Arrivano le prime reazioni dopo le scioccanti dichiarazioni fatte ieri dall’arbitro ucraino Mikola Ambrosov, che accusava pesantemente il connazionale Boris Ryzhik e l’arbitro greco Ilias Koromilas in merito ad un tentativo di corruzione nella finale di Eurocup del 2021. Il sito greco SDNA riporta il comunicato dell’UEBO (Associazioni Arbitri di Euroleague), eccolo di seguito:
- L’UEBO ha piena fiducia nell’etica dei suoi attuali membri.
- Le accuse mosse dal signor Ambrosov appaiono completamente false e sembrano derivare da motivi personali, con l’intento di danneggiare EuroLeague, i membri dell’UEBO e gli arbitri accusati.
- La nostra impressione si basa su diversi fatti evidenti:
- In primo luogo, le accuse sono state formulate due anni dopo la partita in questione e sono state inizialmente rese pubbliche attraverso i media anziché seguendo i canali appropriati. Ciò solleva domande sul tempismo e sull’approccio, specialmente considerando l’obbligo dei membri dell’UEBO di segnalare tempestivamente qualsiasi attività sospetta secondo le linee guida della EuroLeague Basketball (EB)
- In secondo luogo, è importante notare che queste accuse provengono da una persona che è stata precedentemente accusata e condannata dalla FBU (Federazione Ucraina di Pallacanestro) per corruzione, ricevimento di denaro da subordinati e falsificazione della firma di un documento ufficiale.
- In terzo luogo, è difficile ignorare la coincidenza che queste affermazioni siano emerse poco dopo che la richiesta del signor Ambrosov di tornare ad arbitrare le partite dell’EB è stata negata dall’EB.
- L’UEBO rispetta pienamente la decisione dell’EB di condurre un’indagine ufficiale su questo caso, dando la priorità alla protezione dell’integrità del gioco e affrontando eventuali preoccupazioni relative al lavoro degli arbitri, che è di massima importanza.
- L’UEBO rimane ferma nel suo impegno a salvaguardare la professionalità, l’integrità e l’equità dei suoi membri. L’organizzazione è disposta a cooperare in qualsiasi azione necessaria per dissipare i sospetti e affrontare i reclami.