Si cominciano a delineare le partecipanti alla Copa del Rey di Badalona in Liga Endesa: in ballo restano due posti, attualmente occupati da Gran Canaria e Valencia, ma per i quali ci sono ben 5 squadre in ballo.
UNICAJA MÁLAGA – RÍO BREOGÁN 100-66
Non poteva esserci debutto più felice per l’ex Reyer Yankuba Sima: il lungo mai nelle grazie di Walter De Raffaele esordisce con 6 punti a referto e come uno dei 12 giocatori che scrivono il proprio nome alla voce segnature, metà dei quali in doppia cifra con Osetkowski (17) a fare da primo violino. Breogán sparisce già nel primo tempo, solo Momirov tocca la doppia cifra con 12 punti. Festa grande per i quasi 10.000 del Martín Carpena.
BASQUET GIRONA – SURNE BILBAO 84-59
Marc Gasol e la sua Girona si allontanano ancora di più dalla zona calda della classifica e mettono i bastoni tra le ruote ai piani di qualificazione alla coppa di una Bilbao troppo brutta per essere vera e dominata in lungo ed in largo. L’ex Memphis Grizzlies sforna una prestazione da 19 punti, 4 rimbalzi e 4 assist, con 3/4 dal perimetro a palliare la cattiva mira dei compagni. A Ponsarnau non basta la buona volontà di Sulejmanovic (15 per lui).
CASADEMONT ZARAGOZA – LENOVO TENERIFE 84-87 1OT
Soffre più del previsto Tenerife, costretta all’overtime da una mai doma Zaragoza che ha sognato a lungo il colpaccio, soprattutto quando Hlinason – scatenato con i suoi 24 punti a referto – piazza il sorpasso a metà quarto periodo. Le speranze di vincere nei 40’ si spengono sul tiro di Saint-Roos, poi nel supplementare emerge ancora una volta il mestiere di Shermadini, 11 dei suoi 21 punti arrivano, infatti, dopo il 40’ di gioco. Uomini di Vidorreta ancora in scia delle prime della classe.
GRAN CANARIA – CARPLUS FUENLABRADA 110-65
Vittoria e storia per Gran Canaria: il 110-65 con cui si sbarazza di una Fuenlabrada sempre più ultima e cantiere aperto vale la seconda vittoria più larga e la terza partita con più punti segnati da quando il club isolano ha cominciato la propria attività. 19 punti per Brussino, migliore dei suoi con 26 di valutazione, sono l’apostrofo della giornata spettacolare che vivono i tifosi degli uomini di Jaka Lakovic. Per i madrileni, sempre più nel baratro della crisi societaria, si salva il solo Novak (13).
REAL BETIS – MONBUS OBRADOIRO 71-73
Non accenna a finire la maledizione del Betis: ai biancoverdi non basta la prestazione sensazionale di Gerun, 20 punti e 18 rimbalzi per l’ucraino, supportata anche dai 21 punti di Shannon Evans, nuovamente al centro di voci di mercato che, stavolta, lo darebbero molto vicino a Valencia.
L’Obradoiro la spunta a 5” dal termine con un canestro del suo miglior realizzatore, Thomas Scrubb, che firma il suo punto numero 19 per mettere il sigillo su due punti che rilanciano i galiziani addirittura in corsa per un posto alle Final Eight di Badalona. Chi l’avrebbe mai detto qualche settimana fa.
COVIRAN GRANADA – REAL MADRID 62-82
Il rookie wall di Granada si arricchisce di un nuovo capitolo. Davanti ad oltre 8.000 spettatori i biancorossi si arrendono alla forza del Real Madrid. Guidati da Tavares, doppia doppia da 15 punti e 10 rimbalzi per il capoverdiano, e Musa, 20 i punti dell’ex Brooklyn Nets, gli uomini di Chus Mateo dominano l’incontro senza particolari sussulti; ai padroni di casa non basta lo sforzo di Niang (12+13r) e Renfroe (17), pesa l’addio di Prince Alì, diretto a Fuenlabrada.
VALENCIA BASKET – BAXI MANRESA 103-92
Dall’abisso alle stelle, Valencia continua a coltivare il sogno di essere alle Final Eight. Gli uomini di Mumbrú si riscattano da un pessimo secondo quarto da 36 punti subiti e con una seconda metà di gara da 61 punti a referto ribaltano una volenterosa Manresa.
Al coach ex Bilbao mancano ancora i due playmaker Van Rossom ed Hermansson, l’arrivo di Shannon Evans sembra complicarsi, con il giocatore che pare separato in casa al Betis, così è il giovane Ferrando a prendere il timone.
La reazione taronja arriva soprattutto da López-Aróstegui, 21 punti per lui con 25 di valutazione, e Bojan Dubljevic, altro ventello per rimpinguare il record di punti segnati con questa maglia che già gli appartiene.
Per Pedro Martínez buone notizie da Robinson (17) e da Dani Pérez che confeziona una doppia doppia da 11 punti e 12 assist.
UCAM MURCIA – BARCELLONA 72-86
I sogni di Murcia s’infrangono sulla necessità del Barcellona di essere testa di serie. I blaugrana, al sesto successo consecutivo, fanno bella mostra della profondità del proprio roster ritrovando la verve di Kyle Kuric – 13 punti per l’ex Estudiantes – e portando in doppia cifra altri quattro giocatori: Vesely (14), Higgins (13), Laprovittola (15) e Sanli (10).
Gara sempre in mano agli uomini di Jasikevicius, Murcia prova a giocarsi le proprie carte soprattutto con Anderson (15), ma finisce soffocata dallo strapotere fisico e dalla difesa avversaria.
CAZOO BASKONIA – JOVENTUT BADALONA 84-83
C’è vita anche senza Markus Howard, ma che fatica! Il Baskonia si assicura la condizione di testa di serie di Copa del Rey grazie ai due liberi di Giedraitis che valgono il sorpasso a 6” dal termine, mentre le medesime speranze della Penya si spengono sul ferro con il tiro di Kyle Guy sulla sirena. La gara viaggia sull’altalena durante il primo tempo, con le due squadre che si fanno preferire per un quarto a testa. Senza la sua principale bocca da fuoco, ma anche senza Henry, è l’ex brindisino Thompson a prendere in mano l’orchestra di Peñarroya finchè non deve lasciare anzitempo per aver commesso il quinto fallo. Sotto canestro, il coach ex Valencia concede un turno di riposo a Steven Enoch, ne approfitta Ante Tomic per mettere a referto 22 punti, ma si fa vedere anche il giovane Parra che sfiora la doppia doppia con 9 punti e ben 16 rimbalzi catturati. Finale al cardiopalma, come detto, e chissà che il sorteggio della coppa non ci regali un quarto di finale altrettanto emozionante.
L’MVP DI BM: GIORGI SHERMADINI (LENOVO TENERIFE)
Gallina vecchia fa buon brodo, per informazioni citofonare all’asse play-pivot della Lenovo Tenerife. Nel momento del bisogno, quando una Zaragoza indomita non si rassegna alle differenze che emergerebbero sulla carta, è lui a tirare fuori dalle sabbie mobili Txus Vidorreta segnando 11 dei suoi 21 punti finali all’overtime, 11 sui 14 totali segnati da tutta la squadra. Andatevi a cercare il significato di decisivo, uscirà la foto dell’ex canturino.
L’UNDER 22 DI BM: JOEL PARRA (JOVENTUT BADALONA)
Gli restano pochi mesi per uscire da questa categoria, ma lo show finale è di quelli che meritano di essere visti. Certo, non arriva in doppia cifra per un solo punto, un punto in più che sarebbe bastato a forzare 5’ extra al Buesa Arena, ma sfiora la doppia doppia catturando ben 16 rimbalzi, seconda prestazione di sempre per un’ala in questo fondamentale. La dimostrazione di come, ancora una volta, il movimento spagnolo continui a proporre profili importanti, anche dopo la generazione d’oro.
IL QUINTETTO DI BM
Playmaker: Alberto Díaz (Unicaja Málaga); 8pt, 4rb, 10ass vs Breogán
Guardia: Thomas Scrubb (Monbus Obradoiro); 19pt, 7rb, 5ass vs Betis
Ala Piccola: Xabi López-Aróstegui (Valencia Basket); 21pt, 4rb vs Manresa
Ala Grande: Dzanan Musa (Real Madrid); 20pt; 5rb; 4ass; +25 +/- vs Granada
Pivot: Giorgi Shermadini (Lenovo Tenerife); 21pt, 4rb, 4ass, 31val vs Zaragoza
LA TOP 5 DI BM
Giorgi Shermadini (Lenovo Tenerife)
Walter Tavares (Real Madrid); 15p, 10 rb vs Granada
Thomas Scrubb (Monbus Obradoiro)
Xabi López-Aróstegui (Valencia Basket)
Marc Gasol (Básquet Girona); 19pt, 4rb, 4ass vs Bilbao
LOSING EFFORT: VOLODYMIR GERUN (REAL BETIS)
Pare una tendenza di questa stagione: a prestazioni decisamente sopra le righe dal punto di vista individuale non consegue il risultato collettivo. Con il suo 39 di valutazione, frutto di 20 punti e ben 18 rimbalzi a referto, Volodymir Gerun si è preso il titolo di giocatore della giornata assegnato dalla ACB ma il sapore è agrodolce, visto che al San Fernando fa festa l’Obradoiro. Come aveva detto circa 17 anni fa una riflessiva penna della Gazzetta dello Sport in merito all’MVP della Coppa Italia assegnato a David Hawkins, idealmente è una fesseria, visto che andrebbe premiato il maggior contributo offerto alla vittoria, eppure si sprecano i casi in cui chi meriterebbe il titolo è uscito sconfitto dal parquet. Il caso più eclatante in Italia è accaduto un anno fa con il 50 di valutazione di Jordan Parks (40 punti e 10 rimbalzi) che non servì alla GeVi Napoli per battere la Fortitudo Bologna al PalaBarbuto. Che gli dei del basket ci stiano ricordando che si tratta di un gioco di squadra? Al lettore le conclusioni.
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Elio De Falco