Le parole dei due coach, quello di Trento Lele Molin e quello di Brescia Alessandro Magro, dopo il loro scontro nel ventesimo turno di LBA:
LELE MOLIN:
«Al di là della scontata soddisfazione di aver giocato una buona partita e di averla vinta, ci tengo a menzionare e ringraziare il nostro staff medico: tutti nelle ultime settimane e negli ultimi giorni hanno svolto un grandissimo lavoro per recuperare gli acciacchi dei nostri giocatori, in particolare di Mattia Udom che oggi oltre ad essere stato in grado di scendere in campo è risultato decisivo. Non mi piace parlare dei singoli, ma ringrazio Mattia per la disponibilità e per lo spirito con cui è entrato in campo. Per il resto la partita credo sia stata decisa dalla nostra difesa: nella seconda metà abbiamo concesso a Brescia solo 34 punti, 21 dei quali sono arrivati da tiro libero. Abbiamo messo in campo un grande spirito di sacrificio da parte di tutti, è stata una bella serata».
ALESSANDRO MAGRO:
“Tutti sappiamo quanto è difficile ripartire dopo la pausa e giocare contro una squadra come Trento, abbiamo sofferto la loro fisicità, la loro capacità di mettere il corpo addoso, di distruggere ogni situazione in uscita dai blocchi, ogni pick and roll. Non ci hanno fatto giocare una bellissima pallacanestro, tiri 21/61 dal campo, è difficile vincere fuori casa con queste percentuali. Il dato che deve farci tornare in palestra è la consistenza dentro l’area, abbiamo dato fiducia a Matteo Spagnolo, che non doveva convincermi con questa prestazione a convocarlo con l’U20, l’avrei convocato lo stesso. Hanno trovato una partita per merito, dove le percentuali da tre punti per loro sono stati felici, il canestro di Spagnolo, quello di Udom, quando prendi fiducia può succedere. Nei momenti importanti abbiamo perso palloni in attacco ed hanno guadagnato possessi in attacco che gli hanno dato tiri facili. Noi abbiamo fatto 1/13 da tre nel secondo tempo, loro 7/13. Non facciamo drammi, ho detto alla squadra di non guardare la classifica. Dobbiamo ripartire dall’intensità difensiva che abbiamo messo a Torino e ci ha fatto vincere un trofeo storico per il club. È una lezione e da essa dobbiamo trarre insegnamenti”