Forse molti ragazzi che si stanno riavvicinando al basket italiano, che stanno scoprendo questo sport, stanno iniziando anche a seguire e conoscere meglio i propri idoli. Di solito i propri idoli sono dei giocatori a cui ci affezioniamo particolarmente e, può capitare, che sia un giocatore italiano perchè ci si sente più vicini a lui.
Tra i tanti italiani, giovani e non, di questo campionato che è di altissimo livello, i ragazzi, probabilmente, si stanno affezionando a uno in particolare, a un ragazzo che ha vestito la maglia azzurra e che ha vinto un anello NBA, non è giovane, non è alto 2,20 metri, non è Fontecchio che si trova dall’altra parte dell’oceano, è semplicemente un giovanotto un pò cresciuto che sta vivendo la sua seconda vita a Bologna, parliamo, come avete letto dal titolo, di Marco Belinelli.
Nella sua seconda vita alla Virtus Bologna sta tornando a dominare i parquet del basket italiano ed europeo, l’arrivo di Luca Banchi lo ha rinvigorito e fatto tornare ai bei tempi dell’NBA quando giocava nella squadra più forte del mondo: 14.3 punti in 21 minuti mediamente, quest’anno in stagione soltanto quattro volte non ha chiuso la sua partita in doppia cifra, percentuali dal campo e ai liberi impressionanti, 50.7 da due, 40.5 da tre, 91.5 ai liberi, solo 5 sbagliati in tutta la stagione (54/59), con una valutazione media di 11.1.
Impressionante considerare che l’anno scorso aveva concluso la sua stagione con una media punti di 12.9, considerando anche i playoff, un Belinelli che sta continuando a distruggere tutti anche a questa età, e anche lunedì, nel posticipo di LBA contro Brescia, prima in campionato, nel giorno del suo compleanno, non si è tirato indietro:
-17 punti in 13 minuti di campo (media di 1,3 punti ogni minuto);
-4/4 da tre;
-5/6 ai liberi;
-4 assist;
-4 falli subiti;
-21 di valutazione;
-38 anni compiuti il giorno della partita.
Un giocatore straordinario che, quando si ritirerà, rimpiangeremo e ricorderemo come uno dei più grandi della storia del basket italiano, e che fine alla fine ci sorprenderà con le sue giocate anche ad età avanzata, e se negli Stati Uniti, oltre oceano, si godono la longevità di Lebron James, che a fine anno compirà 40 anni, noi qui in Italia, ci godiamo la longevità di Belinelli, con un pensiero a Pozzecco che, lo sappiamo, sarà sudando giorno e notte pensando a chi dovrà convocare per il PreOlimpico di luglio.
Foto di Ciamillo Castoria