In foto Alessandro Gentile, credit Estudiantes
di Elio De Falco
Viaggio tra le gesta degli azzurri emigranti, episodio 4.
Come in quei quarti di finale del Mondiale di Francia, quando il tiro di Roberto Baggio uscì di un nonnulla, anche la tripla della vittoria di Gentile, che avrebbe regalato un successo di prestigio contro Málaga ed interrotto la striscia negativa dell’Estudiantes, si spegne sul ferro per questione di centimetri, con il compagno Alec Brown che fallisce il tap-in che avrebbe portato la contesa ai supplementari. Gentile, croce e delizia, un talento enorme che trascina, momenti di totale individualismo che ne affondano le capacità. Ecco, la pecca della prestazione di Gentile, comunque a referto con 20 punti e 7 rimbalzi, può essere vista in quei momenti in cui cerca di essere l’eroe che tutti vorrebbero, finendo per non essere, consentitemi la citazione cinematografica, quello di cui tutti avrebbero bisogno. Ma guai a biasimargli di essersi preso la responsabilità del tiro più pesante della partita, guai a distruggerlo come contro la Lituania. Quel tiro, pur sbagliato, è la miglior cosa fatta dall’ex Olimpia in tutto il quarto periodo, quella palla che scottava è arrivata a lui perché lui ha la faccia tosta di provarci. Voto 7,5.
A riposo nel weekend ACB, è l’Eurolega a regalare gioia ad Achille Polonara, ancora una volta partito in quintetto nella netta vittoria del suo Baskonia sul Panathinaikos. Prestazione poco appariscente, per l’ex Sassari, dal punto di vista dello score personale, ma immutata fiducia in lui del tecnico Dusko Ivanovic che lo tiene comunque in campo, ottenendo risposte sul lato difensivo, tra cui due stoppate, e degli “intangibles”. In attesa di rivederlo dominante come in tempi recenti, voto 6, perché se un coach con l’esperienza di Ivanovic non lo toglie dal campo, sicuramente avrà capito più cose di noi.
Sottotono, invece, la settimana di Daniel Hackett, che apporta il minimo indispensabile nel facile successo dei suoi in casa del Parma Perm, in campionato, ma sparisce facendo mancare il proprio apporto in Eurolega, non inficiando tuttavia il successo dei suoi contro il Bayern del connazionale Trinchieri. Periodo di appannamento, come si evince anche dal fatto che smazzi soltanto un assist in due partite. Impalpabile, o quasi, voto 5.
Proprio il Bayern, pur in chiaroscuro, rappresenta una stazione di scalo obbligato nel nostro tour settimanale. La notizia è il sempre maggiore spazio che si sta guadagnando Sasha Grant: all’ala scuola Reggiana, coach Trinchieri concede quasi un quarto d’ora di parquet in campionato, dopo l’esordio in Eurolega, e Sasha (un nome che riporta alla mente, tra gli altri, campioni come Djordjevic) risponde presente con 6 punti e tanta sfacciataggine.
Al piccolo grande sardo diamo un 8, da quanto non vedevamo giovani azzurri mettersi in luce così precocemente?
A coach Trinchieri, ancora imbattuto in BBL ma sconfitto sul parquet amico dell’AUDI Arena dal CSKA Mosca, diamo un 6,5 perché è vero che i russi, tra l’altro rabbiosi dopo il derby perso contro il Khimki, sono una delle chiare favorite all’accesso alle Final 4, ma lo è anche che la difesa bavarese ha ballato paurosamente nel secondo tempo, concedendo 53 punti in 20 minuti.
SV per Diego Flaccadori, anche se prova a dare segnali di vita nei soli 20 secondi (!) che l’abbiamo visto in campo questa settimana, con due punti siglati in Eurolega.
Restiamo in Germania, ma ci spostiamo di qualche km per andare a trovare Michele Vitali che, nonostante una buona prestazione da 14 punti e 50% dal campo, deve arrendersi con il suo Bamberg, sorpreso da una grande partita dei Merlins, bravi a sovvertire i pronostici. Per l’azzurro anche 3 rimbalzi e 2 assist, a coronamento di una prestazione solida pur non sufficiente a garantire il blitz esterno ai bavaresi. Voto 6,5.
Gioia a metà per Simone Fontecchio, apparso in ombra dal punto di vista realizzativo ma combattivo a rimbalzo, soprattutto in Eurolega dove, da solo, ne carpisce 3 nell’area avversaria. Tuttavia lo 0/7 dal campo pesa come un macigno nella sconfitta dell’Alba Berlino che, alla Mercedes-Benz Arena, deve cedere il passo allo Zenit San Pietroburgo. In campionato, facile successo per i berlinesi su Bonn in un duello tutto “capitolino”, visto il passato della città della Ruhr. Per l’ala azzurra solo 4 punti e voto 5, troppo impreciso.
Infine torniamo in Spagna, dove Matteo Spagnolo ha guidato, pur con qualche imprecisione di troppo dal tiro da 2 (1/4), i baby del Real Madrid nel successo fin troppo sofferto ai danni del Guadalajara in Liga EBA. L’azzurro mette a referto 18 punti, ma il top scorer dei blancos, tra le molteplici nazionalità, ha anche quella italiana, si chiama Tsalikis Vouktsevits e ne segna 24. Per Matteo, voto 7.