Euroleague euro emoticon si presenta per la prima volta nella propria versione playoff. Con la prima settimana di postseason si sono infatti giocate le gare uno e due dei quarti finali. Rispetto alle annate precedenti c’è finora meno equilibrio. Efes e CSKA sono a una vittoria dalle semifinali, sfruttando le difficoltà, rispettivamente, di Real Madrid e Fenerbahce. Stesso discorso per l’Olimpia Milano, che, dopo una vittoria sulla sirena in gara uno, ha dominato il Bayern Monaco nel secondo atto della serie (80-69). Grandi difficoltà contro lo Zenit per il Barcellona, sconfitto in gara uno e vincente solo dopo un overtime in gara due. La prossima settimana vedrà probabilmente i primi verdetti, a meno di eventuali gare cinque. Il palcoscenico di Euroleague è sempre più prestigioso e si avvia alle battute finali.
CHI SALE
Efes Istanbul. Nettamente la squadra più in forma di tutte. E’ chiaro che i due netti ko inflitti al Real vanno soppesati nella misura in cui alla squadra di Pablo Laso mancavano molti interpreti fondamentali, tra cui Walter Tavares in gara due. Non cambia comunque il fatto che i turchi sono al momento i migliori per quello che riescono a offrire in attacco e in difesa. Dovendo incontrare probabilmente il CSKA in semifinale, pare difficile non immaginare Shane Larkin e compagni all’atto finale. La squadra che non vorrebbe mai incrociare Ergin Ataman per il titolo? Probabilmente l’Olimpia Milano.
Olimpia Milano. Larghi tratti di gara uno hanno fatto pensare a una squadra che, nonostante gli uomini di esperienza presenti a roster, stesse pesantemente soffrendo la pressione della posta in palio. Poi quella rimessa disegnata magistralmente da Ettore Messina per la vittoria, origine di una gara due amministrata senza dover mai realmente accelerare in attacco. Ora la priorità è chiudere questo playoff di Euroleague in Baviera, per evitare una pericolosa gara cinque. Poi sarà tempo di caccia al trono europeo, perché dopo tanti anni, nel caso non fosse ancora chiaro, l’Olimpia Milano gioca per vincere l’Eurolega.
Zenit San Pietroburgo. Con gli infortuni di Mateusz Ponitka prima e Arturas Gudaitis poi, Xavi Pascual non poteva sperare niente di meglio rispetto a un 1-1 dopo le due gare a Barcellona. Vero è che, però, gara due potrebbe risultare una grossa occasione persa. Rimangono nella mente il tiro della vittoria ai regolamentari sbagliato da Kevin Pangos e una tripla apertissima di Austin Hollins che avrebbe regalato il più sei a tre minuti dalla fine del supplementare. Forse era una chance troppo grossa per non pagarla a caro prezzo ora, ma lo scopriremo a San Pietroburgo, dove si sposta la serie di Euroleague al momento più equilibrata.
CHI SCENDE
Real Madrid. Non ne hanno quante il Fenerbahce, ma anche i Blancos possono contare su una notevole serie di scusanti per questa serie di playoff contro l’Efes. Alla lunga lista degli infortunati si è aggiunto anche Walter Tavares. Tanto in gara uno quanto in gara due non c’è stata storia e ai madrileni è mancata in buona parte anche ogni voglia di lottare, come è normale che sia quando ci si sente alla fine di un ciclo. Con ogni probabilità la serie si chiuderà a Madrid, poi sarà tempo di interrogarsi sul futuro.
Andrea Trinchieri. In questa stagione di Euroleague non sono nuovi problemi di carattere arbitrale per il coach italiano del Bayern Monaco. Così è stato anche in gara due contro Milano, quando Trinchieri è stato espulso prendendo due tecnici a raffica nel corso di una protesta per un mancato fallo, su cui probabilmente aveva anche ragione. I modi sono stati però fuori dalle righe e questo non può essere tollerato. “In certi contesti di pressione non tutti riescono a mantenere la compostezza” la frecciata di Ettore Messina, nuovo capitolo di una rivalità ormai conclamata.
Barcellona. Male, a tratti malissimo. L’1-1 è grasso che cola ripensando allo svolgimento delle due partite casalinghe contro lo Zenit. Sarunas Jasikevicius sta perdendo il confronto con Xavi Pascual, capace di imbrigliare il sistema blaugrana in una difesa che lo costringe alla monodimensionalità. Solo un prezioso Adam Hanga e un mostruoso Brandon Davies (22 punti e 8 rimbalzi) hanno regalato la vittoria in gara due, mentre Nikola Mirotic e Nick Calathes si sono sciolti come neve al sole. In Russia servirà ben altro, o il rischio di un clamoroso fallimento è dietro l’angolo.
Barcellona-Zenit 1-1
Milano-Monaco 2-0
Efes-Real 2-0
CSKA-Fenerbahce 2-0
Nella foto: Kevin Punter, decisivo in gara due (Ciamillo-Castoria)
Andrea Ranieri