Il presidente del Consorzio Varese nel Cuore – detentore di quote di minoranza dell’Openjobmetis Varese – Alberto Castelli ha parlato a Giuseppe Sciascia su La Prealpina: “È stata un’estate serena, perchè si è finalmente avverato quello che auspicavamo da tanto tempo. Che da solo il consorzio non ce la potesse fare lo dicevamo già dal 2017; la ricerca del socio forte dura da allora, ed era difficile trovarne uno migliore di Luis Scola. La soddisfazione deriva dal fatto di aver lasciato la Pallacanestro Varese nelle mani di una persona competente e appassionata. Lasciamo la gestione, ma il nostro impegno sarà analogo. Noi e il Trust garantiremo la presenza dei territorio a prescindere dal valore percentuale della quota: significa mantenere la vicinanza agli imprenditori e agli sponsor locali. Anche se il nostro ruolo e il nostro peso nelle quote diminuirà, garantiremo sempre il nostro apporto, sia economico che fattivo, a 360 gradi”.

Castelli ha poi fatto una cronistoria del consorzio varesino: “Il consorzio nacque nel 2010 per salvare la Pallacanestro Varese, e in tutti questi anni, a prescindere dai risultati sportivi, abbiamo dato continuità alla permanenza in serie A del club. Ma non ci siamo limitati solo a salvarla, migliorando le infrastrutture e l'orgnizzazione del club. Con l’avvento di Scola la società è in condizioni economiche straordinariamente migliori, anche se il bilancio 2021/22 sarà ancora condizionato dai mancati incassi pandemici”.

Infine un parere sulla nuova squadra: “Sono molto contento di quel che ho visto in palestra: ho conosciuto Matt Brase, traendone l’impressione di una persona molto disponibile e positiva, aspetto che mi piace molto in un coach. Abbiamo rafforzato notevolmente lo staff, sicuramente il gioco sarà divertente, ma non so dire quante partite vinceremo. In generale però stiamo ponendo le basi di un progetto pluriennale: lo si capisce dagli investimenti effettuati nel potenziare la struttura. E sono certo che i frutti si raccoglieranno nel tempo”.

Fonte: legabasket.it