Ultimo impegno annuale questa sera per la Segafredo, che affronta Pesaro in una classica del campionato, reduce dalla splendida vittoria sul parquet della Stark Arena di Belgrado davanti ad oltre ventimila tifosi del Partizan, rimasti silenziosamente attoniti, al suono della sirena finale.

La vittoria in Eurolega, la dodicesima di questa nuova stagione, che vede oggi la Virtus seconda in solitaria dietro solo ai campioni in carica del Real Madrid, avrebbe dovuto regalare una serata di festa per i ragazzi di coach Luca Banchi, ma purtroppo le notizie arrivate nelle ultime ore, non permettono alla Virtus di rallegrarsi più di tanto. All’infortunio di Daniel Hackett, che dovrebbe essere di lieve entità, visto come è rientrato in campo in Serbia e abbia affrontato gli ultimi giri di lancette, si è aggiunto quello di Devontae Cacok, che al momento sembrava di poco conto, ma che in un secondo tempo, ha destato parecchie preoccupazioni allo staff medico. Notizie ufficiali ancora non ve ne sono, ma le prime indiscrezioni, raccontano di un problema al ginocchio piuttosto serio, che costringerebbe il lungo virtussino a rimanere fuori dai giochi sino a fine stagione. Una brutta tegola, che cade proprio in un momento dove la Sefgafredo ha fuori anche Jordan Mickey, per una lesione ad un muscolo della coscia.

Se la squadra, ha saputo sino ad oggi compensare l’assenza di Mickey, riuscire in seguito a colmare anche quella di Cacok, è davvero arduo pensarlo, considerando il fatto che gli impegni di Eurolega sono spesso doppi durante la settimana, oltre al non trascurabile dato che giocatori come Brian Dunston, non sono più dei giovani virgulti.

Mentre sugli esterni, il possibile forfait di Daniel Hackett, possa essere sopperito in campionato da Bruno Mascolo (tenendo a mente la regola del numero di italiani da schierare), e in Eurolega dal nuovo arrivo Rihards Lomazs, che non è certamente un creatore di gioco, ma servirebbe come guardia spostando nel ruolo di portatore di palla Iffe Lundberg, è nel reparto lunghi che oggi la Virtus si scopre oggettivamente molto corta nell’organico.

E’ vero, che sotto canestro possono alternarsi nell’emergenza Dunston e Shengelia, ma utilizzando i due in quel ruolo, la coperta poi diventa corta nel ruolo di ala grande, dove rimangono Abass e Polonara. In realtà nel roster è presente anche Menalo, ma è chiaro a chiunque, che il ragazzo è ancora piuttosto acerbo per certi palcoscenici, specialmente quello europeo.

Tornando ai due italiani, Abass quando impiegato, ha dato segnali positivi, soprattutto quando in attacco riesce a rendersi pericoloso dall’arco, mentre la faccenda si complica analizzando la situazione di Polonara. Il ragazzo sta dimostrando un grande carattere, il solo fatto di andare in campo in certi contesti e di provare a dare una mano, merita un infinito elogio.

E’ doveroso ricordare che il nativo di Ancona, solo poche settimane fa, era sotto chemioterapia, trattamento medico che distrugge ogni genere di barriera immunitaria, debilitando il fisico a livelli inimmaginabili. Servirà quindi tempo per rivedere Achille in una condizione quantomeno accettabile, pensare di poterlo utilizzare più di qualche minuto al momento, è pura utopia.

Con questa situazione, il quadro è piuttosto chiaro, un rinforzo sarebbe la soluzione più logica per permettere a coach Banchi di avere un minimo di rotazione sotto canestro, in attesa del rientro di Mickey, che ha ricominciato a tirare a canestro, ma non è ancora in gruppo.

Cercare un elemento che possa inserirsi senza creare complicazioni, in un gruppo che sembra aver trovato gerarchie ed alchimie ben precise, è l’aspetto più complicato della questione, in un ruolo oltretutto, la cui disponibilità sul mercato non è così eccelsa.

L’identikit di colui che servirebbe in questo momento si potrebbe descrivere come un giocatore che abbia già una buona dose di esperienza nel gioco europeo, sia dotato di buona capacità di giocare per i compagni, non pretenda di finalizzare troppi palloni, ma soprattutto non abbia particolari velleità di rimanere per lungo tempo in campo, soprattutto nell’ottica di un rientro fra qualche settimana di Mickey. Il tutto, comprensivo di un costo ingaggio che non sia da star, dovendo anche fare i conti con il bilancio annuale. Un quadro non certo semplice, per chi dovesse mettersi al lavoro alla ricerca di questo ipotetico rinforzo.

La gara di stasera si presenta come una di quelle ad alto rischio per la Segafredo, proprio in virtù delle assenze dei bianconeri, e per lo sforzo profuso solo quarantotto ore fa in quel di Belgrado. I marchigiani arrivano all’Arena felsinea reduci dalla sconfitta patita fra le mura amiche ad opera di Varese. Hanno aggiunto da poco il play Andrea Cinciarini, classe 1986, uomo eterno per qualità di gioco e voglia di mettersi al servizio dei compagni. Pesaro vorrà giocarsi tutte le possibilità contro una delle corazzate del campionato, nella speranza di sfruttare il momento di difficoltà della squadra di coach Luca Banchi, costretto questa sera a serrare ulteriormente i ranghi, a causa dei tanti infortuni che hanno colpito i suoi ragazzi.

Quello su cui si può comunque scommettere, è che il carattere dei bianconeri, sarà ancora una volta una delle armi che vorranno mettere in campo per regalare ai propri tifosi, accorsi giovedì notte in aeroporto per festeggiare i propri beniamini, l’ennesima gioia di una stagione che sta andando ben oltre alle più rosee previsioni della vigilia.

Palla a due alla Segafredo Arena alle ore 21,00, agli ordini dei signori Bongiorni, Galasso e Valleriani. La gara verrà trasmessa su DAZN e DMAX, mentre Dario Ronzulli, racconterà la cronaca dell’incontro dalle frequenze radiofoniche di Radio Nettuno Bologna Uno.

Alessandro Stagni

Nell’immagine Iffe Lundberg (foto Camillo Castoria)