Il successo ‘di peso’ della Cedevita Junior di Dino Repeša sullo Split in trasferta a Spalato (82:92) è stato il risultato maggiormente caratterizzante il quattordicesimo turno di Premijer Liga assieme alla prima sconfitta stagionale di uno Zadar capolista incerottato, che ha affrontato la Dubrava in trasferta (68:61) senza ben quattro titolari, oltre ad essere reduce da una partita impegnativa di Lega ABA disputata, e vinta, quarantotto ore prima contro lo Spartak.

In una giornata che ha offerto un triplo confronto tra Dalmazia e Zagabria, da sottolineare è anche la vittoria della Cibona contro la Šibenka (91:60), mentre il Kvarner si è aggiudicato lo scontro diretto tra compagini della costa orientale dell’Adriatico superando il Dubrovnik davanti al proprio pubblico (83:77).

Split vs. Cedevita Junior 82:89 – statistiche

In una partita comandata nel complesso dall’inizio alla fine, la Cedevita ha preso il sopravvento per mezzo di un parziale di 3:11 realizzato nel secondo quarto, grazie al quale le Vitamine di Zagabria hanno costruito un vantaggio tanto solido da essere mantenuto senza particolari problemi fino al più dieci finale.

Coach Dino Repeša, nello specifico, ha prevalso grazie ad una solida difesa sul perimetro, tenendo padroni di casa ad un 19% dalla lunga distanza, oltre a registrare una migliore presenza sotto le plance, catturando 33 rimbalzi e concedendone 28 agli avversari.

Brandon Sly, acquistato per sostituire l’infortunato Tahj Eaddy, ha bagnato il suo debutto in maglia arancio con 23 punti e 5 assist, mentre anche Luka Krajnović, sempre per parte della Cedevita, ha realizzato 23 punti.

Lato Split, coach Slaven Rimac ha ricevuto 18 punti con 6 rimbalzi da David Škara, e 15 punti con 5 assist da Shannon Shorter.

Dubrava vs. Zadar 68:61 – statistiche

Un parziale di 11:2 realizzato nei minuti finali dell’ultimo periodo, favorito dalle rotazioni estremamente corte con le quali lo Zadar ha disputato l’incontro, con un solo titolare e solo sei giocatori a referto abili e arruolati, è stata la maniera in cui la Dubrava, con merito, è stata protagonista della prima sconfitta stagionale della capolista.

Difesa e circolazione di palla sono state le chiavi con le quali la compagine di coach Marijan Bagarić ha prevalso, tenendo lo Zadar a 61 punti segnati in quaranta minuti e ad un 21,7% dalla lunga distanza, oltre a realizzare 13 assist e 7 palle perse contro i 9 assist e le 10 palle perse commesse dalla capolista.

Jordon Talley è stato il miglior marcatore per parte della Dubrava con 17 punti, mentre Jure Škifić, ex della partita, ha chiuso con 14 punti e 4 rimbalzi.

Lato Zadar, coach Danijel Jusup ha ricevuto 16 punti e 5 rimbalzi da Vladimir Mihailović, e 9 punti con 8 rimbalzi da parte di Tyler Wahl.

La classifica

Lo Zadar mantiene il primo posto in solitaria con un bilancio di tredici vittorie in quattordici incontri disputati, restando altresì a tre successi e ad uno scontro diretto di vantaggio sullo Split, che con dieci successi e quattro partite perse si è visto raggiungere in classifica dalla Cedevita, mantendo il secondo posto solo grazie a due punti di vantaggio negli scontri diretti.

La Cibona ha consolidato la propria situazione al quarto posto con nove vittorie e cinque sconfitte. Il Kvarner, altresì, segue in quinta posizione con sette vinte e sei perse, mentre Dinamo, Dubrava e Zabok condividono le ultime caselle in zona playoff con sei successi ed otto partite perse.

Chi difende e chi attacca

Lo Zadar resta la compagine con la migliore difesa e la migliore presenza sotto le plance del campionato grazie a medie di 62,2 punti, 7,5 triple e 42,2 rimbalzi ad incontro.

Lo Split, invece, è il miglior attacco con la migliore circolazione di palla del torneo con 91,3 punti e 24,0 assist a partita.

Il quintetto della giornata

Krešimir Radovčić (Cibona), David Kralj (Dinamo), Chudier Bile (Kvarner), Jure Škifić (Dubrava), Dino Cinac (Zabok). Allenatore – Dino Repeša

Matteo Cazzulani

Nella foto: il coach della Cedevita Dino Repeša durante un timeout nella partita vinta contro lo Split. Credits: Ivana Ivanović /PIXSELL