Quando una prestazione è così superlativa da prendersi la scena di tutto il weekend di Serie A di basket, allora c’è stato qualcosa di veramente importante e che probabilmente difficilmente rivedremo. Poi, se è in una partita che vale il primato della classifica, c’è poco altro da dire: ABSOLUTE CINEMA!

11 secondi al termine della sfida tra Virtus Segafredo Bologna e Trapani Shark, punteggio di 87-87, palla in mano ai granata con Robinson.
Il play statunitense vede Amar Alibegovic per un attimo libero sul lato destro del campo, il suo difensore, Nicola Akele che poco prima aveva segnato la tripla del vantaggio momentaneo Virtus, è leggermente in ritardo.

Il bosniaco ne approfitta attaccando subito in palleggio e creandosi un pò di vantaggio, che gli permette di alzarsi in cielo dalla linea della lunetta per appoggiare il canestro del vantaggio. 3 secondi restanti sul cronometro dei 24 secondi di Trapani, la palla lascia le mani di Alibegovic e dopo appena 2 secondi si insacca perfettamente nella retina, è 87-89.

Mancano 4.6 secondi al termine.

Sembra quasi finita, ma c’è la rimessa Virtus Bologna nella metà campo offensiva.

Trapani riesce a sporcare il pallone nel primo tentativo di dare la palla in campo a Morgan di Hackett, colui che si è preso la responsabilità di fare la rimessa, togliendo altri 8 decimi al cronometro e a Bologna.

3.8 sul cronometro. Hackett cerca qualcuno libero, Trapani difende molto forte e aggressiva non lasciando nulla ai propri avversari, c’è solo un giocatore bianconero che sembra avere un leggero vantaggio di posizione dal proprio difensore: Isaia Cordinier.

Il francese, che fino a questo momento aveva segnato solo 8 punti, si trova spalle a canestro oltre la linea della lunetta, ben oltre, ed è riuscito a mettersi appena davanti a Langston Galloway. Hackett, non senza difficoltà, fa recapitare la palla a Cordinier.

Il francese fa un palleggio, poi un altro, nel tentativo di spostare Galloway, prendere un leggero vantaggio e avvicinarsi al canestro. L’ex Reggio Emilia però non si sposta di un millimetro e il tempo per pensare è pochissimo, appena 3 secondi.

Cordinier però resta lucido, usa il piede perno per fare un giro di quasi 180°, ritrovandosi con i piedi verso la linea di fondo e ancora più lontano di un attimo prima dal canestro, ha solo conquistato un leggero vantaggio su Galloway che, comunque, riesce a mettersi con tutte e due le braccia alzate ad infastidire il suo avversario.

Cordinier però vola più in alto, intanto il tempo scorre, 2.1, poi 2.0, rilascia il pallone a 1.9.

A rimbalzo non c’è nessuno, ormai tutto il palazzetto può confidare soltanto in quel tiro, in quella parabola.

La sfera si alza in cielo, a 0.9 secondi dal termine raggiunge il picco massimo appena sopra il tabellone, poi inizia la sua discesa vertiginosa.

A 00.05 si insacca nel canestro, a 00.00 rimbalza a terra. E’ il canestro del pareggio, dell’89-89, di due punti che portano la partita all’overtime e tengono in vita Bologna, con una giocata che non ha senso di esistere. Cordinier guarda verso gli spalti, esultanti, non dice nulla, serio, “clutch“.

Ma non finisce qua.

All’overtime prima si infila nella difesa di Trapani, resiste alla difesa forte di Robinson e poi appoggia al canestro stando con il corpo quasi all’esterno del tabellone, evitando falli e stoppate. L’azione dopo penetra nuovamente, stavolta viene triplicato, arresta, vede Akele sotto canestro e con un passaggio incredibile, facendo passare la sfera tra quattro gambe e sei braccia, lo serve per il 97-94.

Trapani non molla, arriva fino al 99-96 con 10 secondi dalla fine.

Ormai però non c’è nulla da fare, questa sera il Dio del basket ha deciso che la Virtus Bologna deve vincere questa partita, e lo deve fare con un uomo in particolare.

Cordinier accetta il cambio con Alibegovic, lo attacca verso il centro, nessuno tenta di fermarlo, eppure il bosniaco in maglia Trapani gli è affianco, potrebbe stopparlo.

Il francese però ormai ha attivato la modalità “WIN or GO HOME“, che potremmo paragonarla a quella di Jimmy Butler ai playoff, in termini cestistici europei o italiani. Cordinier si alza in cielo e allunga il braccio alla lunghezza massima che può raggiungere, la mano di Alibegovic è parallela a quella del francese, ma il pallone lui lo fa viaggiare più in alto, gli fa fare una parabola che la fisica non consiglierebbe, ma lui non ci pensa.

Il pallone tocca il tabellone ed entra perfettamente nel canestro, è il 101-96, è il canestro della vittoria, è quello che regala alla Virtus Bologna il primo posto nella classifica di Serie A, il fattore campo nei playoff e il miglior accoppiamento possibile, se poi così è veramente non ne siamo sicuri.

Vale una stagione di 30 partite dove questa squadra ha cambiato allenatore, subito infortuni, acquistato giocatori, persi pezzi per strada, ma alla fine il bottino è di 46 punti, con 23 vittorie e sole 7 sconfitte. La Virtus Bologna è PRIMA, da SOLA, e chiude PRIMA, questa stagione regolare di LBA 2024/25.

Foto di Ciamillo Castoria.