Settimana sorprendente di Euroleague dal punto di vista dei risultati. Nella serata di giovedì, complici due rinvii, si giocano solo due gare. Cadono Barcellona e CSKA, rispettivamente contro Efes e Valencia. Le sorprese non finiscono qui. Nella seconda parte del turno il Real Madrid viene massacrato in casa dal Baskonia per 64-84. Non sfrutta una grandissima occasione l’Olimpia Milano, battuta 78-69 a Villeurbane dall’ASVEL. Intanto vola ancora il Fenerbahce, vincente nel big match contro lo Zenit San Pietroburgo. la classifica di Euroleague si fa ora sempre più corta e le prossime settimane possono definire chi lotterà fino in fondo per i posti che contano.       

CHI SALE

Efes Istanbul. E alla fine arriva l’Efes. La risalita dei dominatori della scorsa stagione è ormai definitivamente certificata grazie al gran colpo di Barcellona. Per larghi tratti si è rivisto un grande Efes. Guidato dal talento immenso di Shane Larkin e Vasilije Micic, il team turco ha battuto con grandi dosi la difesa del Barcellona, orribile per una sera. A ruota hanno trovato spazi e fiducia tutti gli altri. Nella classifica di quest’anno, peraltro, i posti migliori non distano molto. Don’t count them out.                  

Fenerbahce. Sono la squadra del momento, sotto tutti i punti di vista. Igor Kokoskov ha avuto il tempo necessario per lavorare e sta ripagando la fiducia. L’innesto di Marko Guduric ha facilitato la vita di tutti, quella di Nando De Colo in primis. Con il francese tornato protagonista in regia, l’attacco turco è cambiato radicalmente. Le vittorie consecutive sono ora 9, e 92 punti alla difesa dello Zenit non li aveva segnati nessuno quest’anno. Corrono per le Final Four. Forse, per il titolo.                      

Jalen Reynolds. Merita il premio di giocatore più migliorato della stagione. Sotto l’ala protettiva di Andrea Trinchieri ha fatto progressi incredibili dal punto di vista tecnico, soprattutto in post basso. E ora ne sta traendo tutti i frutti migliori. Nel derby tedesco contro l’Alba Berlino il mattatore è lui. 24 punti e 10/15 da due due punti con 30 di valutazione per una prova che ha tutti i crismi di ciò che si può definire mostruoso.                    

Baskonia. Ogni volta che pare essersi persa definitivamente, la squadra di coach Dusko Ivanovic regala colpi inattesi. Dopo la vittoria casalinga contro lo Zalgiris, i Baschi vanno a Madrid, dove asfaltano i padroni di casa del Real. Un prova che nasce prima di tutto da una difesa che concede la miseria di 64 punti ai Blancos e che si sviluppa nella capacità di convertire tutto ciò in canestri facili. Non vogliono proprio mollare le speranze playoff di Euroleague.                        

Valencia. Dopo un periodo disastroso in Europa, si rilanciano grazie allo stop imposto al CSKA. Servono due overtime per battere la resistenza stoica di Mike James, ma alla fine la coralità premia. Torna ai propri livelli Bojan Dubljevic, mentre sono determinanti i 22 punti a testa di Klemen Prepelic e Nikola Kalinic, tornati finalmente sugli scudi. La quasi totale mancanza di atletismo continua a essere un grosso problema, ma Valencia prova a restare lì fino alla fine.                

CHI SCENDE

Barcellona. Dopo lo stentato successo del Pireo, Sarunas Jasikevicius si era detto preoccupato della mancanza di intensità e fisicità. Faceva bene. Una settimana dopo il Barcellona offre forse la propria peggior prova difensiva della propria stagione di Euroleague, perdendosi continuamente contro il pick and roll dell’Efes. E’ questione di mancanza soprattutto da un punto di vista dell’atteggiamento, qualcosa di inaccettabile. E il Coach aveva ragione. Se non difende, questa squadra non sembra valere molto più delle altre. Il primo posto non è cosa poi tanto scontata.

Olympiacos. Se la squadra di Georgios Bartzokas cercava un modo per uscire in maniera definitiva dalla lotta playoff, lo ha trovato. Tutto si poteva pronosticare, ma non una sconfitta contro un Panathinaikos privo della stella Nemanja Nedovic. Una squadra che ha bisogno di far giocare male gli altri non ha difeso, palesando poi le consuete difficoltà a generare vantaggi in attacco. E’ ancora presto, ma la corsa sembra al capolinea.                

CSKA Mosca. Con la stagione di Nikola Milutinov già prematuramente conclusasi, ora sarà fuori per diverse settimane anche Tornike Shengelia. Mike James è stato reintegrato, ma la trasferta di Valencia ha reso subito chiara una cosa. Il talento nativo di Portland dovrà fare quasi tutto da solo. Ricordando che è ancora fuori pure Will Clyburn, in un gioco basato sull’uno contro uno mancano tre dei quattro interpreti principali. Così si fa veramente difficile, e i momenti decisivi a La Fonteta lo hanno provato. Con un girone di ritorno da cinque sconfitte in sette gare la discesa verso il mischione è sempre più ripida.       

Real Madrid. Una situazione di roster ai limiti dell’insostenibile sta rendendo proibitivi anche impegni sulla carta decisamente abbordabili, come quello casalingo contro il Baskonia. La partita si era già conclusa, di fatto, nel primo quarto. da lì i Baschi hanno solo dovuto amministrare. Più che parlare di occasione persa rispetto ai risultati delle altre Big, c’è forse da preoccuparsi per un calendario difficile che si abbatterà su circostanze già molto complicate. Le prospettive sono tutt’altro che rosee.          

Olimpia Milano. Arriva la sesta sconfitta sulle otto totali subita da una squadra al momento fuori dai playoff. La risposta dell’Olimpia quando gioca contro molte delle più deboli sta diventando un caso. Non siano scusa le assenze. Milano resiste fin quando regge la difesa, ovvero per trentatré minuti. Non riesce però mai a chiudere la gara, complice un attacco ancora più individualistico del solito. Però non può sussistere un attacco di questo genere se Malcolm Delaney e Kevin Punter tirano 4/24 in due. Ora tre partite casalinghe (Maccabi, Khimki e Fener) intervallate dal recupero di San Pietroburgo. E’ il momento decisivo per sigillare i playoff e affermarsi come contender. Intanto, urge arrivarci vincendo la Coppa Italia.       

EUROLEAGUE – LA CLASSIFICA

Barcellona 17-7; CSKA Mosca 16-8; Olimpia Milano 15-8; Real Madrid 15-9; Bayern Monaco 15-9; Fenerbahce 14-10; Zenit San Pietroburgo 13-9; Efes Istanbul 13-10; Zalgiris 13-10; Valencia 12-12; Baskonia 11-13; Olympiacos 11-13; Maccabi Tel-Aviv 10-12;  ASVEL 10-13; Panathinaikos 9-15; Alba Berlino 8-16; Stella Rossa 7-16; Khimki Mosca 2-21

Nella foto: Malcolm Delaney (Ciamillo-Castoria)

Andrea Ranieri