Milano tentenna qualche minuto, dopodiché mette il turbo e vince 80 a 52 sulla Unahotels Reggio Emilia.
Gli uomini di Martino si presentano al Forum di Assago in un momento stagionale assai complesso. Salutato Sutton, la Reggiana arriva alla Final Eight senza Elegar e Johnson, con rotazioni a ranghi ridottissimi. La difesa di Milano è molto fisica e attenta, Reggio Emilia – dalla sua – costruisce anche buoni tiri senza però trovare continuità realizzativa.
Il primo quarto di finale appariva scontato e così è stato, con un’Olimpia troppo superiore in tutti gli aspetti del gioco. La lotta a rimbalzo è dominata dall’Armani, così come il rapporto assist/palle perse e l’abilità di forzare gli avversari a conclusioni difficili.
LA CRONACA
Diouf è un fattore in avvio. Il lungo classe 2001 della Unahotels vince lo scontro generazionale con Hines e, con un repentino 4-0 di break, la Reggiana forza all’immediato timeout Messina. Dopo la sospensione arriva un 5-0 griffato Punter, che prima segna la tripla dall’angolo, poi alza per Leday che affonda il 5 a 4 Olimpia. La partita stenta a decollare e Leday continua a segnare in tutti i modi. Sul 14 a 7 Armani Exchange, Antimo Martino è costretto a chiamare timeout. Dopo la sospensione Reggio Emilia si gioca la carta della zona fronte pari, Punter risponde con una tripla dall’ala e al 10’ il punteggio recita 19 a 10 Olimpia.
Nel secondo quarto Rodriguez si mette a dirigere l’orchestra a modo suo e, a suon di letture, l’Armani Exchange scappa costringendo al timeout Martino sul 27 a 13. Candi interrompe la carestia offensiva di Reggio Emilia, ma Leday continua ad essere un rebus per la difesa della Unahotels. I reggiani si prendono tanti tiri aperti da tre punti, i ferri del Forum non accolgono un granché, mentre Moretti e Delaney mettono il punto esclamativo sulla fuga dell’Armani. All’intervallo lungo è 41 a 22 per gli uomini di Messina.
Reggio Emilia si sblocca da oltre l’arco dei tre punti con una bella azione corale, ma è l’eccezione di un avvio di terzo quarto terribile. 8 a 7 di parziale dopo 6’30’’ di gioco denso di errori e palle perse banali da parte di entrambe le squadre. Il solito Rodriguez permette all’Olimpia di alzare leggermente i giri del motore. Altro mini break e il volo sulla linea di fondo con annessa schiacciata di Shields è il magic moment della partita. Dopo tre quarti è emblematico il punteggio, 59 a 31.
Nell’ultima frazione Messina lascia ampio spazio alle seconde linee fin da subito. Wojciechowski va in doppia-cifra, mentre Reggio si sblocca da fuori pur pagando un passivo molto pesante. Netto l’80 a 52 finale.
QUI le statistiche della partita
In foto: Zach Leday (Ciamillo-Castoria)
Filippo Luini