Dopo la vittoria di sabato scorso a Trieste, avvenuta grazie soprattutto ad un primo tempo da grande squadra, domenica è arrivata la sorpresa da Sassari, in cui la Dinamo, battendo l’Olimpia Milano, ha regalato il primato in solitaria alla squadra di coach Scariolo.

Quella di domenica pomeriggio, sarà quindi una gara molto importante per i bianconeri, vincerla con almeno quattro punti di scarto (avendo perso di tre all’andata), darebbe alla Segafredo un vantaggio di quattro punti in classifica e grazie alla differenza canestri negli scontri diretti, sarebbero comunque primi anche in caso di parità a fine regular season.

Vincere domenica, con cinque gare ancora da disputare (sia la Virtus che l’Olimpia devono giocare un recupero), significherebbe mettere una seria ipoteca sul primo posto finale, avendo così a proprio favore, l’eventuale bella da disputare alla Segafredo Arena. Avere il vantaggio della partita decisiva in casa, può essere quest’anno più significativo, rispetto a quello passato, oggi i palazzetti hanno ottenuto il via libera per avere il 100% del pubblico, a differenza dello scorso anno, in cui la fase finale si giocò a capienze limitate.

Quella di domenica, è una gara molto sentita dalle due formazioni, il cosiddetto derby d’Italia, fra le due società più titolate (28 scudetti per Milano, 16 per Bologna), che dal ritorno in serie A della Segafredo, ha spesso deciso un trofeo (due Supercoppa ed uno scudetto assegnati nell’ultimo biennio vedendo in finale le due società). Milano arriva alla gara di Bologna dopo aver registrato un infortunio a Luigi Datome, operato in settimana ed in attesa fra tre o quattro settimane di una rivalutazione per capire se la sua stagione potrà riprendere. Oltre all’ala italiana di Montebelluna, i meneghini dovranno fare a meno di altri protagonisti della attuale stagione, Rodriguez, Shield, Daniels e Kell, causa positività al covid. I primi due sono uomini su cui coach Messina ha costruito la stagione, che sommati a Datome, rendono le rotazioni milanesi più risicate per la qualità più che per la quantità. La Segafredo conosce bene la situazione di emergenza che sta attraversando l’Olimpia, in stagione ha avuto 24 stop fra i suoi atleti, spesso ha dovuto giocare in emergenza anche partite molto importanti come nella trasferta di  Valencia in Eurocup.

Milano, oltre ai cinque sopracitati, deve registrare anche l’assenza del greco Mitoglu, risultato positivo ad un controllo antidoping, che dovrà attendere i provvedimenti dell’ente preposto.

Il derby d’Italia, sarà la prima occasione per il pubblico Virtussino, di rivedere l’ex capitano Pippo Ricci, che dopo aver vinto lo scudetto (proprio contro Milano) in maglia bianconera, ha deciso di accettare le lusinghe di Ettore Messina e di andare a giocare l’Eurolega in terra lombarda. Fra gli ex della gara, ci sarà proprio colui che in Virtus ha spesso festeggiato vittorie e trofei, il coach che sembrava non più intenzionato ad allenare nel paese natio, e che invece ha cambiato idea, quando la Milano di Giorgio Armani gli ha proposto un doppio ruolo di capo allenatore e dirigente.

Non ci sarà invece Riccardo Moraschini, nato e cresciuto in Virtus, che a causa della ormai nota vicenda che lo ha visto protagonista, ha rescisso il contratto con l’Olimpia, suscitando parecchie perplessità, sul modus operandi della società nel risolvere il rapporto col nativo di Cento.

In Virtus, dopo la bella vittoria in Eurocup in casa del Bourg en Bresse, annichilito dalla Segafredo con un secondo tempo stellare, per la prima volta in stagione, coach Scariolo dovrà decidere quale dei sette stranieri mandare in tribuna, una novità sicuramente molto gradita per il tecnico bresciano, che immaginiamo avrà sognato parecchie volte in questa stagione travagliata. Il rientro di Teodosic proprio in Francia, ha ridato alla Segafredo quella fantasia in attacco che le era un pò mancata nelle gare precedenti, ed anche favorito il raggiungimento dei 90 punti segnati, cifra abituale per i bianconeri. Qualcuno aveva dubitato sulle capacità dell’asso serbo in fase difensiva, che a volte non sono sicuramente l’aspettò migliore del suo gioco, ma quando conta davvero, Milos ha sempre dimostrato di essere un fuoriclasse a 360 gradi, e di integrarsi perfettamente nel gioco corale della squadra, aggiungendo quell’estro magico che solo lui riesce ad estrarre dal cilindro. Quella contro l’Olimpia, siamo certi sarà una di quelle gare in cui il numero 44, vorrà dare il massimo per dimostrare ancora una volta, al suo vecchio coach (Milos e Messina erano insieme nel CSKA), quanto sia ancora un giocatore che può fare la differenza nelle gare che contano. In più, ora la Segafredo ha inserito un Hackett e Shengelia nel suo motore, i due nuovi arrivati si stanno integrando sempre meglio nel gruppo, il loro rendimento è in crescita, a tutto vantaggio della Virtus, che dovrà affrontare un finale di stagione molto complesso e dispendioso di energie.

La gara andrà in onda domenica alle ore 17,30 agli ordini dei signori Paternicò, Mazzoni e Giovannetti. Sarà trasmessa sui canali Eurosport 1 e Discovery +, mentre là si potrà ascoltare in radio, sulle frequenze di Radio Nettuno Bologna Uno, in compagnia del commento di Dario Ronzulli.

 

Alessandro Stagni