Con il doppio turno settimanale di Eurolega si apre la possibilità di analizzare le squadre su un periodo più lungo di gioco e non solo sulla singola partita. Una sorta di tierlist della settimana.

 

BRUCE ALMIGHTY (O “Una settimana da Dio”)

Olympiacos: doppia trasferta ostica in Spagna e bottino pieno per gli uomini di Bartzokas che restano a punteggio pieno. Se qualcuno aveva dubbi sulla tenuta della squadra, soprattutto dopo l’addio a Tyler Dorsey, ha dovuto presto ricredersi. A Madrid il Real cede nel finale, dopo essere stato avanti anche di 6 punti negli ultimi 3’; al Buesa Arena, invece, il successo è stato più agevole.

La costante? Aleksandar “Sasha” Vezenkov.

 

Fenerbahçe: la cura Itoudis sta sortendo gli effetti sperati. Anche il doppio turno si salda con i turchi ancora imbattuti, nonostante di Bjelica non vi sia ancora traccia.

Gran parte del merito del tecnico greco sta nell’aver rigenerato Nick Calathes, arrivato con il morale sotto i tacchi da Barcellona e rilanciatosi.

Nella gara vinta contro Valencia si è rivisto anche un ottimo Wilbekin da 20 punti.

 

Maccabi: frenato il Monaco, travolto l’ASVEL. Non poteva andare meglio la settimana per Oded Kattash ed i suoi, spinti da un Lorenzo Brown in versione Eurobasket e poco a poco supportato da Baldwin, Poythress, Nebo e Colson.

La classifica sorride. Il gioco migliora. Tutto come nei desiderata.

 

Zalgiris: erano tutti pronti a darle già l’ultimo posto, invece la squadra di Maksvytis cresce. Se quella con la Virtus, nonostante sia arrivata con tanta difficoltà, è una vittoria che il parquet di casa rendeva possibile, decisamente meno erano le possibilità di fermare anche il Barcellona.

E invece ci riesce di nuovo, lo Zalgiris, una squadra che riesce sempre a trovare un protagonista diverso, da Brazdeikis a Lekavicius, da Keenan Evans a Butkevicius o Ulanovas. Un work in progress, vero, ma chi avrebbe scommesso sul 2/2 dei verdi?

 

OK

Olimpia Milano: se ne facessimo una questione di risultati, mettendoci anche la gestione dei momenti finali, diremmo molto meglio. E ci sarebbe da dire molto meglio per la settimana degli uomini di Ettore Messina, se non fosse per il fatto che l’infortunio di Shields – si teme tendine d’Achille – ha presto cancellato il sorriso dal volto di compagni e tifosi.

Torna presto in forma, ragazzo!

 

Partizan Belgrado: la doppia sfida con le italiane si salda con un bilancio pari, ma con ottime indicazioni sia dalla sconfitta di misura contro Milano che dalla netta vittoria ai danni della Virtus Bologna.

L’avvio è stato difficile, anche se in panchina hai un certo Zele Obradovic, tuttavia si cominciano a vedere i valori della squadra, decisamente più forte di quanto si fosse visto nelle prime due partite.

Tempo al tempo, ed anche ai vari Leday, Lessort, Punter…Vukcevic…

 

Valencia: decisamente più luci che ombre, nonostante bruci il finale contro il Fener. Il soggiorno turco degli uomini di Mumbrú si salda con una vittoria – sui bicampioni in carica – ed una sconfitta, ma anche con ottime indicazioni da Claver e dal giovane Josep Puerto. In ripresa anche Chris Jones, apparso opaco nelle precedenti uscite.

La migliore delle neopromosse? Al momento non c’è dubbio.

 

Anadolu Efes: ok, hai perso in casa contro la neopromossa Valencia. Ma è anche vero che ti manca uno come Larkin, che non è indispensabile, ma sicuramente rappresenta una marcia in più. Il bilancio è positivo nel momento in cui riesci a prevalere su di una squadra apparsa in grandissima forma come l’Alba Berlino e trovi continuità dai tuoi uomini principali come Clyburn e Micic.

 

Alba Berlino: contro l’Efes arriva la sconfitta, ma anche qui il bicchiere è decisamente mezzo pieno, non solo per la squadra, anche per Gabriele Procida. L’azzurro parte addirittura in quintetto e sta giocando costantemente oltre 20’ nelle rotazioni di Israel González. Si chiama esperienza.

Se poi ci mettiamo un Sikma in stato di grazia…fai anche a fettine il Panathinaikos.

 

Baskonia: poteva essere una settimana da dio, invece si arrende all’Olympiacos e perde Markus Howard per infortunio, proprio quando lo statunitense si stava prendendo le redini della squadra. Sfortunati, i baschi.

Resta il buon lavoro fatto contro la Stella Rosssa.

 

POTREBBE ANDAR MEGLIO

Barcellona: i blaugrana erano chiamati a fare bottino pieno, lo fanno solo a metà. La squadra, che aveva dato un’immagine di solidità contro il Bayern, è ricaduta nella discontinuità di rendimento alla Zalgirio Arena, merito dei ragazzi di Maksvytis, ma anche colpa di una tensione non mantenuta da Satoransky e compagni.

Jasikevicius ha ancora molto su cui lavorare.

 

Real Madrid: compiti fatti contro la Stella Rossa, finale davvero discutibile contro l’Olympiacos. I blancos buttano alle ortiche la possibilità di lanciarsi tra le prime perdendosi negli ultimi 3’ al WiZink Center.

La squadra mostra ancora una volta di avere una moltitudine di soluzioni offensive, ma anche di non aver chiarito le gerarchie, questo può presentare il conto.

 

Monaco: la squadra ha mostrato un’immagine anche contraddittoria. I monegaschi hanno bocche da fuoco importanti, ma pagano la giornata storta di Mike James a Tel Aviv. L’ex Milano e CSKA è ancora troppo influente nell’umore e nel rendimento dei compagni, anche troppo accentratore, in alcuni casi, ed incapace di riconoscere i momenti no. Croce e delizia, mentre intorno si fanno vedere i vari Diallo, Okobo, Loyd e, un po’ meno, Blossomgame.

 

PROFONDO ROSSO

Virtus Bologna: più che per le sconfitte, per il problema offensivo. Questa Virtus fa una fatica maledetta a trovare il canestro, se poi la difesa non va, come a Belgrado, i passivi diventano anche pesanti, senza necessità che l’avversario viva una giornata particolarmente felice al tiro.

Troppo brutta per essere quella vera.

 

Bayern Monaco: qualcosa in più si è visto contro Milano, il bilancio – però – continua ad essere profondamente negativo. Il calendario poneva ostacoli difficili da sormontare, specialmente se è ancora assente il giocatore sul quale avevi puntato di più nel mercato estivo (Bonga).

La classifica, però, vede campeggiare ancora lo 0 alla voce vittorie. Serve un cambio di marcia.

 

Stella Rossa: mai capace d’impensierire. La sintesi è questa. Come l’Olympiacos, è impegnata sui parquet di Madrid e Badalona, ma il risultato è l’opposto, partita mai in discussione e sconfitta nell’ordine dei 16-18 punti di scarto.

Ci sono tanti potenziali giocatori (Petrusev su tutti) che sarebbero chiamati al salto di qualità, magari andrebbe alzato il volume della sveglia.

 

ASVEL: stesso discorso fatto per la Stella Rossa. In due gare gli uomini di TJ Parker distribuiscono quasi salomonicamente un -40 di scarto complessivo, 19 punti contro il Maccabi, appena due in più contro il Fener.

Non basta un De Colo emulo di Penelope tra assist e palle perse a far fare uno step in più alla squadra.

 

Panathinaikos: il Monaco era la squadra del momento, ma ad Oaka, di solito, non si usava festeggiare, a meno che non si fosse vestiti di verde. Il crollo più netto è a Berlino, 29 punti di scarto contro un roster che sta esprimendo un bel basket, ma che sulla carta ha molta meno esperienza di quello ellenico.

Ora Radonjic può scartare il regalo Dwayne Bacon, ma siamo certi che fosse necessario il suo innesto per fare meglio che in questo doppio turno?

O forse del contrario, il che implica la necessità di un miglioramento generale per permettere all’ex Orlando Magic di incidere.

 

MVP: Aleksandar Vezenkov (Olympiacos)

Il suo nome verrà presto approvato dall’Accademia della Crusca come sinonimo di “trascinatore”. L’addio di Dorsey gli ha consegnato le chiavi dell’Olympiacos, un peso non indifferente, ma che uno che in nazionale è abituato a farlo è semplicemente un altro giorno in ufficio.

23 punti contro il Real Madrid, 26 contro il Baskonia, un trend sempre in crescita e 28.8 di media di valutazione, 5.5 punti in più del secondo dell’intera competizione (Clyburn). Leader per punti segnati (23 di media) e per rimbalzi (10.8).

Bartzokas se lo gode.

 

IL QUINTETTO DI BM

PM: Kevin Pangos, Olimpia Milano (13p, 11 ass vs Bayern)
G: Markus Howard, Cazoo Baskonia: (30p vs Stella Rossa)
A: Will Clyburn, Anadolu Efes: (18p vs Valencia, 16 vs Alba)
AG: Aleksandar Vezenkov (23p e 12r vs Real Madrid; 26p e 7r vs Baskonia)
C: Nick Melli, Olimpia Milano (17p, 6r, 3ass, 3stl, 29 val vs Bayern)

 

LA TOP 5 DI BM

ALEKSANDAR VEZENKOV – OLYMPIACOS
NICK MELLI – OLIMPIA MILANO
WILL CLYBURN – ANADOLU EFES
MARKUS HOWARD – BASKONIA
JAMES NUNNALLY – PARTIZAN BELGRADO

 

Elio De Falco