Voltare pagina dopo 12 anni per restituire un senso alla militanza in Europa, e nel contempo scuotere gli equilibri geopolitici della pallacanestro del nostro continente in un periodo di particolare incertezza. È così che può essere letta la decisione dell’Alba Berlino di rompere la collaborazione con Euroleague, e dopo un decennio abbondante di partecipazioni ad Eurolega ed Eurocup passare alla FIBA, annunciando la propria adesione alla Champions League.

Come riportato da una nota ufficiale del club della capitale della Germania, la decisione di fare il salto della barricata è dettata dalla necessità di adattarsi ad un contesto del basket europeo profondamente mutato, nel quale, si evince dal comunicato, Euroleague avrebbe cambiato approccio.

Euroleague perde pezzi

“Stabilità economica, collaborazione e sviluppo dello sport con l’ottica di contribuire al riassetto dell’ecosistema del basket europeo sono i nostri valori. Siamo sicuri che le competizioni organizzate dalla FIBA si svilupperanno ulteriormente negli anni a venire” riporta altresì il DS Marco Baldi nella nota del club berlinese.

La notizia del passaggio dell’Alba alla FIBA indebolisce innanzitutto Euroleague, che ha avviato una serie di iniziative atte ad allargare la propria base partecipativa in risposta al progetto che vede l’NBA, in collaborazione con la FIBA, decisa a creare un campionato alternativo in Europa.

Nelle scorse settimane, del resto, voci più o ricorrenti sono circolate in merito alla volontà di alcune squadre di prima importanza, come Real Madrid, Barcellona, Asvel ed Olimpia Milano, di lasciare l’Eurolega per aderire al campionato organizzato da NBA e FIBA.

Incrementa il prestigio della FIBA

Se, tuttavia, il progetto degli statunitensi resta ancora un’ipotesi fumosa e poco chiara, di sicuro non realizzabile se non nel medio-lungo termine, il passaggio di Berlino alla Champions League ha ripercussioni nell’immediato, andando ad incrementare il prestigio della FIBA sullo scenario cestistico continentale.

Potendo contare nella propria orbita su compagini del calibro di AEK Atene, Unicaja Málaga e Tenerife, oltre a PAOK Salonicco, Rytas Vilna (Vilnius), Ostenda, Anversa e Włocławek, la FIBA, col ritorno dell’Alba Berlino, si presenta infatti alla prossima stagione arricchita di una compagine dalle solide tradizioni e dal budget considerevole.

“L’adesione della squadra più titolata di Germania è un evento fondamentale per la nostra competizione, che giunta al suo decimo anno intende continuare a perseguire l’obiettivo di ridisegnare il sistema di competizioni per club in Europa” ha commentato il CEO della FIBA Basketball Champions League, Patrick Commios.

Le ripercussioni sulla Virtus in Eurolega

D’altro canto, l’uscita dei tedeschi da Euroleague incrementa le possibilità di una partecipazione a lungo termine della Virtus, attualmente impegnata in una trattativa per ottenere una licenza pluriennale, assieme a Partizan e Stella Rossa.

Non a caso, le vu nere sono state oggetto di una dichiarazione molto chiara rilasciata di recente dal CEO di Euroleague, Paulius Motiejūnas, che ha lasciato ben sperare in merito alla possibilità di una presenza della Virtus in Eurolega a lungo termine.

“Si tratta di uno dei club più iconici del continente, che con l’arrivo del signor Zanetti è tornato in modo importante ad alto livello” è stata la maniera in cui, sulle pagine di Tuttosport, il dirigente lituano ha parlato della compagine bolognese.

Matteo Cazzulani

Photo credits: Euroleague