TORINO – È Milano la prima finalista della Frecciarossa Final Eight 2024. Per l’Olimpia arriva una grande prova di forza contro una Venezia che non è mai riuscita ad impensierire i meneghini: 100-77 il finale. La squadra di Messina, infatti, ha condotto per tutti e 40 i minuti e lo ha fatto grande personalità.
Nel primo tempo ha sia sfruttato le scarsissime percentuali al tiro di Venezia e poi ha colpito con i suoi uomini chiave. In particolare un Shavon Shields da 22 punti a metà gara. Nel secondo tempo dopo qualche minuto di appannamento ad inizio terzo quarto ha mantenuto saldo il vantaggio e poi l’ha ampliato. Una vittoria netta, convincente e che conferma tutto quello che di buono sta capitano in casa Milano. L’Olimpia ha ritrovato quella fiducia che forse in tutta la stagione non ha mai avuto. Molto positiva in difesa, eccellente in attacco. Milano non ha mai dato respiro ai veneziani che non hanno potuto far altro che arrendersi alla sconfitta.
Per Milano ci sono 28 punti di Shields, 17 di Napier, 13 di Flaccadori e 11 di Voigtmann.
Per Venezia invece arrivano 18 punti da Kabengele, 15 da Tucker, 14 da Spissu e 10 da Simms.

La cronaca 

Dopo un avvio di partita a marce lente, l’Olimpia prova a mettersi in ritmo con Voigtmann e Napier obbligando Spahija al timeout dopo 5.30 di gioco sul 12-7.
Il divario si amplia sempre più sul finire di primo quarto, prima con le sfuriate di Shields poi con la tripla sulla sirena di Tonut: 31-20 al 10’.
Le cose non cambiano ad inizio secondo quarto. Anzi l’Olimpia prende il largo con un parziale di 9-0 che significa 40-20.
Shields è indemoniato, non sbaglia nulla e con un bottino personale di 22 punti all’intervallo, Milano a metà gara conduce 60-37.
La Reyer rientra bene in campo dall’intervallo e piazza un parziale di 7-0. Poi però Shields e Flaccadori riprendono a macinare punti e riportano le cose sui binari giusti. Al 30’ Milano conduce 74-58.
Nell’ultimo quarto Milano conferma il proprio vantaggio e porta a casa la vittoria per 100-77.

QUI le statistiche complete del match 

Eugenio Petrillo 

Nell’immagine Shabazz Napier, foto Ciamillo-Castoria