Al Medionalum Forum di Assago, domenica, è andata in scena una partita che aveva, per tutti, un sapore diverso, perchè l’Olimpia Milano attendeva l’Aquila Basket Trento, formazione che, poco più di un mese e mezzo prima, aveva battuto proprio i biancorossi in finale delle Final Eight di Coppa Italia, consegnando il primo titolo della storia bianconera alla società.
Milano, quindi, ha tanta voglia di riprendersi la rivincita in una partita che, oltre ad essere un big match, vale un pezzo importante per la classifica finale di regular season. Trento, infatti, si trova appena sopra di due punti a Milano, con una sola posizione a separare le due squadre.
Il match è molto equilibrato e teso, entrambe le formazioni vogliono a tutti i costi vincere la partita e, infatti, a poco dalla fine il punteggio dice 84-82 per i padroni di casa che a poco più di un minuto dalla fine hanno il possesso del potenziale +5.
La palla è tra le mani di Shavon Shields, il capitano di Milano (insieme a Pippo Ricci) sfrutta il blocco portato da Nikola Mirotic e attacca rapidamente il suo difensore, Myles Cale, che, però, non molla e scivolando velocemente riesce a recuperare e a mettersi addirittura davanti al suo attaccante.
A questo punto Shields si deve fermare, ci sono 7 secondi sul cronometro dei 24, sia Nebo che Dimitrijevic sono impossibilitati a ricevere il passaggio perchè ben marcati, per Mannion invece creare qualcosa di positivo con quel poco tempo sarebbe difficile e quindi si rischierebbe una palla persa velenosa.
Shields così fa un arresto e poi con un piede perno si gira, notando come Anthony Lamb si fosse leggermente staccato dalla marcatura di Nikola Mirotic per aiutare, nel caso ci fosse stato bisogno, Cale, e infatti in quel momento si trova sulla linea del tiro libero.
Il danese in canotta biancorossa vede subito lo spazio lasciato da Lamb e passa la palla a Mirotic. L’ala grande di Milano riceve la sfera e, senza muoversi, inizia a piegare le gambe guardando il canestro, con circa mezzo metro di spazio dalla linea dei tre punti.
Lamb, immediatamente, si lancia verso di lui per coprire il più possibile la visuale del canestro con le braccia…ormai però è troppo tardi, Mirotic fa partire una parabola a dir poco perfetta che si insacca nella retina segnando la tripla dell’87-82 che, di fatto, chiude il match.

Nikola Mirotic
EA7 Emporio Armani Olimpia Milano – Dolomiti Energia Trentino Trento
Foto AlessiaDoniselli / Ciamillo-Castoria
Un tiro che solo un campione del suo calibro si sarebbe potuto prendere, una tripla importantissima e dal peso enorme, che manda Milano a pari punti con Trento agganciandosi al treno per il primo posto, con 7 giornate tutte da giocare…queste sono le giocate che cambiano le stagioni, e queste giocate le possono fare solo i grandi campioni, come Nikola Mirotic.
Foto di Ciamillo Castoria