Le parole dei due coach, quello di Treviso Frank Vitucci e quello di Tortona Walter De Raffaele, dopo il loro scontro nel ventisettesimo turno di LBA:
FRANK VITUCCI:
“È stata una partita molto dura, in cui abbiamo meritato di vincere, seppure avremmo dovuto farlo con meno sofferenza. Abbiamo giocato molto bene nel primo tempo, sia dal punto di vista difensivo che offensivo. Un po’ ci aspettavamo il loro ritorno perché Tortona è una squadra di alto livello, e lo ha fatto usando gli strumenti che fino a quel momento eravamo riusciti a controllare: le capacità di creare un tiro dal palleggio e di punire la difesa appena c’è una rotazione o un aiuto in ritardo. Siamo calati dal punto di vista fisico anche perché abbiamo avuto una rotazione più corta: Macura non è rientrato perché aveva un forte mal di testa e Caroline non era disponibile a causa di un problema al piede. Al di là di questo, sono contento perché abbiamo vinto una partita contro una squadra importante, dopo una serie di sconfitte. Nel finale si sono viste un po’ di apprensione, ansia e paura, ma poi Bowman ha risolto la situazione a modo suo: oggi ha fatto sicuramente una grande partita, anche dal punto di vista difensivo. Sono felice per la squadra e per il club, perché ci stiamo salvando con le nostre mani. La partita è stata un po’ lo specchio della stagione: ci sono stati momenti molto molto buoni e tanta sofferenza nell’ultima parte, ma la squadra ha dimostrato che voleva fortemente vincere”
WALTER DE RAFFAELE:
“Una partita da due volti, primi venti minuti di livello molto basso da parte nostra sia in termini di energia che di attitudine, poi un finale di terzo periodo e tutto il quarto quarto di grande spessore del nostro gruppo degli italiani. Abbiamo avuto la possibilità di vincere, abbiamo commesso un errore fatale sull’ultima bomba di Bowman sul +2, poi abbiamo sbagliato un buon tiro alla fine ma nulla da recriminare verso chi ha finito la partita e soprattutto verso chi ci aveva portato a rientrare, mostrando quello che dobbiamo fare. Continuiamo a lottare con quelle che sono le nostre armi, un gruppo che ha fatto vedere di tenerci”.