Dopo la reazione dell’UEBO (Associazione Arbitri di Euroleague), è arrivata anche quella dei due diretti interessati coinvolti nelle accuse dell’arbitro ucraino Mikola Ambrosov, ovvero il connazionale Boris Ryzhik e l’arbitro greco Ilias Koromilas. Ecco le loro dichiarazioni riportate dal sito greco SDNA:

Ilias Koromilas: “Voglio confermare che queste accuse contro di me sono completamente infondate e sembrano essere motivate da intenzioni malevole volte a danneggiare la mia reputazione e il mio onore, elementi integranti della mia identità come arbitro internazionale. Di conseguenza, ho preso immediati provvedimenti coinvolgendo il mio avvocato per perseguire azioni legali contro l’individuo che è già stato bandito da qualsiasi attività di pallacanestro in Ucraina, come comunicato dall’UEBO a tutti gli arbitri europei. Inoltre, ho incaricato il mio avvocato di prendere le misure necessarie per prevenire la diffusione acritica di queste false affermazioni nei media o sui siti web senza una previa verifica. Durante la mia vita professionale, la verità è stata il mio principio guida, e sono fermamente convinto che prevarrà. Preservare l’integrità del mio carattere come arbitro internazionale è per me fondamentale, e sono determinato a mantenere i più alti standard etici nella mia professione. Sono grato per il sostegno che ho ricevuto dai miei colleghi e dalla comunità del basket, e sono determinato a difendere il mio buon nome contro simili accuse infondate. Manterrò una fede incrollabile nella verità durante queste difficili circostanze”.

Boris Ryzhik: “Voglio che tutti sappiano che le accuse contro di me sono completamente infondate e false. È profondamente inquietante vedere il mio nome associato a tali affermazioni. Intraprenderò immediatamente azioni legali contro l’individuo che è già stato bandito per tre anni, fino a settembre 2024, a causa del coinvolgimento in pratiche arbitrali corrotte in Ucraina e per la successiva creazione di una lettera falsa con firme falsificate della Federazione Ucraina di Pallacanestro, il che ha comportato un divieto a vita dalle attività di pallacanestro da parte della Federazione. Sono totalmente devoto allo sport del basket e ai suoi valori, e collaborerò con tutto il cuore con le autorità competenti nei loro sforzi per scoprire la verità. Apprezzo la vostra comprensione e pazienza mentre navigiamo attraverso questo processo”.