Sei vittorie consecutive contro una squadra costruita per difendere il titolo di campione della ex-Jugoslavia è sicuramente il miglior modo per la Stella Rossa di festeggiare un successo a tutto tondo nella Lega Adriatica (ABA), il campionato che raccoglie il meglio della pallacanestro di Serbia, Croazia, Slovenia, Montenegro, Bosnia e Macedonia del Nord la cui finale, da oramai tre stagioni, è appannaggio delle due compagini di Belgrado più importanti.

Con una vittoria in casa del Partizan, davanti ad una Štark Arena dipinta di bianconero, la Stella Rossa ha chiuso la finale con un 3-0 nella serie maturato per mezzo di un successo in un incontro nervoso, a tratti lento, che la compagine biancorossa ha controllato nel punteggio nella sua quasi totale interezza.

Una gara equilibrata ma nervosa

Costretto a vincere per mantenere aperta la serie, il Partizan ha tenuto la partita sul vivo fino alle ultime sue fasi, con una tripla messa a segno da Aleksa Avramović a 44 secondi dalla fine, tale da riaprire un incontro che, solo ad inizio quarto quarto, aveva visto la Stella Rossa raggiungere una doppia cifra di vantaggio per la prima volta nel corso della gara.

Sotto di 3 a 10 secondi dal termine, poi, la compagine di casa ha avuto a disposizione il tiro del pareggio. Avramović, questa volta, non è stato tuttavia abbastanza preciso da evitare la vittoria di partita e titolo per parte degli ospiti.

Prima delle concitate battute conclusive, la partita è stata segnata da un solido equilibrio nel corso del primo tempo, coi biancorossi a chiudere avanti di 2 nel primo quarto, poi sopra di 4 alla pausa lunga. Nella terza frazione di gioco, in seguito, i bianconeri hanno perso terreno, andando all’ultima pausa sotto di 7.

Oltre al verdetto del campo, a fare notizia è stato anche un episodio precedente all’inizio della partita che nulla dovrebbe avere a che fare con lo sport. Come riportato dal sito Telegraf, James Nunnally del Partizan e Stefan Lazarević della Stella Rossa sarebbero stati protagonisti di lite molto accesa, che alcuni compagni di squadra avrebbero sedato prima che essa potesse degenerare.

Un fatto grave, che potrebbe portare a conseguenze disciplinari da scontare nelle prime partite della prossima stagione, che ben dimostra quanto, a Belgrado, la tensione sia alta quando ad incontrarsi sono le principali squadre della città.

Difesa, rimbalzi e circolazione di palla

Sul piano statistico, la Stella Rossa, allenata da Ioannis Sfairopoulos, ha prevalso grazie ad una difesa capace di tenere il Partizan a 76 punti segnati in 40 minuti, con, in particolare, un 30,8% da tre.

Altresì, i biancorossi hanno dominato a rimbalzo, oltre a produrre una circolazione di palla maggiormente efficiente. D’altro canto, una migliore aggressività difensiva, con un rapporto perse/recuperate maggiormente favorevole, non è bastato ai bianconeri di coach Željko Obradović.

Tra le fila della Stella Rossa, da segnalare sono i 12 punti di Luka Mitrović e Rokas Giedraitis, mentre Yogo Dos Santos ha chiuso la serata con un bottino di 11 punti. Lato Partizan, Avramović con 17 punti è stato accompagnato da Danilo Anđušić con 13 punti.

I meriti della Stella Rossa e i demeriti del Partizan

La vittoria ha permesso alla Stella Rossa di ottenere il settimo titolo di Lega Adriatica della sua storia e, così facendo, agganciare proprio il Partizan in testa alla classifica delle squadre che hanno vinto più titoli ex-jugoslavi da quando, nel 2002, la ABA è stata fondata.

Ioannis Sfairopoulos, subentrato a stagione in corso alla guida della compagine biancorossa di Belgrado al posto di Duško Ivanović, è stato l’artefice di un successo che, ad inizio stagione, sembrava difficile da ottenere per via della concorrenza del Partizan.

Difensivamente attento ed offensivamente paziente tanto quanto Ivanović, Sfairopoulos, nel giro di poco tempo, è riuscito ad adattare i giocatori della Stella Rossa al suo gioco e, soprattutto, ad uno stile meno duro, ma ugualmente esigente, in confronto a quello del coach montenegrino.

La serie di finale, del resto, è stata l’ennesima prova nel corso dell’intera stagione di come la Stella Rossa, sotto la guida del coach greco ex-Olympiacos, abbia meritato il titolo in termini di compattezza, precisione e determinazione.

Lo stesso, purtroppo, non può dirsi del Partizan, che durante la stagione, sia in Lega ABA, che in Eurolega, non è riuscito a trovare una propria identità, forse a causa dei tanti, troppi stranieri nel roster di una squadra storicamente fucina di talenti locali.

Ancora una volta, a riprova di ciò vi sono i tabellini della finale, con due giocatori serbi, Avramović ed Anđušić, ad essere gli unici, tra i vari Punter, LeDay, Caboclo e Kaminsky, a caricarsi la squadra di coach Obradović sulle spalle nel momento che più conta.

Ioannis Sfairopoulos come Željko Obradović, Danijel Jusup e Zmago Sagadin

Tornando a Sfairopoulos, il titolo ABA ha permesso al coach greco di accedere al gruppo degli allenatori capaci di trionfare nel torneo. Un gruppo al quale appartengono dei ‘grandi’ della pallacanestro ex-jugoslava, come Željko Obradović campione nella scorsa stagione col Partizan, Danijel Jusup trionfatore con lo Zadar nel 2003, e Zmago Sagadin vincitore con l’Union Olimpija di Lubiana nel 2002.

Lecito sottoloneare, la graduatoria degli allenatori con più successi nella Lega ABA è guidata da Duško Vujošević, vincitore col Partizan in 5 occasioni, assieme a Dejan Radonjić, campione di Lega ABA anch’egli per 5 volte con la Stella Rossa.

Partizan vs. Stella Rossa 76:82 (serie 0-3) – statistiche

Matteo Cazzulani

Nella foto: la Stella Rossa mentre festeggia il titolo. Credits: ABA League / Dragana Stjepanović