Continua la nuova rubrica di Basket Magazine in cui saranno analizzate tutte le squadre che faranno parte della LBA 2021-2022, ora è il turno dell’Olimpia Milano, che dopo la delusione con la finale scudetto persa della scorsa stagione, punterà al titolo con il ritorno in squadra di Nicolò Melli.

 

Una stagione da sogni, con la Final Four tanto agognata, e con le sue delusioni, tra tutte il 4-0 nelle Finals LBA contro la Virtus Bologna: l’Olimpia Milano riparte, ancora una volta con Ettore Messina, con al centro Nicolò Melli.

ANALISI

Se da una parte, infatti, la corazzata meneghina ha saputo restituire ai tifosi l’emozione di poter competere al top europeo, vincendo a Tel Aviv, Istanbul, Madrid, raggiungendo le Final Four di Colonia e arrivando a una tripla troppo corta di Punter dal disputare la finale di Eurolega, la lunga stagione si è fatta sentire nelle gambe. Niente da fare per lo scudetto, con il tricolore che ancora una volta sarà cucito su un’avversaria: dopo Venezia, è il turno della Virtus Bologna.

Memore delle difficoltà, Ettore Messina e il suo braccio destro, il GM Christos Stavropoulos, hanno concentrato i loro sforzi sul costruire un solido gruppo di giocatori italiani per gli impegni nazionali, integrandolo con innesti da altri campionati europei. Tra tutti, spicca ovviamente il capitano della nazionale Nicolò Melli: a lui spetterà il compito di leader, in campo e fuori. Insomma, un giocatore alla Messina (vedere alla voce Kyle Hines).

IL COLPO DEL MERCATO

L’ex Dallas Mavericks è di certo il gran colpo dell’estate milanese. Un giocatore del suo calibro, arrivato meritevolmente ai livelli più alti (finale di Eurolega 2018 dice qualcosa?), non si firma tutti i giorni. Un colpo così grande da portare alla rescissione di contratto con Zach LeDay, uno dei migliori giocatori della scorsa annata, sia in LBA (tra i finalisti al premio di MVP) che in Eurolega; una partenza pesante, insieme a quella di Punter, entrambi diretti al Partizan. Melli promette di fare le stesse cose in attacco, ma con una presenza difensiva decisamente più importante.

Non vanno sottovalutate però altre due firme, a nostro parere decisamente intriganti: parlando di NBA, il cecchino Troy Daniels vanta ben 339 presenze nella massima lega, con una media da 3 punti del 39%. Certo, è fermo da un anno, ma le possibilità di esplodere ci sono. Insieme a lui un altro esterno è pronto al decollo: parliamo di Jerian Grant, fratello di Jerami, professionista in NBA con i Detroit Pistons. L’anno scorso Grant ha fatto spettacolo al Promitheas Patrasso, ma sarà pronto per l’alto livello di Eurolega? Le due scrimmage con i campioni dell’Anadolu Efes promettono bene, ma è tutto da vedere.

PUNTI DI FORZA

I punti di forza rimangono gli stessi per Messina e i suoi: tanta difesa e tiro. Una squadra di mastini sui due lati del campo, con tanta lunghezza anche tra esterni e ali, e di cecchini in ogni posizione sul parquet. Inoltre, il mercato ha riempito un vuoto che l’anno scorso ha più volte destabilizzato l’Olimpia. Con la firma di Grant e Devon Hall i meneghini si assicurano altri due giocatori capaci di creare tiri per sé e per i compagni, rendendo l’intero quintetto tipo meneghino capace di sfornare bel gioco in ogni momento possibile.

 PUNTI DEBOLI

Per quanto riguarda la più grave debolezza dell’annata passata, i centimetri, gli innesti di Melli e Dinos Mitoglou dovrebbero sopperire più che egregiamente, ma i dubbi restano: oltre a Hines, gli altri due centri a roster sono ancora Tarczewski e Biligha. Il primo ha avuto gravi difficoltà in campo, il secondo invece è sembrato in parabola ascendente ma decisamente non da grandi minuti in Europa. Non da sottovalutare lo stato di salute: i New Old Boys, come citava un documentario di Eurolega della scorsa stagione, cioè Rodriguez, Datome e Hines, hanno la loro età, e Milano si augura di giocare un’altra stagione lunga. Infine, è da vedere quello che il reparto italiani può offrire. Che Moraschini vedremo? Ricci ha mostrato di saper reggere l’EuroCup, ma non sarà la stessa cosa. E Alviti? Riuscirà a ritagliarsi uno spazio tra ali di livello altissimo? Se fosse arrivato Tonut, vedremmo il roster diversamente.

QUINTETTO PROBABILE

Malcom Delaney

Jerian Grant

Shavon Shields

Nicolò Melli

Kyle Hines

OBIETTIVO

Sicuro l’obiettivo stagionale è il campionato. Dopo due anni in cui da ogni parte si osannava Milano, dando per scontato lo scudetto a fine stagione, è arrivato il momento di riconquistare il tricolore sul campo. Poi, come minimo, i playoff di Eurolega: ma come Messina ha giustamente detto, l’obiettivo dell’Olimpia è tornare a essere una contender perenne. Le Final Four devono diventare un appuntamento fisso. E quindi, occhi puntati sulla Mercedes-Benz Arena di Berlino.

PARTENZE:

Brooks (Reyer Venezia), Cinciarini (Pallacanestro Reggiana), LeDay (Partizan Belgrado), Micov (Buducnost Voli), Moretti (V.L. Pesaro), Punter (Partizan Belgrado), Roll (Free Agent), Evans (Panathinaikos), Wojciechowski (Stal Ostrów Wielkopolski). Bialaszewski (Free Agent).

ARRIVI:

Alviti (Pallacanestro Trieste), Daniels (Free Agent), Grant (Promitheas Patrasso), Hall (Brose Bamberg), Melli (Dallas Mavericks), Mitoglou (Panathinaikos), Ricci (Virtus Bologna). Pozzecco (Banco di Sardegna Sassari).

ROSTER

Nicolò Melli (ala grande)

Jerian Grant (guardia)

Sergio Rodriguez (playmaker)

Kaleb Tarczewski (centro)

Giampaolo Ricci (ala piccola)

Paul Biligha (centro)

Riccardo Moraschini (guardia)

Devon Hall (guardia)

Malcom Delaney (playmaker)

Dinos Mitouglu (ala grande)

Troy Daniels (guardia)

Shavon Shields (ala piccola)

Davide Alviti (guardia)

Kyle Hines (centro)

Luigi Datome (ala piccola)

 

 

Yuri Pietro Tacconi