Sei giornate alla fine della prima fase di Eurocup: si entra nello sprint finale, ma sono pochi i verdetti sicuri nella competizione.
☺
GIRONE B, REGNA L’INCERTEZZA E NE GUADAGNA LO SPETTACOLO
Non più di due settimane fa i giochi sembravano praticamente fatti nel girone B: una squadra nettamente davanti a tutti, due inseguitrici che provavano a tenere il passo, due compagini in enorme difficoltà e apparentemente segnate, un gruppo centrale ben definito. Sono bastati due turni a ribaltare completamente la situazione: Gran Canaria ha incassato due ko consecutivi venendo agganciato in classifica dal Bourg-en-Bresse, Ulm e Cluj hanno a loro volta accorciato, mentre Buducnost e Ankara sono rientrati con prepotenza nel discorso qualificazione. Ora ci sono quattro squadre (fra cui Trento) a pari merito dall’ottava alla quinta posizione, e in vetta altre quattro racchiuse in due vittorie. Ricordando che avanzano le prime sei, si può dire che è ancora tutto ancora apertissimo, e si preannunciano sei turni di grandi emozioni
PER VENEZIA UNA SCONFITTA “A METÁ”
Poteva andare peggio all’Umana Reyer Venezia dopo la netta sconfitta incassata dai lanciatissimi israeliani dell’Hapoel Tel Aviv. Gli orogranata sono crollati per 100-81, ma di fatto i ko di Vilnius, Prometey e Amburgo hanno fatto sì che il distacco sia dalle inseguitrici che dalla zona qualificazione rimanessero invariati. Recuperare il terreno perso potrebbe essere complicato, ma il tempo e le occasioni per farlo (grazie ai vari scontri diretti) non mancano e la parte difficile del calendario è alle spalle.
☹
GRAN CANARIA, CHE SUCCEDE?
Uno scivolone in overtime, contro una squadra ben attrezzata come Ulm, dopo dieci vittorie consecutive, può capitare a tutti, compreso ai campioni in carica. Meno comprensibile, però, è la figuraccia rimediata in settimana da Gran Canaria, demolita fra le mura amiche dall’Aquila Basket Trento. Forse la sconfitta più netta sofferta in Europa in tutto il 2022 dagli spagnoli, che contro i bianconeri sono apparsi contemporaneamente svogliati e a corto di energie. Ora Bourg ha recuperato e, per evitare di trovarsi un abbinamento sfavorevole dopo l’eccellente lavoro svolto durante l’andata, i canarini saranno chiamati a riscattarsi prontamente.
ANKARA, QUESTA FA MALE
I vicecampioni in carica del Turk Telekom Ankara, come detto, sono riusciti a migliorare la loro situazione dopo un avvio difficile e possono ancora giocarsi le loro carte per il passaggio nel gruppo B, ma i risultati di questa giornata rischiano davvero di aver compromesso gran parte del lavoro svolto. Le vittorie di Buducnost, Lietkabelis e Trento, insieme al ko sofferto contro l’Aris, fanno sì che ormai per la compagine turca sia vietato commettere qualsiasi passo falso.
MVP DI GIORNATA: TJ SHORTS, PARIS BASKETBALL
Una prova per legittimare non solo il fatto che i parigini in questo momento siano insieme a Gran Canaria la principale candidata alla vittoria finale, ma anche per ribadire che nella corsa all’Mvp della competizione il favorito numero uno rimane lui, il playmaker americano in ascesa dopo gli ottimi risultati ottenuti con Bonn l’anno scorso. Shorts domina incontrastato contro Amburgo con una prova di pura onnipotenza: 27 punti con due errori al tiro, 7 assist, due recuperi e un 37 di valutazione. Questo è un giocatore che vale già abbondantemente l’Eurolega.
L’UNDER 22: KARLO MATKOVIC, CEDEVITA LUBIANA
La stagione degli sloveni rimane un “pianto” con 12 ko in altrettante uscite, ma almeno nell’ennesima sconfitta stavolta per mano del Besiktas c’è chi riesce a mettersi in mostra. Prova convincente quella del gigante croato classe 2001, che alla sirena finale registra 22 punti e 5 rimbalzi per un 26 di valutazione. Prestazione da premiare in una giornata in cui sono pochi i giovani che riescono a incidere particolarmente.
IL QUINTETTO IDEALE
T.J. SHORTS (Paris Basketball)
XAVIER MUNFORD (Hapoel Tel Aviv)
ISIAHA MIKE (Bourg en Bresse)
ANDREJS GRAZULIS (Trento)
ONDREJ BALVIN (Prometey)
Qui la classifica dei gironi
Qui la prossima giornata
Nell’immagine Paul Biligha, foto Eurocup
Di Massimo Furlani