Sixers, Suns, Pacers, Lakers: è tempo di scoprire i protagonisti della diciannovesima settimana NBA
Mancano tredici giorni all’inizio dei play-in e per molte squadre della lega ogni partita rimasta ha il peso di un macigno. Non tutti, però, sono entusiasti dell’imminente torneo che servirà a decretare le ultime quattro squadre (due per ciascuna Conference) che il prossimo 22 maggio parteciperanno ai playoff. LeBron James, ad esempio, dopo la sconfitta con i Raptors e il conseguente scivolamento in classifica della propria squadra (che non esclude la possibilità che i Lakers giochino i play-in), lo ha criticato aspramente, dichiarando che “chiunque lo abbia inventato dovrebbe essere licenziato”. Tuttavia nemmeno le critiche di “The Chosen One”, condivise anche da Luka Doncic e Mark Cuban, fermeranno i play-in, che dal 18 al 21 maggio vedranno coinvolte numerose compagini della lega. Per quanto riguarda la Eastern Conference, dovrebbero partecipare i Washington Wizards (30-35), reduci da due settimane infuocate, gli Indiana Pacers (30-34), i Charlotte Hornets (32-33) e una tra Boston Celtics (34-31) e Miami Heat (35-31). Non è da escludere una possibile qualificazione in extremis dei Toronto Raptors (27-39), che al momento sono a tre vittorie dal decimo posto occupato dai Wizards e che potrebbero sostituire proprio la squadra di Washington o eventualmente i poco motivati Pacers. Ad Ovest, invece, dovrebbero scendere sicuramente in campo i San Antonio Spurs (31-33), i Memphis Grizzlies (32-32), i Golden State Warriors (33-33) e una tra Portland Trail Blazers (36-29), Dallas Mavericks (37-28) e Los Angeles Lakers (37-28). Anche nella Western Conference, tuttavia, potrebbe accadere qualche imprevisto colpo di scena, visto che anche i New Orleans Pelicans (30-36) e i Sacramento Kings (28-37) sono ancora in corsa per un posto nei play-in (e si ritrovano rispettivamente a una e tre vittorie dalla decima posizione occupata dagli Spurs).
Le migliori: Philadelphia 76ers e Phoenix Suns
I Philadelphia 76ers (44-21) sono tornati la squadra che ha dominato gran parte della stagione e appaiono più carichi che mai per i playoff. Da quando è tornato Ben Simmons, infatti, la squadra di coach Doc Rivers ha espresso un gioco decisamente più convincente rispetto alla scorsa settimana, inanellando cinque vittorie consecutive e guadagnandosi il primo posto della Eastern Conference (con una vittoria in più e due sconfitte in meno rispetto ai Brooklyn Nets) e la qualificazione ai playoff. Adesso la squadra della “città dell’amore fraterno” ha sette partite di fronte a sé per confermare il primo, importantissimo, posto della classifica orientale e aspettare una delle due formazioni che usciranno vittoriose dai play-in della Eastern Conference. Sette partite che non saranno particolarmente impegnative per Ben Simmons, Joel Embiid, Tobias Harris e compagni (l’unica squadra da top 8, di ciascuna conference, che dovranno affrontare saranno i Miami Heat), che così potranno riposarsi un po’ in vista dei ben più importanti playoff.
Prossime partite: Houston Rockets (giovedì 6); New Orleans Pelicans (sabato 8); Detroit Pistons (domenica 9)
I Phoenix Suns (47-18) sono con ogni probabilità la squadra NBA del momento. Miglior record della lega (a pari merito con gli Utah Jazz), qualificazione ai playoff già in tasca (evento che non succedeva da undici anni, ovvero dai tempi di Steve Nash, Amar’e Stoudemire e Kobe Bryant) e, per quanto riguarda la settimana appena trascorsa, ben cinque vittorie consecutive. Merito della fiducia di coach Monty Williams, della leadership di Chris Paul e del talento infinito di Devin Booker. E poi ancora di Mikal Bridges, DeAndre Ayton e Jae Crowder, dei due “Cam” (Cameron Johnson e Cameron Payne) e di tutta la panchina, che ogni sera ha dato il proprio preziosissimo contributo. Insomma i Phoenix Suns di questa stagione si sono proprio meritati la vetta della Western Conference (per la prima volta dal 2005), e adesso faranno di tutto per non adagiarsi sugli allori, rimanere affamati (secondo le parole di coach Williams) e guadagnarsi un accoppiamento più favorevole per i playoff. Prima della fatidica post-season, però, la franchigia dell’Arizona ha davanti a sé sette partite non proprio comodissime (visto che dovranno affrontare Hawks, Knicks, Lakers, Warriors, Blazers e due volte gli Spurs).
Prossime partite: Atlanta Hawks (giovedì 6); New York Knicks (sabato 8); Los Angeles Lakers (lunedì 10)
Le peggiori: Indiana Pacers e Los Angeles Lakers
Gli Indiana Pacers (30-34) sono in fase calante, e proprio nel momento meno opportuno. La squadra di coach Nate Bjorkgren (che secondo alcune indiscrezioni potrebbe non essere confermato head coach per la prossima stagione), infatti, malgrado lo storico successo contro gli OKC Thunder (a cui ha rifilato la peggiore sconfitta della storia dell’NBA, con un distacco di 57 punti), ha ottenuto un solo successo nelle ultime quattro partite e si ritrova a tu per tu con un futuro incerto. Per il momento la franchigia dell’Indiana occupa la nona posizione della Eastern Conference (con una sconfitta in meno dei Wizards che, tuttavia, hanno ottenuto dieci successi nelle ultime dodici partite e sembrano letteralmente scatenati), ma non è detto che riesca a mantenerla a lungo (i Raptors sono a tre vittorie di distanza e sembrano molto più motivati). Anche perché i Pacers adesso dovranno affrontare sette partite estremamente difficili, quasi tutte contro squadre che tentano di qualificarsi ai play-in (come Kings, Wizards, Raptors e probabilmente Lakers) o che cercano di consolidare la propria qualificazione ai playoff (come Hawks, Sixers e Bucks).
Prossime partite: Sacramento Kings (giovedì 6); Atlanta Hawks (venerdì 7); Washington Wizards (domenica 9)
I Los Angeles Lakers (37-28) sono nuovamente alle prese con un periodo difficile. I ritorni di Anthony Davis prima, e di LeBron James poi, non hanno risollevato le speranze della squadra di coach Frank Vogel, che ha ottenuto una sola vittoria nelle ultime quattro partite disputate (3-7 nelle ultime dieci) e adesso si ritrova a metà strada tra i play-in e i playoff della Western Conference (attualmente occupa il sesto posto a pari merito con i Dallas Mavericks, ma ha una sola vittoria di vantaggio sui Portland Trail Blazers). Una situazione per niente congeniale a LeBron James, le cui critiche ai play-in non sono mancate negli ultimi giorni, e che, come se non bastasse, ha subito un nuovo infortunio contro i Raptors e dovrà rimanere fuori per almeno altre due partite (contro Clippers e Blazers). In questo contesto, dunque, è veramente difficile fare previsioni sul futuro dei Los Angeles Lakers. Se i giallo viola, e in particolare Anthony Davis, confermeranno l’ultima prestazione contro i Denver Nuggets (l’unica vittoria delle ultime quattro), allora potrebbero davvero sfuggire ai tanto temuti play-in e qualificarsi direttamente ai playoff. In caso contrario i Lakers dovranno aspettare LeBron James e fronteggiare insieme a lui uno scenario che, a inizio stagione, nessuno sarebbe mai stato capace di prevedere.
Prossime partite: Los Angeles Clippers (venerdì 7); Portland Trail Blazers (sabato 8); Phoenix Suns (lunedì 10)
Pier Paolo Polimeno