Termina agli ottavi di finale il cammino dell’Italia agli Europei Under 20. I ragazzi di coach Magro perdono per 75 a 72 una partita duramente combattuta contro la Serbia e, com’era stato anche due giorni fa contro la Turchia, per gran parte del tempo passata ad inseguire nel punteggio. Ancora una volta nel finale è mancata forse l’esperienza e non si è riusciti ribaltare, nonostante le occasioni, una partita che per larga parte aveva visto l’inerzia a favore dei ragazzi di coach Canak. La prestazione nonostante la sconfitta può però ritenersi positiva, gli azzurri sono riusciti più volte a rientrare in partita e mettere anche la testa avanti quando invece sembrava che gli avversari avessero preso il volo.
LA CRONACA
La partita fin dalle prime battute si presenta molto fisica, e gli azzurri dimostrano un buon approccio al match, costringendo spesso gli avversari a forzare. In attacco allo stesso tempo riescono più volte a bucare la difesa serba con delle penetrazioni al ferro. I ragazzi di coach Canak salgono poi di colpi, alzando il ritmo in attacco, muovendo la palla e costruendo buoni tiri. L’Italia però riesce a rispondere pan per focaccia, migliorando ulteriormente la fase offensiva. I primi dieci minuti terminano sul punteggio di 16 a 15.
A cavallo tra il primo e il secondo periodo la Serbia riesce a mettere in piedi il primo allungo portandosi prima sul +4 (19 a 15) e poi sul +6 (23 a 17). L’ondata però non si arresta e il parziale arriva sul 13 a 5 dopo poco più di 4 minuti di gioco nel quarto. Il 55% al tiro da 3 avvantaggia sicuramente i serbi, che ne approfittano e scollinano la doppia cifra di vantaggio. Solo nel finale del primo tempo gli azzurri accorciano le distanze tornando solo a 8 lunghezze di svantaggio.
La seconda frazione si apre con una tripla di Virginio e il successivo appoggio al vetro di Maretto che rimettono la squadra a tutti gli effetti in partita sul 37 a 34. Nei frangenti iniziali del secondo tempo l’attacco azzurro si dimostra più fluido e il fondo della retina viene trovato con più continuità. Dall’altra parte però la Serbia non rallenta affatto. Il 10° punto di Vincini regala il -1, e il giro in lunetta successivo firma invece il sorpasso sul 44 a 45. La risposta degli avversari non tarda ad arrivare e, con 5 punti consecutivi, Saranovic e compagni tornano avanti di 4 lunghezze. Il tira e molla, con i ragazzi di coach Magro sempre ad inseguire, continua fino al termine del periodo, 59 a 54.
Nell’ultimo quarto si ripresentano i fantasmi del secondo, l’Italia non segna per 5 minuti e la Serbia torna in doppia cifra di vantaggio. Serve una fiammata di Davide Casarin per riaprire ancora una volta i conti, e a 3 minuti dalla sirena finale il punteggio recita 65 a 63. Il pareggio arriva a 2 minuti e 10 secondi ad opera di Giordano su assist di Casarin (67 a 67). Due liberi ridanno vantaggio alla serbia e Virginio prima e Giordano poi sbagliano la tripla del possibile sorpasso. Serve un gancetto provvidenziale di Vincini a mantenere vive le speranze azzurre a 16 secondi dalla fine (71 a 69). Non basta però neanche la tripla di Virginio a partita praticamente conclusa, dato che la Serbia rimane impassibile e mette a segno con freddezza tutti i tiri liberi a disposizione.
QUI le statistiche
In foto Casarin (FIBA)
Alessandro di Bari