Un altro terzo periodo nefasto. Varese crolla a Treviso, beffardamente visto il risultato di 88-86, dopo una partita in cui i padroni di casa hanno dominato nei quarti centrali e si son fatti riprendere in un finale infuocato. Un super Olisevicius condanna Kastritis all’ennesima sconfitta. Il buio più nero della recente storia di Varese.
17-0. Per più di 4 minuti Varese non ha trovato la retina. I fantasmi del solito terzo periodo. Una sindrome che sembrava essere stata scacciata dall’arrivo del nuovo coach. Eppure, no. Un black-out che è costato 2 punti, di nuovo. Una Treviso che risorge dopo 3 sconfitte consecutive, ritrova sorriso e sicurezza sotto le ali sicure di un Olisevicius da 28 punti in 31 minuti. Numeri surreali per l’ala lituana che domina sul piccolo Assui e su tutti gli altri giocatori di Varese. Irresistibile fisicamente, irreale tecnicamente.
Non basta Alviti e nemmeno Hands. Commovente il primo, che suona la carica a fine terzo periodo e riporta Varese a -2. 24 e 24, i due beniamini di Varese, a colpi di triple e punti pesanti hanno provato a tenere in piedi una baracca che ormai scricchiola sempre di più. Il finale è infuocato: Varese ha persino la palla per trovare il pareggio o poco più su un errore di Treviso in uscita. Non lo sfrutta, con Bradford che sbaglia completamente scelta. Treviso respira, Varese crolla. Ancora. E ora, domenica, in casa con Scafati è davvero l’ultima spiaggia.