIONALI:

I precedenti stagionali dicono 3-0 per la Bertram che parte sicuramente con i favori del pronostico, ma in tutte e tre le occasioni le gare sono state intense, a basso punteggio e decise solamente all’ultimo tiro: la serie potrebbe dunque rivelarsi molto aperta e combattuta. Nei primi due incroci, ovvero il match di andata e i quarti di Coppa Italia, il tema centrale è stato quello dello scontro a distanza fra Christon (18 punti nella prima, 19 nella seconda) e Flaccadori (19+8 rimbalzi all’andata, 15 in Coppa), che hanno trascinato le rispettive squadre a suon di punti; diversa invece la sfida del ritorno, con Tortona capace di prevalere soprattutto grazie alle prove di Severini (14) e Radosevic (14+6 rimbalzi) contro una Trento aggrappata ad Atkins (16+6 rimbalzi).

I PRECEDENTI AI PLAYOFF:

Sarà la settima presenza ai playoff per la Dolomiti Energia al suo nono anno nel massimo campionato italiano. Dopo l’interruzione della stagione 2019-2020, infatti, solo in un’occasione i bianconeri non si sono qualificati fra le prime otto al termine della regular season, ovvero l’anno scorso. Il risultato migliore ottenuto restano le due indimenticabili finali scudetto consecutive nel 2017, contro l’Umana Reyer Venezia, e nel 2018, contro l’Olimpia Milano. Due serie combattutissime e decise entrambe da un singolo episodio (la tripla di Bramos prima, la stoppata di Goudelock dopo), che hanno impedito alla compagine trentina di compiere l’impresa alzando al cielo la coppa.

IL PRONOSTICO DI BM VISTO DA TRENTO:

Tortona 70% – Trento 30%

LE PAGELLE DELLA STAGIONE:

Conti 6, Spagnolo 7.5, Forray 6.5, Flaccadori 8, Udom 6.5, Crawford 6, Ladurner 6, Grazulis 7, Atkins 7.5, Lockett 6. Coach Molin 7.

Nell’immagine Diego Flaccadori, foto Ciamillo-Castoria

Di Massimo Furlani