Archiviata con successo Gara 1, Cantù vuole confermarsi e certificare la serie sul 2-0. I primi 40′ di un caldo (e colorato) PalaDesio hanno dato già le prime chiavi di lettura di una sfida – contro la Fortitudo – che può regalare spettacolo. Non solo per la storicità del confronto, quanto per la capacità e la volontà dei due allenatori di prevalere. L’uno sull’altro. Brienza e Caja: allenatori simili, ma allo stesso tempo diversi.

Il punto di riferimento? La difesa. E in questo fondamentale, è stata Cantù a dimostrarsi pronta. Feroce. E tempestiva (McGee, Piccoli e Riismaa su tutti). Limitato nel secondo tempo un Pietro Aradori da 23 punti complessivi, Cantù ha chiuso ogni spazio anche a chi, come Gabriel o Fantinelli, aveva bisogno di mettersi in ritmo.

Non solo la difesa. A fare la differenza in Gara 1 è stata anche la panchina. Moraschini e Baldi Rossi – tra gli altri – sono stati in grado di sopperire all’inaspettata insufficiente prova offensiva di McGee, non tanto nella scelta dei tiri quanto nell’efficacia (1/8 dal campo). Una cosa è certa: se Cantù vince anche senza i “soliti” 15/20 punti della guardia americana, allora tutto diventa più semplice e funzionale.

Gara 2 sarà una conferma anche per Grant Basile: alla sua prima serie playoff in carriera, il numero 21 biancoblu potrà dare ora continuità ai primi 40′ e soprattutto a una regular season in cui nessuno (nel girone d’andata) è stato più forte di lui.

Lorenzo Bloise

Photo by Walter Gorini (fonte: Pallacanestro Cantù)