BOLOGNA – La Virtus Bologna fa festa grande alla Segafredo Arena. Nonostante le difficoltà, le assenze e le defezioni gli uomini di Banchi si regalano una serata magica tra mura amiche battendo il Fenerbahce per 87-79.
E ora le V Nere possono iniziare a pensare in grande perché questa è una vittoria di assoluto valore, di un peso specifico importante contro un avversario non in forma ma comunque tra i più ostici della competizione. E allora la Segafredo continua a veleggiare ad altissima quota dove ci sono le più grandi.
Arriva un successo figlio dello spirito di sacrificio e della voglia da parte di tutti gli elementi del roster di mettersi a disposizione per la causa. Lo dimostrano sia la distribuzione dei punti che dei diversi leader nei diversi momenti della gara. Prima Hackett, poi un Cacok rigenerato, il solito incredibile Shengelia, Dobric e Smith.
La Virtus – senza Mickey, Polonara e Cordinier – poteva soffrire la fisicità dei turchi. L’ha fatto nel primo quarto contro Motley, ma poi una volta prese le misure la Segafredo è addirittura riuscita a prendere il largo.
Il Fener si è disunito e soprattutto innervosito. Ha commesso tanti falli e ha iniziato anche a protestare veementemente contro gli arbitri. Proteste che sono valse – su un presento fallo non fischiato a Shengelia – l’espulsione di coach Itoudis. Quell’episodio poteva caricare i turchi e in parte appagare i bolognesi. Invece la Virtus si è fatta ancora più forte e ha portato a casa questa partita fondamentale.
Per la Virtus ci sono 15 punti di Shengelia, 14 di Hackett, 11 di Dobric e 10 di Cacok.
Per il Fenerbahce invece arrivano 25 da Motley, 13 da Wilbekin e 10 da Hayes-Davis.
La cronaca
Dopo un primo frangente di studio, il Fener prova ad imporre la propria fisicità. Sale quindi in cattedra Motley: il lungo americano domina l’area e con lui gli ospiti vanno sul 16-5.
La Virtus però si sistema sia in attacco che in difesa e chiude il primo quarto sotto solo di 2 lunghezze sul 27-25.
In avvio di secondo quarto il protagonista è Cacok, su ambo i lati del campo. La Segafredo con lui e Hackett riesce a trovare anche il +5 sul 40-35. All’intervallo le V Nere conducono 46-44.
Il rientro in campo è eccellente per la Virtus. La Segafredo muove bene la palla e trova punti in continuità. Il Fenerbahce si disunisce e si innervosisce. Infatti Itoudis – dopo un presunto fallo non fischiato a Shengelia – perde completamente la testa e si fa espellere: 59-48 Virtus a 4.30 dalla fine del terzo quarto.
Al 30’ le V Nere conducono 70-58.
Ad inizio quarto periodo il Fenerbahce prova a ricucire lo svantaggio, ma la Virtus è molto brava a rispedire al mittente ogni tentativo di rimonta: a 4’ dalla fine i felsinei conducono 82-71.
Il Fener ormai non ne ha più, la Virtus vince 87-79.
QUI le statistiche complete del match
Eugenio Petrillo
Nell’immagine Cacok, foto Ciamillo-Castoria