Un passato glorioso, che stride con un presente ben più modesto, è quanto traspare dalla partita ‘di cartello’ della XXV giornata di Lega ABA, il campionato che raccoglie il meglio della pallacanestro ex jugoslava, tra Split e Partizan. Seppur non primario in termini di classifica, l’incontro rimanda a pagine storiche del basket di fine anni Ottanta ed inizio anni Novanta, quando lo Split, allora chiamato Jugoplastika, ed il Partizan hanno dominato sia in Jugoslavia, che in Europa.

Toni Kukoč, Dino Rađa, Žan Tabak, Duško Ivanović, Velimir Perasović, Goran Sobin e coach Boža Maljković lato Spalato, Željko Obradović, Vlade Divac, Žarko Paspalj, Miroslav Pecarski, Ivo Nakić e coach Duško Vujošević lato Belgrado sono stati i protagonisti di tre serie di finali emozionanti ed altamente qualitative del torneo nazionale di Jugoslavia tra 1988 e 1991.

Particolarmente rilevanti sono infatti state le finali del 1988, avvenute a nove mesi dal trionfo della Jugoslavia di Kukoč, Rađa, Divac, Đorđević, Pecarski e Teoman Alibegović, allenata da Svetislav Pešić, ai mondiali under 19 di Bormio, e quelle del 1989, che al netto degli sviluppi extracestistici (con la Jugoplastika vittoriosa a tavolino per via del ritiro del Partizan dal campo in gara 2) hanno caratterizzato una sorta di spareggio sul tetto d’Europa tra i vincitori della Coppa dei Campioni d’Europa, la Jugoplastika, e della Coppa Korać, il Partizan.

Il Partizan deve, lo Split può

Venendo alla situazione attuale, il Partizan, primo in classifica con un bilancio di ventun successi e tre sconfitte ex aequo con la Budućnost, ma con lo scontro diretto a proprio sfavore, è chiamato ad una trasferta ostica nella quale Belgrado deve assolutamente vincere per tenere il passo della compagine di Podgorica, a sua volta impegnata a Zagabria in trasferta contro la Cibona.

Lo Split, dodicesimo con otto vinte e sedici perse, a pari merito col Borac, è invece saldamente in zona tranquillità a sei giornate dal termine della stagione regolare. Nel contempo, la compagine allenata da Veljko Mršić è moralmente fuori dalla lotta per i playoff.

I valori in campo

Alla partita, il Partizan, alle si presenta con la migliore difesa ed il miglior attacco del campionato con medie di 74,0 punti concessi e 91,9 punti segnati ad incontro. Altresì, la squadra allenata da Željko Obradović eccelle in termini di aggressività difensiva e difesa perimetrale, con 14,6 palle perse provocate per mezzo di 8,4 palle rubate, oltre a 7,8 triple ricevute a gara.

Lo Split, dal canto suo, possiede il secondo miglior controllo di palla del torneo ex jugoslavo mediante 11,0 palle perse commesse a partita, ossia 0,4 turnover in meno rispetto ai campioni in carica della Crvena Zvezda, che detengono la migliore prestazione a riguardo in campionato.

Le ‘partite nelle partite’

Sul piano individuale, la partita offre una serie di duelli degni di considerazione, a partire da uno scontro nel pitturato tra Balša Koprivica del Partizan e David Škara dello Split, senza tralasciare un confronto di esterni tra Vanja Marinković per parte bianconera, ed Antonio Jordano tra le fila dei gialloneri.

Nel reparto esterni, da segnalare è altresì un duello di playmaker tra Carlik Jones lato Belgrado, ed il neoacquisto Adam Smith lato Spalato.

La classifica di Lega ABA

Il prossimo turno di Lega ABA

Matteo Cazzulani

Nella foto: Le fasi di una partita tra Jugoplastika e Partizan. Credits: Youtube