L’evento centrale della notte NBA è stato senza alcun dubbio quello avvenuto nell’intervallo di Los Angeles Lakers-Memphis Grizzlies: il ritiro del n°16 di Pau Gasol. Si sono celebrati i tanti successi della leggenda spagnola con la maglia della nazionale e con quella dei Lakers, in una cerimonia che ha visto la presenza di grandi leggende dei gialloviola quali Phil Jackson, Derek Fisher, Kareem Abdul-Jabbar, Derek Fisher, Metta Sandiford-Artest, James Worthy e Sasha Vujačić. La canotta di Gasol è ora appesa sul soffitto della Crypto Arena a fianco della 24 e della 8 di Kobe Bryant, a cui chiaramente ha dedicato le parole più importanti e commoventi della serata: “Non posso tornare a casa senza aver parlato della persona e del volto che purtroppo non vedo qui di fianco a me: il fratello che mi ha permesso di elevare il mio gioco, che mi ha ispirato e sfidato a diventare un giocatore migliore. A essere un uomo migliore a 360°. Mi manca così tanto, avrei voluto tanto che fosse qui con me insieme a Gigi. Lo vorrei davvero e credo che sarebbe stato orgoglioso. Ti voglio bene fratello”.

 

Oltre all’evento principale si sono giocate diverse partite nella notte. Ecco il resoconto. 

 

DALLAS MAVERICKS-UTAH JAZZ 120-116

I Dallas Mavericks vincono di misura a Salt Lake city, dove è stato necessario un Kyrie Irving da 17 punti nell’ultimo quarto, 33 totali nel match, per chiudere la partita. Al bottino dei ragazzi di Jason Kidd si aggiunge anche la doppia doppia di Luka Doncic, 29 punti e 10 rimbalzi, e i 24 segnati da Tim Hardaway. Per i Jazz positivi il ritorno in campo da 33 punti di Lauri Markkanen, out l’ultima partita per problemi alla schiena, e i 21 di Horton-Tucker. Al match si aggiunge un primato per Simone Fontecchio che, per la prima volta in carriera, parte in quintetto in una gara NBA. L’italiano ha chiuso poi la partita con 6 punti a referto in 29 minuti di utilizzo. 

 

LOS ANGELES LAKERS-MEMPHIS GRIZZLIES 112-103

Nella serata dedicata a Pau Gasol i Los Angeles Lakers battono la seconda testa di serie della western conference per 112 a 103. La gara è priva delle due superstar che sarebbero state di sicuro protagoniste importanti: Lebron James, out per un infortunio al piede, e Ja Morant, assente per problemi disciplinari extracampo. Sul parquet a dare spettacolo ci pensano però Anthony Davis, che ne segna 33 conditi da 22 rimbalzi, e un Jaren Jackson da 26 punti.

 

OKLAHOMA CITY THUNDER-GOLDEN STATE WARRIORS 137-128

Seconda sconfitta di fila per i Golden State che, come sottolineato da coach Steve Kerr nel post partita, pagano un primo tempo non all’altezza. Ai Warriors, privi di Andrew Wiggins, non sono bastati quindi ne uno Stephen Curry da 40 punti e 10 triple all’attivo, prima volta in stagione, ne il duo Thompson-Kuminga che ha segnato un totale di 44 punti. Per Oklahoma invece è Shai Gilgeous Alexander a prendersi tutte le scene distribuendo 6 assist e segnando 33 punti.

 

ORLANDO MAGIC-MILWAUKEE BUCKS 123-134

I Bucks vincono ad Orlando pur avendo le assenze importanti di Giannis Antetokounmpo e Jrue Holiday, che però vengono sostituiti a dovere dal terzetto formato da Brook Lopez, Jevon Carter, e Khris Middleton con un tabellino che alla fine del match recita rispettivamente 26, 24 e 24. Inutili i tentativi di Banchero e compagni che pur portando sei uomini in doppia cifra non riescono a concretizzare la vittoria. Milwaukee continua quindi a dominare a Est, e a otto partite dalla fine della stagione regolare è ben salda in cima alla classifica con il 72% di vittorie.

 

LE ALTRE GARE:

 

HOUSTON ROCKETS-BROOKLYN NETS 96-118

DETROIT PISTONS-WASHINGTON WIZARDS 117-119

MINNESOTA TIMBERWOLVES-PHILADELPHIA 76ERS 94-117

NEW YORK KNICKS-CHARLOTTE HORNETS 105-112