Intervistato da Luca Muleo su Stadio, l’Amministratore Delegato della Virtus Segafredo Bologna Luca Baraldi ha parlato della situazione del basket italiano: “Al presidente Petrucci, che stimo, dico che avere due squadre in Eurolega arricchirebbe tutto il basket italiano. Noi paghiamo i giocatori con i soldi, oggi i diritti televisivi non coprono nemmeno il costo del pullman per le trasferte. Sono d’accordo che la Nazionale deve avere i migliori, non ho un dubbio su questo. Ma chiediamoci perchè il basket negli ultimi vent’anni è andato indietro e non avanti, incassando meno diritti tv di prima. E se Fiba ed Eurolega non si parlano la colpa non è certo delle società”.
Sempre sull’argomento Tv queste le sue parole: “A chi si lamenta dell’audience televisiva di Milano-Virtus ricordo che abbiamo giocato alle 16. Dalle 19 in poi sarebbe stato diverso. Al direttore di Rai Sport Alessandra De Stefano, che conosciamo bene dal ciclismo, ho chiesto se la Rai è interessata a rinnovare l’accordo per l’anno prossimo. Giustamente chiedono le partite di cartello. Io sono d’accordo con chi dice che bisogna andare in chiaro e sulla tv generalista perchè sulla tv a pagamento i numeri sono scarsi. Ma sono stati criticato in Lega Basket per questa iniziativa. Eppure quando Virtus e Milano vanno a giocare sui campi di tutta Italia riempiono i palazzi arricchendo le casse delle altre società. Quando si tratta di prendere decisioni i club che investono di più dovrebbero essere ascoltati”.
Baraldi è poi intervenuto sul tema arbitri: “Se un allenatore come Ettore Messina si permette di fare critiche, bisogna ascoltarlo. Allo stesso modo noi diciamo che il sistema deve crescere a livello tecnico ma anche istituzionale. Lo ha detto coach Scariolo: in casa abbiamo sempre gli arbitri migliori, fuori quasi mai. Non è una polemica ma una riflessione per costruire una casa migliore, aiutando i fischietti, che non siamo abituati a criticare. Anzi, ai nostri giocatori diciamo di aiutarli, e mi arrabbio quando vedo proteste plateali che accrescono le diffcoltà di direzione. È tutto un sistema da rifondare. Chiediamoci perchè non ci sono giovani e siamo costretti a prolungare le carriere dei più esperti con le proroghe all’età”.
Managerialmente è necessario un salto di qualità”, conclude l’AD della Virtus, “il sistema ha bisogno di attrarre nuovi investitori, l’Eurolega è un valore aggiunto e porta grandi giocatori. Per pagarli però servono i ricavi. Non possiamo continuare con società che saltano in corsa come nel passato recente”.
Fonte: legabasket.it