FOTO: Luca Dalmonte (Ciamillo-Castoria)
di Filippo Luini
La settimana (sportiva) più burrascosa del 2020 è, naturalmente, il preludio di una nuova alba, più serena.
A Bologna i tifosi della Effe si svegliano leggendo, finalmente, del ritorno alla vittoria dell’Aquila, nell’anticipo dell’undicesima giornata di Serie A contro Pesaro. Gli uomini di Dalmonte hanno reagito al KO europeo, alle tante voci su squadra e società dopo l’addio del CT Sacchetti e ieri, di squadra, la Effe è tornata a muovere la classifica. Una graduatoria che sarebbe cambiata, era questione di tempo, perché il gruppo, per quanto non forse assemblato al meglio, vanta diversi talenti individuali di spicco. Con l’etica del lavoro di Dalmonte e nuove energie positive, questa Fortitudo abbandonerà presto le retrovie.
Alba già arrivata nell’altra metà di Bologna, quella bianconera. La Virtus Segafredo ha fatto e disfatto, come raccontato anche nel buongiorno di mercoledì: via Djordjevic, poi anche Markovic, ma quando Djordjevic viene reintegrato, anche Markovic resta. In tutto questo trambusto l’insidiosa trasferta europea di Montecarlo, contro il Monaco. Viaggio della speranza per la squadra, che dopo un primo tempo apatico reagisce e firma un impressionante successo di carattere e volontà: è l’inizio dell’era 2.0 della Virtus di Djordjevic, quella ancor più compatta e affamata.