L’inizio dell’LBA 2024/25 è ancora lontano, manca più di un mese alla prima palla a due ma, nel frattempo, le squadre iniziano a prendere ritmo nelle gambe con qualche amichevole. Scafati quest’oggi ha iniziato contro Rieti la sua PreSeason vincendo 77-69, al PalaMangano, dove poi giocherà l’11 settembre contro la neopromossa in A2 Avellino, un derby campano che non sarà solo un’amichevole. Intanto oggi abbiamo avuto la possibilità di iniziarci a fare una idea sulla nascita della nuova Scafati che ha iniziato il raduno esattamente 15 giorni fa, con alcuni giocatori che sono arrivati strada facendo, l’ultimo è proprio Amida Brimah che infatti non ha esordito con la maglia gialloblù in amichevole essendo arrivato sabato.
L’analisi di questa partita sarà molto importante per i rispettivi allenatori che dovranno quindi agire per trovare soluzioni ad eventuali problemi verificatisi. Scafati approccia la partita allo stesso modo di Rieti, nessuna delle due vuole giocare, entrambe vogliono fare il più possibile e battere l’avversario in qualsiasi modo, la gara infatti si accende anche dal punto di vista mentale con faccia a faccia in campo e interventi aggressivi dei giocatori di coach Rossi che giocano come se fosse una partita ufficiale, con anche falli pericolosi pur di mettere in difficoltà l’avversario. Ne esce così una partita avvincente e non noiosa con le due squadre a darsi battaglia sul parquet punto a punto, vince alla fine Scafati 77-69 con una prestazione nel complesso da rivedere, soprattutto per quanto riguarda l’alchimia di squadra che si vede in poche azioni, ma considerando che il gruppo è nato da appena due settimane non c’è da stupirsi.
Analizzando la parte tecnica dei vari giocatori di Scafati bisogna dire che la squadra è davvero interessante, un mix di esplosività, potenza, 1 contro 1 e difesa importanti che possono mettere in difficoltà bene o male tutte le 15 formazioni del campionato di Serie A. Coach Marcelo Nicola chiede ai suoi una difesa aggressiva uomo contro uomo, cercando sempre di concedere tiri da fuori e mai penetrazioni semplici con arresto e tiro o con affondo fino al canestro, tutto ciò infastidisce gli avversari che non riescono ad avere spazio di manovra e sono costretti ad accelerare i tempi, forse anche per questo nel secondo tempo coach Rossi ha chiesto ai suoi di giocare rapidamente in attacco, prendendosi anche un tiro dopo aver appena superato la metà campo.
Per fare un gioco del genere ci vogliono i giocatori che possono farlo, ebbene quasi tutti sono in grado, l’unico che forse non può tenere una difesa aggressiva per tutta l’azione e che quindi deve marcare lunghi e più lenti nel gioco è Scott Ulaneo (bisognerà vedere Brimah), che non prende spesso il post basso mentre viene usato più su i pick and roll ed è molto attivo sui tap-in a canestro e a rimbalzo in difesa, alternativa importante al nuovo arrivato Brimah. L’altro che può giocarsi il post basso è Pinkins, anche lui però preferisce giocare fuori, mentre l’anno scorso è stato quasi costretto ad alternarsi nell’area piccola per mancanza di alternative a Nunge, quando però è sul perimetro è pericoloso sia con il tiro da tre che con una penetrazione a canestro, più libertà di movimento rispetto alla stagione passata ce l’avrà. Tolbert invece è un giocatore atletico e di esplosività, cerca molto il gioco con i compagni per avere palla vicino al canestro, anche lui presenza importante a rimbalzo, deve però un pò allenarsi sui tiri liberi, troppi errori.
Il leader della squadra in campo è però Rob Gray che detta il ritmo e quando vuole lo spezza con velocità e penetrazioni furibonde a canestro, Frank Mason invece non ha convinto ancora, qualche errore di troppo sia in fase di impostazione che in attacco, quando vuole però cambia gioco con una facilità impressionante, riesce infatti velocemente a dare la palla ai propri compagni con passaggi incredibili. Stewart è stato sorprendente, ha un ottimo tiro, sia da fuori che da dentro, può attaccare il canestro, anche se preferisce prendersi tiri dalla lunetta, può essere la mina vagante che cambia le partite.
Parlando invece degli italiani ottima prova di Federico Miaschi che non ha paura a prendersi tiri difficili o con contatti attaccare il ferro, personalità però che deve dimostrare anche in campionato quando farà il salto di categoria, visto che Rieti era avversaria in Serie A2. Zanelli prende fiducia nel corso della partita ed è anche lui leader nel gioco, non quanto Mason e Gray ma quando ha la palla riesce a muoverla bene con i compagni, mentre Babilodze sorprende con giocate in attacco rapide e una difesa asfissiante anche ai più veloci di Rieti e ai portatori di palla. Coach Nicola che dovrà modificare qualche assetto e trovare la giusta chimica di squadra, il primo appuntamento della stagione si conclude comunque in positivo con una vittoria conquistata lottando contro un’ottima Rieti che si vuole presentare alla nuova Serie A2 al meglio possibile.
TABELLINO
SCAFATI: Mason 6, Tolbert 6, Gray 14, Timperi, Zanelli 6, Babilodze 4, Ulaneo 1, Miaschi 11, Pinkins 15, Stamov, Stewart 14.
Coach: Marcelo Nicola
RIETI: Spencer 12, Adeola 2, Piunti 5, Sarto 3, Sipala 2, Cicchetti M., Piccin 5, Johnson 18, Monaldi 7, Cicchetti A. 4, Spanghero 11.
Coach: Alessandro Rossi
LE PAGELLE
GIVOVA SCAFATI
MASON: 5.5
TOLBERT: 5.5
GRAY: 7
ZANELLI: 6
BABILODZE: 6
ULANEO: 5.5
MIASCHI: 7
PINKINS: 7
STEWART: 7
SEBASTIANI RIETI
SPENCER: 7
ADEOLA: 5.5
PIUNTI: 6
SARTO: 5.5
PICCIN: 6
JOHNSON: 7.5
MONALDI: 6.5
CICCHETTI A.: 6
SPANGHERO: 7
Alessio Apicella
Foto di Ciamillo Castoria