Nella nottata di ieri si sono concluse le semifinali dei playoff in NBA, nella Eastern e Western Conference, emettendo così i primi verdetti e decretando le quattro squadre principali per la conquista del titolo NBA. Iniziamo ad analizzare quanto accaduto partendo da Est:

MIAMI HEAT-PHILADELPHIA 76ERS (serie vinta 4-2 da Miami)

I Miami Heat sono la prima finalista ad Est, dopo aver ottenuto sorprendentemente la prima posizione in regular season continuano a stupire e non hanno la minima intenzione di fermarsi. Ad essere il vero fattore della serie è stato Jimmy Butler, decisivo anche in gara 6 con 32 punti, 8 rimbalzi e 4 assist. La cosa curiosa è che ad eliminare la squadra di Doc Rivers, sia stato proprio il giocatore, che nel 2019 Phila scelse di sacrificare preferendogli Tobias Harris. Un altro elemento che ha deciso il turno è stata l’assenza di Joel Embiid nelle prime due gare (per l’infortunio patito in gara 6 contro Toronto), con un Deandre Jordan (suo sostituto), che ha avuto una scarso impatto soprattutto in difesa ed non è riuscito a non far sentire la sua assenza. Concludendo la chiave di Miami sono stati anche un giocatore esperto come Kyle Lowry, un centro dominante come Adebayo ed un gruppo giovane e solido guidato da Strus e Vincent.

 

BOSTON CELTICS-MILWAUKE BUCKS (serie vinta 4-3 dai Celtics)

I Celtics si confermano una delle favorite per la conquista del titolo finale, infatti dopo aver eliminato i Brooklyn Nets con un netto 4-0, privano della corsa al titolo anche i campioni uscenti dei Milwauke Bucks. I biancoverdi portano a casa la serie, grazie ad un ottimo lavoro di squadra, tanti i protagonisti nella serie, alcuni inattesi come Grant Williams, altri invece che hanno superato le aspettative come Al Horford supportando i migliori giocatori della squadra come Jayson Tatum e Marcus Smart, dimostrandosi una squadra ben amalgamata e coesa. Il team di Giannis, seppur privi da tutta la serie di un giocatore cardine come Kris Middleton, hanno venduto cara la pelle e con il greco che ha mostrato una forma stellare si sono arresi sono nella gara finale.

 

Passando ad analizzare la situazione ad Ovest, anche quì ha regnato l’equilibrio, con gare molto incerte come dimostrano gli esiti finali e che non hanno di certo deluso le aspettative. Ecco quanto successo:

 

DALLAS MAVERICKS-PHOENIX SUNS (serie vinta dai Mavericks 4-3)

Sfuma ancora una volta ad un passo dal termine, il sogno di Chris Paul di conquistare il titolo NBA, obiettivo sempre inseguito, ma che non è mai riuscito a raggiungere. I Phoenix, che era stata in vantaggio anche 3-2 nella serie, ha perso poi conseguentemente due partite consecutive, vedendo le sue chance di titolo sfumare all’improvviso. Come al solito le gioie dei Mavs passano da un giocatore, Luka Doncic, autore di una fantascientifica prova in gara 7 da 35 punti, 10 rimbalzi e 4 assist e riporta i suoi ad una finale di Conference che mancava dal 2011, quando poi la squadra capitanata da Dirk Nowitzki vinse il titolo. Gli altri fattori della serie sono stati un ottimo Jalen Brunson ed una squadra che non si è mai arresa, anche nei momenti di difficoltà, raggiungendo così la finale

 

GOLDEN STATE WARRIORS-MEMPHIS GRIZZLIES (serie vinta 4-2 dai Warriors)

Golden State torna ad essere una vera protagonista nei playoff e lo fa con un Klay Thompson, che dopo i due anni lontano dai campi, è tornato ai suoi livelli straordinari. A capitanare la squadra è sempre Stephen Curry, capace di rivelarsi il fattore della squadra in ogni singola gara della serie  e con un Jordan Poole, che si sta confermando il terzo violino della squadra. A pesare sulla serie è sicuramente l’infortunio di Ja Morant, la stella di Memphis, in gara 5, che ha compromesso irrimediabilmente le chance della squadra di passare in finale. Memphis può comunque ritenersi soddisfatta per l’ottima stagione disputata e per non aver per nulla sfigurato nei playoff.

Ora l’appuntamento è al 18 maggio quando inizieranno le finali di Conference sia ad Est che ad Ovest, per scoprire come andranno le serie ed iniziare a capire quali potrebbero essere le due squadre a giocarsi il titolo NBA.

 

Valerio Laurenti